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Esprinet

Come vanno (maluccio) i conti di Esprinet

Dopo i conti trimestrali, si scatenano le vendite su Esprinet (-15,22%), gruppo quotato sul listino Euronext e attivo nella distribuzione “business-to-business” di It, Consumer Electronics e Advanced Solutions

Martedì nero a Piazza Affari per Esprinet.

Il gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella distribuzione “business-to-business” di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions ha comunicato i dati del primo trimestre. Dal 1 gennaio al 31 marzo 2023 ricavi e redditività in flessione per Esprinet hanno fatto scivolare il titolo in Borsa ieri: le azioni hanno chiuso a -15,22% a 6,5 euro (con minimi di -18,8% durante la sessione).

Nello specifico i ricavi della società di Vimercate sono passati da 1,14 a 1,02 miliardi di euro, con un Ebitda Adjusted in calo del 22% a 15,4 milioni di euro.

In questo contesto delude l’utile netto che passa dai 10,1 milioni dei primi tre mesi del 2022 a 5,9 milioni.

“Siamo sempre più impegnati a tenere sotto controllo le dinamiche di costo e quelle di margine e questo ci sta permettendo di contrastare ulteriormente gli effetti di un mercato al momento scarsamente dinamico e contraddistinto da un sensibile aumento del costo del denaro”, ha commentato l’ad di Esprinet Alessandro Cattani.

Tuttavia, la società è fiducia “che nella seconda parte dell’anno assisteremo a una consistente ripresa della domanda e che questa potrà migliorare le performance complessive permettendoci di proiettare una redditività dell’anno compresa tra 85 e 95 milioni di euro contro i 90,7 milioni di euro del 2022”.

Tutti i dettagli.

IL CALO DEI RICAVI

I ricavi da contratti con clienti nel primo trimestre 2023 si attestano a 1,02 milioni di euro, con un rallentamento del -11% rispetto a 1,14 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno.

Nello specifico della distribuzione geografica, Esprinet ha registrato ricavi in Italia pari a 623,3 milioni di euro (-10%) in un mercato che secondo i dati Context decresce dell’1% soprattutto per effetto della performance negativa delle vendite in area consumer.  In Spagna il Gruppo registra ricavi pari a 358,0 milioni di euro, -14% rispetto ai primi tre mesi del 2022 mentre il mercato segna una crescita del 9%. Il Portogallo con ricavi a 27,5 milioni di euro e con una crescita del 20% consolida la propria quota in un mercato che registra un -3%.

CONTRAZIONE DEI MARGINI

Passando ai margini, il Margine Commerciale Lordo è pari a 54,4 milioni di euro, -6% rispetto al primo trimestre 2022 (57,6 milioni di euro) per effetto della riduzione dei ricavi nonostante il significativo aumento del margine percentuale (5,34% nel periodo gennaio-marzo 2023 contro 5,05% nello stesso periodo dell’anno precedente), a sua volta conseguenza della maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che, in linea con la strategia del Gruppo, aumentano il proprio peso sui ricavi al 46% dal 39% nel primo trimestre 2023, rileva la società.

L’Ebitda Adjusted è pari a 15,4 milioni di euro, diminuito del -22% rispetto a 19,7 milioni di euro nei primi tre mesi del 2022. L’incidenza sui ricavi si attesta all’1,51% rispetto all’1,73% nello stesso periodo del 2022, per effetto dell’aumento del peso dei costi operativi (dal 3,32% nel primo trimestre del 2022 al 3,83% nel periodo gennaio-marzo 2023) in conseguenza principalmente della riduzione dei ricavi.

AUMENTANO I COSTI

I costi operativi infatti registrano un aumento del solo 3% per effetto dell’acquisizione nello scorso novembre 2022 della società Bludis S.r.l. e dell’incremento generalizzato conseguente alle dinamiche inflazionistiche registrate nel corso del 2022, spiega la nota di Esprit.

L’EBIT Adjusted è pari a 10,8 milioni di euro, in leggera ulteriore flessione rispetto all’Ebitda Adj. per effetto soprattutto degli ammortamenti dei beni concessi in noleggio. L’incidenza sui ricavi si attesta all’1,06%, dall’1,37% del primo trimestre 2022.

CROLLO DELL’UTILE

L’utile ante imposte è pari a 8,1 milioni di euro, -41% rispetto a 13,8 milioni di euro nel primo trimestre 2022, impattato anche dal maggior peso degli oneri finanziari. Quest’ultimo consegue ad un effetto combinato tra l’esplosione dei tassi di interesse ed il trascinamento dall’esercizio precedente del maggior assorbimento di capitale circolante. L’utile netto è pari a 5,9 milioni di euro, -41% rispetto a 10,1 milioni di euro nei primi tre mesi del 2022.

L’utile netto per azione ordinaria è pari a 0,12 euro, -40% rispetto al valore del primo trimestre 2022 (0,20 euro).

PEGGIORA LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Inoltre, al 31 marzo 2023 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 341,05 milioni di euro, rispetto agli 83,03 milioni di euro di fine 2022.

PESA IL CONTENZIOSO CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE

Infine, “se i dati trimestrali sono stati deludenti, ad impattare sul movimento odierno è anche il contenzioso in atto tra la società e l’Agenzia delle Entrate” rilevava ieri Investire.biz.

“Nello specifico — spiega la testata finanziaria — quest’ultima aveva inviato alla società quattro avvisi di accertamento, per i periodi di imposta dal 2013 al 2016 inclusi e una contestazione per il 2017, con cui veniva richiesta l’IVA relativa a talune cessioni di beni effettuate nei confronti di clienti dichiaratisi esportatori abituali. Su queste basi il Fisco ha avanzato nei confronti di Esprinet una pretesa complessiva di 77 milioni di euro a titolo di IVA che, in considerazione delle connesse sanzioni e degli interessi maturati, potrebbe condurre ad un rischio complessivo superiore a 220 milioni di euro. Per evitare quindi un lungo processo che porterebbe la società a dover anticipare al Fisco l’intera somma, ha intentato una trattativa che prevede un esborso pari a poco meno del 14% del totale. Questo potrebbe essere rateizzato in un massimo di cinque anni con pagamenti trimestrali di pari importo”.

L’OUTLOOK 2023

Tuttavia, il management di Esprinet, nonostante “le incertezze tuttora presenti relative ai volumi di vendita” resta fiducioso per l’esercizio 2023: l’outlook stima un Ebitda adjusted compreso tra 85 e 95 milioni di euro rispetto ai 90,7 milioni di euro dello scorso anno. “Il Gruppo intende proseguire nel percorso di deciso miglioramento del capitale circolante e si attende una sostanziale diminuzione dell’indebitamento entro fine anno, continuando nel processo di riduzione delle scorte cominciato nel quarto trimestre 2022” conclude la nota di Esprinet.

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