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Prestiti

Cosa fanno i confidi vigilati per l’accesso al credito

L’intervento di Rosario Caputo, presidente Federconfidi, sull'accesso al credito

La stretta creditizia si sta facendo sentire in modo evidente, soprattutto al Sud, dove l’accesso alla liquidità potrebbe creare maggiori problemi che altrove. La questione è, però, generale e vale per il Paese.

Non si può colpevolizzare il sistema bancario, perché non si possono invitare gli italiani ad indebitarsi senza dotare le banche di garanzie idonee. Ed è qui che entra in gioco il ruolo dei confidi, in modo peraltro assolutamente complementare al sistema bancario.

I confidi nascono come espressione delle associazioni di categoria nei comparti dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura, basandosi su principi di mutualità e solidarietà e svolgono attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati alle attività economiche e produttive.

In questa fase eccezionale, il ruolo dei confidi può essere esteso anche all’erogazione diretta di liquidità per le imprese, soprattutto le pmi, che rischiano di essere sempre più emarginate in base ai parametri di rating di cui le banche non possono fare a meno. I confidi, inoltre, sono radicati nel territorio e conoscono da vicino lo stato di salute di imprese piccole e anche micro.

Al Governo e al Parlamento va dato atto di aver riconosciuto, in queste settimane, il ruolo e il potenziale del sistema dei confidi vigilati c’è stato infatti un importante passo in avanti con l’approvazione dell’ordine del giorno a margine del dl liquidità, che impegna il Governo a adottare norme che consentiranno ai confidi un raggio d’azione più ampio, anche tramite la gestione di fondi pubblici.

La speranza è che tutto ciò si trasformi presto in legge. Al momento i confidi possono, nel caso dei prestiti al di sopra dei 25mila euro, garantire un ulteriore 10% nei confronti degli istituti di credito, accanto al 90% previsto dal Fondo di Garanzia. Questa garanzia è salita al 100% in riassicurazione sulle garanzie prestate dai confidi a condizione che non superino il 90% del finanziamento.

Recentemente, grazie all’azione congiunta di Assoconfidi e Ministero dell’Economia è stato possibile inoltre raggiungere una copertura del 100% su finanziamenti fino a 800mila euro grazie all’intervento dei confidi e altri fondi di garanzia tramite la concessione di garanzie su risorse proprie con una riassicurazione del 90%.

La speranza è quella di poter avere più spazio d’azione per poter fare sempre di più a tutela del sistema produttivo italiano: ci auguriamo che la politica e le istituzioni continuino ad ascoltarci!

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