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Cnel

Come vanno conti e attività del Cnel

Che cosa si legge nella relazione che il presidente del Cnel, Tiziano Treu, leggerà giovedì 18 dicembre nel corso dell'assemblea del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro

Dal 2010 il bilancio del Cnel è andato riducendosi con tagli a regime di oltre 11 milioni di euro (-61,4%) con un risparmio cumulato per il bilancio dello Stato nell’ultimo quinquennio, di oltre 50 milioni di euro.

E’ quanto si legge in una bozza della relazione che il presidente del Cnel, Tiziano Treu, leggerà giovedì 18 dicembre nel corso dell’assemblea del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.

Ecco di seguito brevi stralci della relazione preparatoria dell’assemblea:

“L’attività del Cnel nel corso del 2018 ha realizzato le premesse per il superamento delle criticità più gravi, superamento che di fatto si è realizzato nel corso del successivo 2019.

L’approvazione del testo unico regolamentare è il frutto di un intenso lavoro di selezione e confronto degli istituti giuridici con il rinnovato quadro normativo primario rispetto al quale ha ricostruito un indefettibile quadro di compatibilità.

Ciò ha consentito di riaffermare caratteristiche tipiche del Cnel anche nei confronti dei poteri di controllo della Corte dei conti, che ha riconosciuto in due importanti decisioni, il perimetro di autonomia vantato dall’Organo.

L’operazione in parola è stata poi indirizzata alla semplificazione delle procedure esistenti, alla integrazione di nuove procedure per il supporto dell’attività istruttoria, alla abrogazione di norme regolamentari incompatibili con la più recente normativa.

Un ulteriore passo è stato quello che ha riguardato la ridefinizione degli assetti organizzativi anche al livello dirigenziale generale con la ridefinizione di un ruolo del Segretario generale maggiormente aderente alle necessità dell’Organo e l’avvio di una contrattazione integrativa che ha pianificato e condotto alla riqualificazione del personale.

L’insieme di questi interventi ha restituito un apparato complessivamente più adeguato che è stato in grado nel 2019 di maturare e portare a regime risultati durevoli, di capovolgere trend al ribasso e di candidarsi ad obiettivi sempre più sfidanti. Il servizio di comunicazione del Cnel ha potuto dimostrare in modo oggettivo il margine di miglioramento del posizionamento del Cnel presso i suoi stakeholder innanzitutto e presso l’opinione pubblica in generale.

Il tutto è stato condotto con risorse invariate. Dal 2010 il bilancio del Cnel è andato riducendosi con tagli a regime di oltre 11 milioni di euro (-61,4%) con un risparmio cumulato per il bilancio dello Stato nell’ultimo quinquennio, di oltre 50 milioni di euro.

Altrettanto è a dirsi con riferimento alle risorse umane, sostanzialmente dimezzate rispetto al 2015 con innegabile incremento della produttività individuale.

Le affermazioni sopra svolte trovano evidente riscontro nei dati raccolti nei prospetti allegati riguardanti i risultati dell’attività funzionale alla missione del Cnel.

Uno dei settori di punta del Cnel, l’Archivio dei contratti collettivi nazionali e la correlata banca dati che somma oltre 40.000 record, ha garantito, anche nel periodo più sfavorevole sotto il profilo della integralità della governance, la conservazione di un patrimonio di dati di grandissimo valore, che consente oggi, nel rinnovato panorama organizzativo, di ambire a obiettivi di sviluppo assai qualificanti allo studio.

Il dato dei 909 contratti nazionali (con un incremento di 21 atti rispetto al 2018) costituisce solo un saldo della cospicua lavorazione di centinaia di atti contrattuali colti nella loro dinamica vigenza.”

 

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