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Cosa farà Fincantieri in Arabia Saudita ed Emirati Arabi

Il gruppo navale di Trieste ha annunciato il lancio di Fincantieri Arabia for Naval Services, la nuova società del gruppo con sede in Arabia Saudita. Obiettivo: cogliere opportunità di business in un mercato strategico come quello saudita in vista dei progetti del piano Vision 2030.

Fincantieri consolida la sua presenza nel Golfo Persico.

Dopo il lancio ufficiale a inizio settimana della joint venture Maestral con Edge Group, uno dei principali gruppi mondiali di tecnologia avanzata e difesa con sede negli Emirati Arabi Uniti, il 22 maggio il gruppo navale di Trieste ha annunciato il suo ingresso in Arabia Saudita con il lancio della nuova società Fincantieri Arabia for Naval Services, in occasione della “Fincantieri Industrial Conference”.

Come indica una nota del gruppo, “Alla conferenza, tenutasi a Riyad, hanno partecipato alti vertici istituzionali italiani e sauditi quali il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Maria Tripodi, l’Ammiraglio di squadra Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, oltre a rappresentanti del Ministero degli Investimenti, del Ministero della Difesa, dell’Autorità generale per l’industria militare (GAMI), del fondo sovrano saudita PIF e della business community locale.”

Attraverso la nuova società, prosegue la nota del gruppo, Fincantieri mira a contribuire attivamente alla realizzazione di Vision 2030, valorizzando “il proprio modello di business integrato verticalmente, con un’esperienza trasversale unica ed integrata nei segmenti delle crociere, della difesa e dell’offshore”.

“Questo primo passo ci permetterà di cogliere importanti opportunità in un mercato strategico come quello saudita, creando così ulteriori occasioni di crescita e di espansione nel settore della difesa internazionale” ha dichiarato l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero.

Da tempo infatti la società cantieristica di Trieste guarda all’Arabia Saudita. A inizio anno Fincantieri ha lanciato il concetto di fregata modulare FCx30, mirato proprio all’ordine di Riad.

Tutti i dettagli.

NASCE ARABIA FOR NAVAL SERVICES DI FINCANTIERI

Durante l’Industrial Conference, Folgiero ha spiegato che “Con Fincantieri Arabia for Naval Services rafforziamo la nostra presenza in Arabia Saudita con l’obiettivo di dar vita ad una partnership strategica e di lungo periodo per lo sviluppo della cantieristica navale nel Paese attraverso un approccio di localizzazione multibusiness. È per noi motivo di grande orgoglio mettere a disposizione del Regno le nostre competenze, frutto di decenni di tradizione e di eccellenza tutta italiana nel campo navale, al fine di contribuire al raggiungimento degli ambiziosi traguardi delineati dalla Vision 2030”.

In particolare, si legge nella nota, “la cantieristica navale può rivestire un ruolo fondamentale nella promozione di un’economia più sostenibile e diversificata in Arabia Saudita”. “In questo senso, l’impegno di Fincantieri verso lo sviluppo di navi green e la digitalizzazione delle operazioni cantieristiche ben si allinea alle aspirazioni del Regno di raggiungere emissioni nette pari a zero entro il 2060” precisa la nota del gruppo.

FOLGIERO PUNTA A RIAD

Come già detto, il colosso navale italiano guarda da tempo al mercato saudita, come evidenziato dal lancio del concetto di fregata modulare FCx30, mirato all’ordine di Riad.

Basate sul design delle navi di classe Doha/Al Zubarah del Qatar, le navi FCx30 saranno offerte ai clienti, inclusa l’Arabia Saudita – considerata una delle massime priorità di vendita – in tre configurazioni: leggera, da guerra antisommergibile (ASW) e completa, secondo una presentazione di Fincantieri al World Defense Show tenutosi a febbraio a Riad, come riportava Breaking Defense.

Non solo, Folgiero “crede fermamente” che l’Arabia Saudita rappresenti un “mercato indirizzabile” chiave per garantire una futura vendita di FCx30, sottolineava ancora Breaking Defense. “Non è un azzardo”, ha detto riferendosi a questo potenziale accordo, sottolineando che l’ufficio di Riad della società è pronto a sostenere una fase di gara, nel caso in cui l’Arabia Saudita decidesse di avviarla.

Il ceo di Fincantieri aveva aggiunto che spetterà ai funzionari della difesa sauditi parlare di interesse specifico per un programma di acquisizione di fregate, ma che Riad è stata aperta riguardo all’“aumento della capacità navale” in generale, insieme alla Visione 2030 che mira a localizzare il 50% della spesa per la difesa nel Regno.

A LAVORO PER UNA PARTERSHIP CON SOFON

Infine, sempre Breaking Defense rivelava a febbraio che Fincantieri stava lavorando a un accordo con Sofon Industries, una nuova società di proprietà del governo creata per diventare il “campione della Marina e dell’industria marittima in Arabia Saudita”  secondo il governatore dell’Autorità generale per le industrie militari dell’Arabia Saudita, Ahmed al Ohali. Gli accordi con Sofon sono essenziali affinché i costruttori navali internazionali possano beneficiare di nuovi contratti navali, specifica la testata americana.

 

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