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Cdp

Cosa pensano 22 M5s di Cdp, Mcc (Invitalia) e Poste Italiane

Le proposte - non solo su Cdp, Mcc (Invitalia) e Poste Italiane - contenute nel documento "Proposte di Riforma e Salvezza Nazionale ai tempi del Covid-19" sottoscritto da 22 parlamentari M5S

“Ricapitalizzare e trasformare MCC e CDP in banche di interesse nazionale garantite e controllate dallo Stato; delistare Gruppo Poste Italiane SpA, per metterlo subito al riparo dalle speculazioni; accordare la licenza bancaria a Bancoposta, e potenziare il circuito PostePay per renderlo idoneo ai pagamenti nazionali sia per i BTP che per i CCF, sia in caso di black out del sistema finanziario internazionale”.

E’ una delle proposte più dirompenti contenute in “Proposte di Riforma e Salvezza Nazionale ai tempi del Covid-19”, il documento sottoscritto da 22 parlamentari M5S con cui si auspica una sessione di lavori del Movimento fondato da Beppe Grillo e ora capeggiato da Vito Crimi per discutere e proporre un pacchetto di misure per rispondere all’emergenza economico-sociale derivata dall’emergenza sanitaria innescata dal Coronavirus.

I SOTTOSCRITTORI

Al momento, hanno sottoscritto il documento di proposte: Pino Cabras (deputato), Emanuela Corda (deputata), Sabrina De Carlo (deputata), Daniele Del Grosso (deputato), Paola Deiana (deputata), Iolanda Di Stasio (deputata), Mirella Emiliozzi (deputata), Paolo Giuliodori (deputato), Niccolò Invidia (deputato), Elio Lannutti (senatore), Giorgio Lovecchio (deputato), Alberto Manca (deputato), Alvise Maniero (deputato) Mario Perantoni (deputato), Piernicola Pedicini (europarlamentare) Riccardo Olgiati (deputato), Raphael Raduzzi (deputato) Lucia Scanu (deputata) Simona Suriano (deputata), Cristian Romaniello (deputato), Davide Zanichelli (deputato), Antonio Zennaro (deputato).

LE PROPOSTE SU MCC, CDP E POSTE

Ecco il brano del documento in cui si parla di Cassa depositi e prestiti (Cdp), Mediocredito Centrale (Invitalia) e Poste Italiane: “L’unica banca completamente controllata dal MEF, sia pur attraverso una società esterna al Tesoro, Invitalia SpA, è Medio Credito Centrale (MCC) che però contrariamente a una banca come Bpifrance in Francia, è una Società per Azioni per di più poco patrimonializzata. Non gode di alcuno statuto speciale, ed è costantemente attenzionata dalle agenzie di rating, che hanno iniziato una procedura per sottoporla a downgrade non appena è stato annunciato il decreto per patrimonializzarla di appena 900 milioni per il caso Banca Popolare di Bari. Quanto alla CDP (Cassa Depositi e Prestiti), è in realtà come la KWF tedesca una compagnia finanziaria che dovrebbe svolgere un ruolo per gli investimenti infrastrutturali, ed è controllata dalle Fondazioni bancarie (15%) con le azioni privilegiate da una parte e per il resto dal MEF. Inoltre, nel gruppo CDP ci sono partecipate strategiche quotate e altri fondi di investimento. Gruppo Poste Italiane infine è una SpA quotata in Borsa. L’IRI, l’eccellenza italiana invidiata nel mondo, ha chiuso dopo una campagna internazionale e italiana denigratoria, nel 2004, l’anno in cui in Francia creavano la loro agenzia nazionale di partecipazioni statali (APE). In questo particolare momento l’Italia può: ricapitalizzare e trasformare MCC e CDP in banche di interesse nazionale garantite e controllate dallo Stato; delistare Gruppo Poste Italiane SpA, per metterlo subito al riparo dalle speculazioni; accordare la licenza bancaria a Bancoposta, e potenziare il circuito PostePay per renderlo idoneo ai pagamenti nazionali sia per i BTP che per i CCF, sia in caso di black out del sistema finanziario internazionale”.

GLI INTERVENTI PER L’IMMEDIATO, SECONDO IL DOCUMENTO

1. Emissione di “Buoni di Solidarietà e Protezione” (BSP) a scadenza breve, indirizzato anche alle aziende, specie le aziende di Stato.

2. Dedicare ai Titoli di Stato una quota dei nuovi investimenti delle Casse di Previdenza e dei fondi pensione.

3. Far diventare liquidità una parte dello stock di debito

4. Istituire una piattaforma elettronica dedicata allo scambio di compensazioni fiscali

5. Opzione di intervento creditizio “leggero”: rapida riforma del Microcredito

6. Opzione di intervento creditizio “pesante”: Prestiti fino a 10.000 euro per le famiglie e fino a 800.000 euro per le partite Iva e le imprese garantiti al 100% dallo Stato

7. Istituire una rete creditizia di Conti di Risparmio (CdR) pubblici, volontari e con somme trasferibili su piattaforma elettronica presso il MEF, aperti a tutti i residenti (integrabile funzionalmente con le ipotesi 4, 5 e 6).

8. Istituzione di un Sistema di Pagamenti Condiviso (SPC) senza costi o commissioni sulle transazioni elettroniche con carte di pagamento.

9. Intervento a favore del credito locale, con riforma delle Banche di Credito Cooperativo (BCC)

10. Creazione di un’Agenzia del debito pubblico italiano sul modello tedesco con lo scopo di ‘congelare’ in Banca d’Italia i titoli di Stato offerti in asta che altrimenti sarebbero stati collocati ad un tasso di interesse ritenuto svantaggioso (ad esempio rispetto all’inflazione).

LE PROPOSTE SU SCALA EUROPEA

1. Emissione straordinaria di BTP a scadenza decennale e trentennale dedicata ai risparmiatori privati italiani per finanziare la ripresa economica

2. La Bce deve assumere un’iniziativa inedita, un CAP 2020 (Cash Assistance Program)

3. I paesi del Sud Europa dovrebbero istituire un piano comune ed emettere lettere di garanzia per la Banca Europea per gli Investimenti (BEI).

4. Radicale rivisitazione della vigilanza bancaria: la ponderazione del rischio di credito va rovesciata rispetto alla necessità di ponderare il rischio dei prodotti derivati.

5. Divieto per gli Stati di far valere accordi bilaterali o multilaterali su materie che coinvolgano l’Unione Europea.

6. No a politiche fiscali non concertate, sì a dedicare almeno il 30% delle politiche fiscali a livello europeo.

7. Introdurre possibilità di controllo degli asset strategici per i singoli stati dell’area euro, specie in situazioni di estrema emergenza

8. Nazionalizzazione di tutte le aziende sottoposte a procedura fallimentare da più di 10 anni.

9. In funzione dei punti 7 e 8, vanno individuati diversi strumenti da attivare. L’unica banca completamente controllata dal MEF, sia pur attraverso una società esterna al Tesoro, Invitalia SpA, è Medio Credito Centrale (MCC) che però contrariamente a una banca come Bpifrance in Francia, è una Società per Azioni per di più poco patrimonializzata.

10. Revisione totale dei vincoli di bilancio UE partendo dal Patto di Stabilità e Crescita

11. Revisione del quadro finanziario pluriennale UE: assoluta contrarietà alla contribuzione netta dell’Italia al bilancio dell’UE, poiché da quando esiste questo strumento l’Italia ha lasciato sul piatto decine di miliardi di euro a favore di altri Paesi.

12. Avviare un tavolo di coordinamento tra NATO e UE nelle situazioni dove siano a rischio l’ordine e la sanità pubblica

13. Qualora ci fosse una refrattarietà degli Stati membri della UE a iniziare un nuovo paradigma in grado di rispondere alla crisi sistemica, stabilire accordi preventivi per la stabilizzazione monetaria con USA, Giappone e Cina, oltre che con i singoli Stati membri della UE con interessi strategici convergenti.

14. Istituire un’Agenzia di Rating europea

IL DOCUMENTO INTEGRALE

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