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Fed

Ecco come va l’economia Usa in attesa del tapering. Report Intesa Sanpaolo

Fatti, numeri e scenari sull'economia Usa secondo gli economisti di Intesa Sanpaolo

 

La riunione del FOMC* del 21-22 settembre sarà uno spartiacque per la politica monetaria della Fed. Il Comitato dovrebbe aprire ufficialmente la discussione sulla riduzione degli acquisti di titoli, senza però dare indicazioni precise su modi e tempi del tapering.

Secondo la nostra previsione, la svolta per il programma di acquisti dovrebbe essere discussa a settembre, annunciata nei dettagli a novembre, con un inizio previsto per dicembre.

La Fed è stata la prima Banca centrale ad avviare un massiccio programma di acquisto di titoli per contrastare gli effetti economici della pandemia, ma sarà fra le ultime ad annunciare una svolta del QE-2020. Infatti, la Bank of England, la Bank of China, la Reserve Bank of Australia e la Banca Centrale Europea hanno già annunciato, e in alcuni casi iniziato, il tapering. La riunione del FOMC di questi giorni dovrebbe aprire ufficialmente la discussione riguardo alla svolta sugli acquisti, senza però dare luogo ad annunci precisi. Ci si attende che i verbali della riunione di settembre, in uscita a metà ottobre, diano indicazioni sulle linee guida delle modifiche al programma di acquisti (attualmente 120 mld al mese), in attesa di un annuncio formale con i dettagli alla riunione di novembre e una probabile attuazione a partire da dicembre.

Nella conferenza stampa, il presidente Powell dovrebbe confermare che il progresso richiesto per la riduzione degli acquisti è già stato raggiunto sul fronte dell’inflazione, mentre per la massima occupazione è “molto buono”, ma richiede ancora qualche conferma. Powell dovrebbe sottolineare la netta differenza fra le condizioni per il tapering e quelle per la svolta sui tassi: per quest’ultima, i tempi sono ancora molto lontani e non collegati direttamente al programma di acquisti. L’atteso progresso dello scenario macro nel giro di un paio di mesi dovrebbe essere ritenuto sufficiente a iniziare il tapering. Tuttavia, il progresso “verso” la massima occupazione non implica il raggiungimento dell’obiettivo, richiesto per invece per la svolta dei tassi. Il sentiero dei fed funds richiederà condizioni molto più stringenti e non dovrebbe includere rialzi ancora per un periodo relativamente prolungato. In sostanza, il tapering non è, di per sé, una svolta hawkish per i tassi, pur essendo ovviamente una condizione necessaria (anche se non sufficiente) per aprire la strada a un nuovo ciclo di politica monetaria.

Per questo, sarà molto importante l’aggiornamento delle proiezioni economiche, che includeranno anche il 2024.

Rispetto allo scenario macroeconomico pubblicato a giugno, potrebbero esserci diverse modifiche: per il 2021, revisione verso il basso della crescita, verso l’alto di disoccupazione e inflazione; per il 2022, maggiore crescita e inflazione. Nel complesso, tuttavia, la valutazione dovrebbe rimanere favorevole, con una convergenza di crescita, inflazione e disoccupazione verso i trend di più lungo termine dal 2023 in poi. Per i tassi, ci sono rischi di rialzo della mediana sia per il 2022 sia per il 2023, da tassi fermi e due rialzi, rispettivamente, indicati a giugno. Al momento, la (nostra) previsione Intesa Sanpaolo è che la mediana per il 2022 resti in linea con tassi invariati, con qualche rischio verso l’alto nel 2023 e indicazioni di almeno due rialzi nel 2024.

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