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Poste Italiane

Come va Poste su pacchi, finanza, assicurazioni ed energia

I numeri 2022 di Poste Italiane e gli andamenti dei principali settori di attività del gruppo guidato da Matteo Del Fante

 

Poste Italiane prosegue nella traiettoria di crescita nel 2022 e si mostra ottimista per il 2023.

Il gruppo capeggiato da Matteo Del Fante lo scorso anno ha messo a segno ricavi che raggiungono 11,9 miliardi (+6%). L’ebit è risultato pari a 2,3 miliardi, a livelli record, con un aumento del 24,1% a 2,3 miliardi, pari a più del doppio del livello del 2017 di 1,1 miliardi.

Per quanto riguarda l’utile netto, questo risulta 1,51 miliardi, in calo del 4,3% su base annua rispetto al 2021 ma pari al doppio del livello del 2017 che si attestava a 0,7 miliardi.

Il cda che ha approvato i conti propone un dividendo rivisto al rialzo nel 2022 a 0,65 euro (+10%) sostenuto dalla forte performance finanziaria e dalla maggiore visibilità sul 2023. Per il 2023 l’azienda prevede infatti un risultato operativo pari a 2,5 miliardi, a partire da un ebit ‘baseline’ del 2022 di 2,36 miliardi, con il contributo di tutti i settori di business che più che compensa gli effetti negativi generati dall’inflazione sui costi e dai costi di avviamento del business di Poste Energia. L’utile netto è atteso a 1,7 miliardi. L’obiettivo di dividendo per il 2023 è rivisto al rialzo a 0,71 euro (+9%), grazie a una maggiore visibilità del capitale e alla generazione di flussi di cassa da parte di tutti i settori di business.

ECCO DI SEGUITO GLI ANDAMENTI DEI PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITÀ DI POSTE ITALIANE

(ESTRATTO DAL COMUNICATO STAMPA DI POSTE)

RESILIENTE IL SEGMENTO CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

settore poste italiane

Nel 2022 i ricavi del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si sono attestati a € 3,7 miliardi, in calo dell’1,2% su base annua (-1,0% anno su anno a € 1,0 miliardi nel quarto trimestre del 2022), mostrando una solida resilienza rispetto ai € 3,6 miliardi del 2017.

I ricavi da corrispondenza nel 2022 sono scesi dello 0,8% su base annua a € 2,1 miliardi (-1,3% anno su anno a € 556 milioni nel quarto trimestre 2022), con volumi in crescita sui prodotti a più alto margine come i servizi integrati (+126% su base annua), che hanno compensato il calo dei prodotti a più basso margine come la corrispondenza non registrata   (-10,2% su base annua). I ricavi da corrispondenza dell’esercizio 2022 sono diminuiti del 23,2% rispetto al livello del 2017, pari a € 2,7 miliardi, a causa del declino storico dei volumi della corrispondenza.

I volumi di periodo della corrispondenza sono stati pari a 2,4 miliardi, in calo del 4,7% su base annua (-9,2% anno su anno a 608 milioni nel quarto trimestre del 2022), con tariffe medie in crescita nell’anno (+3,9%) e in aumento dell’8,2% nell’ultimo trimestre dell’anno, mitigando l’impatto dei minori volumi.

I ricavi da pacchi sono rimasti sostanzialmente stabili nel 2022 (-0,5% su base annua) a € 1,4 miliardi, con una performance positiva nel quarto trimestre (+5,0% su base annua a € 404 milioni), sostenuti dall’aumento dei volumi. I ricavi dei pacchi sono raddoppiati rispetto al 2017, compensando il calo dei ricavi della corrispondenza.

I volumi di periodo nel comparto B2C risultano pari a 180 milioni, in aumento dello 0,5% su base annua (+11,5% anno su anno a 55 milioni nel quarto trimestre 2022), con le tariffe dei pacchi in aumento del 3,1% (+0,8% anno su anno nel quarto trimestre 2022). I volumi del comparto B2B sono diminuiti del 13,3% rispetto all’anno precedente a 36 milioni di unità (-14,9% su base annua rispetto all’anno precedente,  pari a 10 milioni di unità nel quarto trimestre del 2022), mentre i volumi del comparto C2X sono diminuiti del 16,4% rispetto all’anno precedente a 5,0 milioni di unità (-6,0% su base annua rispetto all’anno precedente, pari a 1,5 milioni di unità nel quarto trimestre del 2022).

Nel 2022 i Postini hanno consegnato 71 milioni di pacchi, in calo del 12,2% su base annua.

Il risultato operativo (EBIT) del settore è sceso nel 2022 a -€ 326 milioni da -€ 301 milioni di euro (pari a -€ 481 milioni di euro da -€ 280 milioni di euro nel quarto trimestre del 2022) a causa dell’impatto di componenti una tantum.

SERVIZI FINANZIARI

Nel 2022 i ricavi del segmento Servizi Finanziari si sono attestati a € 4,9 miliardi, +3,3% su base annua rispetto al livello dell’anno precedente di €4,8 miliardi (+9,7% anno su anno a  € 1,2 miliardi nel quarto trimestre del 2022) con un margine di interesse solido e in crescita del 28,6% su base annua (+40,8% anno su anno nel quarto trimestre del 2022), che ha più che compensato le minori entrate previste dalle commissioni di distribuzione dei prodotti di risparmio postale.

I ricavi lordi del 2022 (inclusi i ricavi infrasettoriali) sono aumentati del 3,9% su base annua a € 5,8 miliardi (+9,7% anno su anno a € 1,4 miliardi nel quarto trimestre del 2022), a seguito di una dinamica commerciale positiva.

Il margine di interesse (NII) in crescita da € 1,5 miliardi del 2021 a € 1,9 miliardi nel 2022, in aumento del 28,6% su base annua (+40,8% anno su anno a € 528 milioni nel quarto trimestre del 2022), principalmente per effetto della dinamica dei tassi di interesse.

Le commissioni da distribuzione del risparmio postale sono diminuite nel 2022 dell’8,7% su base annua al livello “floor” di € 1,6 miliardi (-9,3% anno su anno a € 400 milioni nel quarto trimestre del 2022), per effetto di maggiori deflussi netti. Le commissioni da distribuzione di prestiti personali e mutui ipotecari dell’anno sono state pari a € 213 milioni, in calo del 3,7% su base annua (-15,9% anno su anno a € 27 milioni nel quarto trimestre del 2022), principalmente influenzate dal più alto costo di finanziamento dei partner.

Nel 2022 i ricavi da servizi di incasso e pagamento sono diminuiti del 4,2% su base annua a € 763 milioni (+2,0% anno su anno a € 209 milioni nel quarto trimestre del 2022), principalmente a causa dei minori volumi dei tradizionali bollettini di pagamento mitigati da azioni di repricing.

Resilienti, nel 2022, le commissioni da risparmio gestito, pari a € 119 milioni (-1,3% su base annua) rispetto a € 120 milioni dell’anno precedente (-10,6% anno su anno a € 29 milioni nel quarto trimestre del 2022), grazie ad una raccolta netta positiva e a commissioni ricorrenti.

Le Attività Finanziarie Investite (AFI) hanno raggiunto € 562 miliardi a fine anno (in calo di € 24 miliardi rispetto a dicembre 2021), influenzate da un effetto negativo del valore di mercato degli attivi pari a € 23,6 miliardi. I prodotti di risparmio e investimento hanno registrato flussi netti positivi per € 7,1 miliardi.

Le Riserve Tecniche Nette sono diminuite di € 19,2 miliardi, a fronte di un effetto negativo sui valori di mercato, compensate da una raccolta netta di € 7,6 miliardi, mentre i depositi hanno registrato una raccolta netta di € 0,8 miliardi sostenuta da tutte le categorie di prodotto, a conferma di una netta preferenza per la liquidità da parte della clientela.

Il Risultato operativo (EBIT) del 2022 risulta in aumento del 18,9% su base annua a € 887 milioni (+16,7% anno su anno a € 239 milioni nel quarto trimestre del 2022).

IN CRESCITA IL SETTORE PAGAMENTI E MOBILE DI POSTE ITALIANE

I ricavi del segmento Pagamenti e Mobile hanno continuato a crescere, anno su anno, di un solido 30% a € 1,1 miliardi di euro nel 2022 (+40,2% su base annua pari a € 368 milioni nel quarto trimestre del 2022), con LIS che ha generato nell’anno ricavi incrementali pari a € 93 milioni (€ 69 milioni nel quarto trimestre del 2022), confermando il ruolo svolto da PostePay come leader nel mercato in rapida crescita ed evoluzione dei pagamenti digitali in Italia. I pagamenti con carta sono passati da € 457 milioni nel 2021 a € 582 milioni nel 2022, con un aumento del 27,2% su base annua (+30,6% anno su anno a € 178 milioni nel quarto trimestre del 2022).

È proseguito lo spostamento verso le carte Evolution, che presentano margini ricorrenti più elevati, con lo stock totale ora pari a 9,5 milioni di carte (+12,1% su base annua nel 2022).

Gli altri pagamenti hanno registrato nel 2022 una crescita costante del 102,7% su base annua a € 233 milioni (+104,5% anno su anno a 99 milioni di euro nel quarto trimestre del 2022), principalmente grazie alle transazioni di pagamento gestite direttamente da PostePay in qualità di fornitore di servizi di pagamento (Payment Service Provider).

I ricavi da servizi Telco sono aumentati nel 2022 del 3,2%, su base annua, a € 319 milioni (+5,4% anno su anno a € 82 milioni nel quarto trimestre del 2022), beneficiando di una consistente base clienti di 4,8 milioni di utenti (+1,9% su base annua da 4,7 milioni nel 2021) e un ridotto tasso di abbandono. Le transazioni e-commerce hanno continuato nel loro percorso di crescita nel 2022, attestandosi a 598,6 milioni da 519,9 milioni (+15,1% su base annua). La nuova offerta energia, lanciata a giugno del 2022 per dipendenti e pensionati di Poste e ora pubblicamente disponibile nel mercato, ha contribuito con € 12,1 milioni nell’esercizio 2022.

Poste conferma la sua leadership come fornitore di Identità digitali: PosteID (la soluzione nazionale di identità digitale di Poste Italiane) nel 2022 è stata adottata da 23,8 milioni di clienti (+12,7% su base annua). Il risultato operativo del 2022 è aumentato del 34,8%, su base annua, a € 379 milioni (+42,7% anno su anno a € 109 milioni nel quarto trimestre del 2022).

SERVIZI ASSICURATIVI

Nel 2022 i ricavi del settore assicurativo sono aumentati del 15,7%, su base annua, a € 2,2 miliardi (+40,5% anno su anno, pari a € 580 milioni nel quarto trimestre del 2022).I ricavi del Ramo Vita sono aumentati del 15,0%, su base annua, a € 2,0 miliardi, grazie a favorevoli condizioni di mercato sul portafoglio prodotti “inflation-linked”.

I ricavi del comparto assicurativo Danni sono aumentati del 25,1%, su base annua, a € 151 milioni (+51,1% anno su anno, pari a € 35 milioni nel quarto trimestre del 2022), grazie al crescente contributo dei prodotti dell’offerta modulare e welfare. I premi lordi totali del Ramo Vita risultano in calo del 2,2%, su base annua, a € 17,2 miliardi (+6,8% anno su anno, pari a € 3,9 miliardi nel quarto trimestre del 2022).

I premi lordi del Ramo Danni sono aumentati del 23,0%, su base annua, a € 392 milioni (+26,0% anno su anno, pari a e 91 milioni nel quarto trimestre del 2022). Il risultato operativo (EBIT) del 2022 è aumentato del 20,7%, su base annua, a € 1,4 miliardi (+61,9% anno su anno, pari a € 370 milioni nel quarto trimestre del 2022).

Alla fine di dicembre 2022, il Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita si è attestato al 253%, in crescita rispetto al 207% di settembre 2022, con un contributo di 30 p.p. dall’assicurazione dal rischio di riscatti massivi.

LA GUIDANCE 2023 DI POSTE SETTORE PER SETTORE

Infine, nel 2023 si stimano ricavi da Corrispondenza, pacchi e distribuzione stabili, pari a 3,6 miliardi rispetto a 3,65 miliardi del 2022, di cui: ricavi da pacchi e logistica pari a 1,4 miliardi contro 1,40 miliardi dell’esercizio 2022, incorporando trend positivi del business. I ricavi da corrispondenza sono attesi a 2 miliardi rispetto a 2,07 miliardi del 2022, con il calo dei volumi mitigato da azioni di repricing.

Per quanto riguarda i servizi finanziari, si prevede che i ricavi lordi del segmento raggiungano 5,9 miliardi rispetto a 5,76 miliardi del 2022. Il risultato operativo è atteso a 0,8 miliardi rispetto a un ebit del 2022 pari a 0,89 miliardi.

La nuova offerta energia, lanciata a giugno del 2022 per dipendenti e pensionati di Poste e ora pubblicamente disponibile nel mercato, ha contribuito con euro 12,1 milioni nell’esercizio 2022. Quanto ai ricavi totali del segmento Pagamenti e Mobile sono previsti in crescita a 1,7 miliardi rispetto a 1,32 miliardi del 2022 , di cui: pagamenti con carta a 0,7 miliardi rispetto ai 0,58 miliardi del 2022; ricavi telco a 0,3 miliardi rispetto a 0,32 miliardi del 2022. Altri pagamenti sono attesi a 0,4 miliardi rispetto a 0,23 miliardi del 2022 mentre i ricavi del business Energia sono stimati a 0,2 miliardi rispetto ai 0,01 miliardi del 2022.

Per i servizi assicurativi si prevede che si attestino a 1,6 miliardi, secondo il principio contabile IFRS17, di cui: Ricavi netti Vita a 1,5 miliardi; Ricavi netti Danni a 0,1 miliardi.

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