LE SCOSSE DI CONFCOMMERCIO
Confcommercio: «L’economia è ferma, necessaria una scossa».
Ma una scossa quando arriva alla Confcommercio visto che il presidente Carlo Sangalli è al vertice dal 2006?
Vogliono sempre scosse ma mai in casa loro. Strano.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
PENSIERINI DI PSICOANALISTA SU PATRIARCATO E DINTORNI
"Il patriarcato non è il responsabile dell’uccisione di Giulia. Sebbene in queste ore sia il principale imputato culturale del delitto. Mentre è piuttosto la sua rarefazione che sta facendo regredire i maschi a una violenza primordiale”. (Luigi Zoja, psicoanalista, al Foglio)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
"Oggi noi viviamo in una società post patriarcale. Ma anziché un mondo meno aggressivo, come si immaginava nel '68, ci ritroviamo in una situazione opposta. Lo sgretolamento della cultura patriarcale ha sprigionato la violenza primitiva del maschio". (Luigi Zoia, psicoanalista)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
PAPA BERGOGLIO VISTO DA MILEI, NUOVO PRESIDENTE DELL’ARGENTINA
Gli improperi di Milei di certo non sono passati inosservati a Casa Santa Marta, la residenza vaticana del Pontefice argentino: “Rappresentante del male nella casa di Dio”, “imbecille”, “gesuita che promuove il comunismo”, fautore di “politiche ecclesiali di merda”. (Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
MILEI VISTO DALL’ISPI
Con Milei l’Argentina non entrerà nei BRICS allargati, probabilmente uscirà dalla Belt and Road Initiative della Cina e metterà in discussione il Mercosur. L'economia è destinata a peggiorare nel breve periodo, ma questo sarebbe successo anche con una vittoria di Massa. (Ispi)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
CARTOLINA DALL’UCRAINA
L’Ucraina ha licenziato due alti funzionari dell’agenzia governativa di cyber security nell’ambito di un’indagine per frode. Si tratta di Yurii Shchyhol, capo del Servizio per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni, e il suo vice, Viktor Zhora. (Reuters)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
LE VOGLIE DI FDI E LEGA SULLA CASSA
"Cdp, la battaglia sui nomi è l’ultimo capitolo della rivalità tra Fratelli d’Italia e Lega". (Lettera43)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
LA REPUTAZIONE DELLE FERROVIE
"Le Fs avrebbero assoldato per 500mila euro la società "Reputation manager" di Andrea Barchiesi con l'obiettivo di alzare la reputazione on line dei vertici del gruppo. La società pubblica "Top manager reputation", lista dei 100 manager "con la migliore reputazione web"". (Fatto)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 20, 2023
MILANESE CONDANNATO
Corte dei Conti, Milanese ex braccio destro di Tremonti condannato a pagare 50mila euro https://t.co/WEggOKwJ3M
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 20, 2023
ASSICURAZIONI NON DEL TUTTO RASSICURATE
Gli eventi climatici estremi hanno avuto pesanti ricadute sulle assicurazioni italiane, da Generali a Unipol. Nella legge di bilancio viene resa obbligatoria per le aziende la polizza a copertura dei rischi catastrofali. Ma la nuova norma non soddisfa le compagnie. (Domani)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 21, 2023
CI SONO FINTI GIORNALI CHE POMPANO LA REPUTAZIONE DEI TOP MANAGER?
ROBA GROSSA, PENSO
Ci sono finti giornali web che pompano i top manager?
Le novità sul caso della reputazione on line dei top manager.
Mio pezzetto: https://t.co/1JKW9zaGPfhttps://t.co/FtLjmWRCIX
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 20, 2023
UN GRAZIE AL PROF. PUGLISI CHE SEGUE STARTMAG CON INTERESSE E PASSIONE
Grazie al prof @ricpuglisi per l’attenzione a codeste questioni. https://t.co/pHVMmluXfM
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) November 20, 2023
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ESTRATTO DI UNA INTERVISTA DEL FOGLIO A LUIGI ZOIA, PSICOANALISTA:
“Il patriarcato non è il responsabile dell’uccisione di Giulia Cecchettin. Sebbene in queste ore sia il principale imputato culturale del delitto. Lo accusano attiviste, influencer, scrittrici, intellettuali. Mentre è piuttosto la sua rarefazione che sta facendo regredire i maschi a una violenza primordiale”. Il dottor Luigi Zoja è uno psicoanalista junghiano di talento, che ha indagato il patriarcato in un libro di ormai più di vent’anni fa, “Il gesto di Ettore”, scritto controvento all’idea che l’unico padre che esista sia quello cattivo, l’Edipo su cui Freud ha costruito la psicoanalisi.
“Uno dei momenti più alti della letteratura universale si trova nell’Iliade, quando Ettore solleva il figlio al cielo e prega Zeus perché sia più forte di lui. E’ il simbolo dei padri che vogliono che i figli siano migliori di loro. E con tutti i difetti che poteva avere, è su questa base patriarcale che si è costruita la civiltà greca e latina, il modello borghese e capitalista, in fondo il meglio del mondo occidentale”. Oggi il patriarcato è invece colpevolizzato e chiamato a rispondere anche delle coltellate con cui Filippo Turetta ha ucciso la donna che era stata sua fidanzata. Sebbene “il nostro mondo non sia più patriarcale da tempo”, dice Zoja. La cultura sessantottina l’ha contestato ferocemente, associandolo a Hitler, Stalin, Mussolini, padri padroni certificati dalle loro carneficine. E Zoja c’era quando nelle piazze di Parigi si urlava che “il padre puzza”, credendo di colpire la fonte dell’oppressione dell’uomo sull’uomo. Oltre che sulle donne. “Oggi noi viviamo, invece, in una società post patriarcale. Ma anziché un mondo meno aggressivo, come si immaginava nel Sessantotto, ci ritroviamo in una situazione opposta. Lo sgretolamento della cultura patriarcale ha sprigionato la violenza primitiva del maschio. Poiché i suoi impulsi più aggressivi non trovano alcun argine di contenimento”.
Dal Sessantotto Zoja si è allontanato durante un corteo, ascoltando lo slogan “Padroni! Borghesi! Ancora pochi mesi!”, per il semplice fatto che lui, il suo padre borghese, non voleva farlo fuori. “Il patriarcato si fondava sulla trasmissione di valori, saperi e regole lungo una linea del tempo ampia. C’era il passato e c’era il futuro. Le generazioni che ci hanno preceduto e quelle che sarebbero venute dopo di noi. Continuità di cui la trasmissione del nome del padre era il simbolo. Oggi, invece, esiste solo l’istante. E non essendoci un prima e un dopo, non si può neanche più aspettare. Dunque, se un ragazzo vuole qualcosa, deve prendersela subito, sia essa un oggetto o una donna”.