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Sace Mef

Come si muoverà Sace sull’estensione di Garanzia Italia e non solo

Presente e futuro delle attività di Sace secondo Alessandra Ricci, responsabile programma Garanzia Italia e Green New Deal Sace

“Sace sta lavorando all’estensione del programma di Garanzia Italia fino al 31 dicembre 2021 e all’estensione prevista Dal Sostegni bis della durata dei finanziamenti (condizionato all’approvazione della commissione europea). Al di là delle garanzie sulla liquidità Sace continuerà a supportare l’export e gli investimenti green, rafforzando il programma di garanzie a sostegno degli investimenti delle aziende in un momento di ripartenza dell’economia e e dello sviluppo infrastrutturale e digitale del paese in sinergia con quanto previsto dal PNRR”.

E’ quanto ha sottolineato tra l’altro Alessandra Ricci, responsabile programma Garanzia Italia e Green New Deal Sace, nel corso del convegno organizzato da Studio Chiomenti, Cerved e associazione M&M, facendo il punto della situazione sull’attività della società di assicurazione e riassicurazione presieduta da Rodolfo Errore e guidata dall’amministratore delegato, Pierfrancesco Latini.

IL RUOLO DI SACE ANTI PANDEMIA

Dall’inizio della pandemia Sace ha affiancato le imprese italiane con strumenti volti a gestire sia la fase emergenziale (garanzia italia e assicurazione del credito a breve termine) che il rilancio dell’economia (garanzie green e il supporto all’export) e questo grazie all’ampliamento del nostro mandato avvenuto nel corso del 2020″, ha sottolineato Alessandra Ricci, responsabile programma Garanzia Italia e Green New Deal Ssace.

LA FUNZIONE DI GARANZIA ITALIA

“Fra gli strumenti a supporto della gestione dell’emergenza – ha aggiunto Ricci – va ricordata in primis Garanzia Italia – lo strumento emergenziale previsto dal Decreto Liquidita’ a sostegno delle imprese danneggiate dal Covid-19 con la quale SACE concede garanzie pubbliche su finanziamenti destinati a sostenere l’immissione di nuova liquidita’ e finalizzata a coprire costi del personale, investimenti o capitale circolante e che ha consentito di garantire finanziamenti ad oggi pari a 24,5 miliardi di euro, per un totale di circa 2.300 operazioni. Di queste, il 99% e’ stato concesso con una procedura semplificata e interamente digitalizzata che ha permesso di emettere le garanzie in 48 ore dalla richiesta della banca”.

IL SOSTEGNO AGLI ASSICURATORI PRIVATI

Ancora a supporto della fase emergenziale Sace “è intervenuta a sostegno degli assicuratori privati del credito a breve termine con l’obiettivo di evitare la chiusura di fidi e continuare a sostenere gli scambi commerciali tra le imprese. L’intervento ha permesso la riattivazione di 3,5 miliardi di euro di affidamenti. A questa garanzia hanno aderito i 5 maggiori player del mercato, che insieme assicurano circa 14.000 imprese, l’80% delle quali sono PMI”.

I PILASTRI GREEN DI SACE

In parallelo alla gestione degli strumenti emergenziali, Sace “agiva a supporto del rilancio, da un lato, attraverso il nuovo strumento di garanzie green (qui l’approfondimento di Start sulla base del bilancio di sostenibilità di Sace) e dall’altro con il tradizionale supporto all’export e all’internazionalizzazione”. “Nell’ambito del piano europeo del Green New Deal, infatti è stato affidato a Sace – negli ultimi mesi dello scorso anno – grazie al Decreto Semplificazioni – il compito di rilasciare garanzie pubbliche per facilitare la transizione verso un’economia sostenibile e circolare. Grazie a tale nuovo strumento, volto a supportare la realizzazione di investimenti sostenibili in Italia, Sace ha contributo a far concludere finanziamenti e emissioni di bond per oltre 1 miliardo a sostegno sia di grandi imprese che di PMI. Gli investimenti delle società italiane vengono valutati da Sace che emette un rating green sull’operazione”.

LE ISTRUTTORIE DI SACE

Per implementare la misura Sace “ha adattato i propri criteri e metodologie includendo nell’ambito della propria attività istruttoria, gli elementi distintivi dei progetti green”. Ultimo ma non ultimo per importanza, considerato gli importi e l’impatto che l’export ha sul PIL, Sace “ha continuato a supportare l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Dall’inizio della pandemia, anche grazie a Sace è stata assicurata la realizzazione di contratti e investimenti esteri per le nostre imprese per oltre 30 miliardi di euro”.

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