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Bonomi

Confindustria, le bordate di Bonomi (Assolombarda) e i tweet puntuti di Borghi (Lega)

Botta e risposta indiretto fra Confindustria e maggioranza di governo. O meglio, fra i vertici di Assolombarda ed esponenti di spicco della Lega in particolare

Il la alle polemiche è arrivato dall’appuntamento in Assolombarda ieri con il presidente Carlo Bonomi, di solito cauto e moderato, che ha sfoderato una vis polemica inattesa contro il governo formato da Movimento 5 Stelle e Lega.

CHE COSA HA DETTO BONOMI DI ASSOLOMBARDA CONTRO IL GOVERNO

“Messaggio chiaro, salutato da una lunga standing ovation della platea di imprenditori, che pare condividere l’idea della necessità di una rapida inversione di rotta su più versanti”, ha commentato oggi il Sole 24 Ore, quotidiano di Confindustria, dando conto delle parole di Bonomi.

GLI ELOGI DEL SOLE 24 ORE

Messaggio chiaro – ha elogiato il Sole – “Sul fronte del rispetto delle autorità indipendenti e delle istituzioni, che sono il «nerbo della Repubblica»; sul fronte del linguaggio, recuperando una civiltà di rapporti e toni «che non alimentino paure per sfruttarle a fini di consenso». E sul fronte delle misure economiche concrete, dato che «il Governo del cambiamento non ha prodotto una manovra di vero cambiamento», puntando più sul «dividendo elettorale che non sulla crescita»”.

GLI ATTACCHI DI BONOMI AL GOVERNO M5S-LEGA

Il principale punto di dissidio è proprio qui, sull’effetto delle misure previste: “Aumentare la spesa corrente – ha detto ieri Bonomi – non è la strada corretta, certe cose non vanno nella direzione del bene del Paese». Ecco perché meglio sarebbe allocare i miliardi del reddito di cittadinanza ad un Fraunhofer italiano per la manifattura in grado di rilanciare l’innovazione; spendere i fondi destinati ai prepensionamenti per investire in formazione ed università, guardare in generale allo sviluppo più che alla redistribuzione. «Perché se il maggior deficit si persegue per continuare sulla vecchia strada di miliardi aggiuntivi di spesa corrente – chiarisce – le stime di maggior crescita del Pil non risultano credibili e il debito continuerà a salire».

LE RIUNIONI A PALAZZO CHIGI

Bonomi ha detto “no” ad uno Stato che chiude gli esercizi commerciali la domenica, che si oppone alle grandi opere, che convoca a Palazzo Chigi le controllate pubbliche dimenticando che si tratta di realtà quotate che stanno sul mercato e la cui autonomia è un bene primario.

DOSSIER ALITALIA

No anche ad uno Stato che vuole iniziare a gestire il trasporto aereo con Alitalia, passando così dall’aereo di Stato alla flotta di Stato. «Rinazionalizzare – si chiede- sarebbe per caso uno strumento di crescita? Perché, visto che è di moda la democrazia diretta, non proporre agli italiani un referendum per chiedere loro se vogliono continuare a pagare di tasca propria?».

I RILIEVI DI ASSOLOMBARDA

Pagamenti che sul fronte fiscale per le aziende continueranno ad essere elevati e anche su questo versante vi è un motivo di profonda insoddisfazione, sottolinea il Sole. Per il varo di una flat tax a platea ridotta, il taglio degli incentivi 4.0, il mancato rifinanziamento della legge Sabatini. Critiche pesanti, profonde, pervasive, che tuttavia non sfociano in pessimismo o tentazioni aventiniane, piuttosto in un richiamo all’impegno diretto, all’azione in prima persona per cambiare le prospettive, comunque al dialogo, chiosa ancora oggi il quotidiano confindustriale ora diretto da Fabio Tamburini.

COME LA LEGA CON BORGHI SBUFFA CONTRO BONOMI DI ASSOLOMBARDA

Reazioni della maggioranza di governo. Bisogna andare su Twitter per comprendere umori e malumori degli esponenti dei due partiti che formano l’esecutivo.

A non esitare nel criticare Bonomi di Assolombarda è stato in particolare l’economista della Lega, Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio della Camera.

Ecco i tweet emblematici:

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