Sembra concludersi con una grottesca quanto estemporanea versione di golpe asiatico la vicenda del presidente della Corea del Sud Yoon Suk-yeol, costretto a un’umiliante marcia indietro dopo che il Parlamento ha neutralizzato col voto la sua imposizione della legge marziale.
Come riporta l’Associated Press, nelle prime ore della mattinata il presidente ha cancellato la legge marziale piegandosi a un’enorme pressione politica e dopo una notte di tensione in cui l’esercito ha circondato il Parlamento senza comunque impedire ai deputati di entrare in aula e ripristinare la legalità costituzionale.
Adesso, prosegue l’AP, è molto probabile che scattino le procedure di impeachment per Yoon dopo il suo goffo tentativo di paralizzare l’attività dell’opposizione accusata di eccessive simpatie verso i vicini della Corea del Nord.
L’esercito frattanto, riporta il New York Times, è rientrato nelle caserme.
Scampato pericolo?
Tutto sembra preludere dunque a un prossimo ritorno alla normalità, ma gli strascichi di questa vicenda non mancheranno di farsi sentire.
Come riporta Cnbc, nelle ore turbolente seguite all’annuncio di Yoon la valuta locale, il won sprofondava ai minimi pluriennali.
Seul Paese chiave
Non possiamo dimenticare, e il recente invito di Seul al G7 italiano ne è la riprova, che la Corea del Sud è un pezzo fondamentale dell’economia per di più orientata prevalentemente all’export.
Il simbolo del successo industriale sudcoreano coincide con i nomi di Samsung, maggior produttore mondiale di semiconduttori e smartphone, e di LG, vero campione dei settori dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici.
Ma il segreto del successo della Corea del Sud sta anche nel suo essere leader nella ricerca e sviluppo, che incentivano l’innovazione nei più svariati settori, dall’intelligenza artificiale all’industria automobilistica che vede marchi come Hyundai e Kia guidare la competizione globale.
I rapporti tra la Corea del Sud e l’Italia
Anche l’Italia intrattiene stretti rapporti di collaborazione con la Corea del Sud, che, secondo i dati ICE, è un importante partner commerciale con un saldo positivo nell’interscambio che vede le esportazioni raggiungere i 4,2 miliardi di euro e le importazioni toccare quota 3 miliardi e mezzo.
Tra le voci più importanti dell’export italiano si segnalano gli articoli in pelle, gli articoli di abbigliamento, i prodotti alimentari e i macchinari.
Oltre alle voci tecnologiche, tra le merci che importiamo dalla Corea del Sud, sempre secondo i dati ICE, figurano i prodotti della metallurgia, i prodotti farmaceutici e di nuovo gli articoli in pelle e di abbigliamento.
L’Italia risulta avere in Corea del Sud una quota di mercato dell’1,5% in crescita costante dal 2011, quando era appena dello 0,8%.
Fa meglio di noi a livello europeo solo la Germania, con il 4,4% di quote di mercato, mentre il peso dell’intera Unione europea nell’economia di Seul è pari all’11,8% non lontano dagli Stati Uniti (13,3%), ma a distanze siderali dai Paesi asiatici (48,7%) e in misura minore dalla Cina (23%).