Tornano a viaggiare i conti di Poste italiane. La società guidata da Matteo del Fante, nel terzo trimestre, vede tornare a regime i propri ricavi, a 2,6 miliardi di euro. A fare la differenza i ricavi da pacchi, che controbilanciano il calo registrato nella corrispondenza.
E la seconda ondata Covid non spaventa: “Siamo più che mai preparati alla seconda ondata, confermando il nostro ruolo di operatore di sistema italiano”, ha detto Del Fante.
Tutti i dettagli.
I NUMERI DEL TERZO TRIMESTRE
Partiamo dagli ultimi numeri, quelli registrati nel terzo trimestre 2020. I ricavi si attestano a 2,6 miliardi di euro, in crescita dello 0,8% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. L’utile netto cresce a doppia cifra: +10,3%, a 353 milioni. Migliora del 10% anche l’Ebit, al netto delle spese straordinare per l’emergenza Covid, raggiungendo 507 milioni di euro.
I NUMERI DEI PRIMI NOVE MESI
Non basta, però, lo sprint degli ultimi tre mesi a cancellare del tutto l’impatto Covid, che si fa sentire sui risultati dei primi nove mesi. Il totale dei ricavi da gennaio a settembre si attesta a 7,7 miliardi, in calo del 5,2% rispetto ai primi nove mesi del 2019. L’utile netto è sceso a 898 milioni nei primi nove mesi del 2020, -17,1% rispetto ai primi nove mesi del 2019.
L’Ebit, sempre al netto delle spese straordinarie per l’emergenza Covid, si attesta a 1.325 milioni nei primi nove mesi del 2020
IL BOOM DEI PACCHI
A fare la differenza nei conti di Poste sono i ricavi che arrivano dai pacchi, che compensano il declino dei volumi della corrispondenza.
Nel terzo trimestre i ricavi del segmento corrispondenza, pacchi e distribuzione sono diminuiti, in generale, del 2,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma i ricavi da pacchi sono aumentati nel terzo trimestre del 45,6% anno su anno a 291 milioni di euro, con i volumi aumentati del 39,7% a 50 milioni di pezzi.
Nei primi nove mesi del 2020, l’aumento dei ricavi da pacchi è stato del 27,7%.
PAGAMENTI E MOBILE
In crescita anche i ricavi del segmento Pagamenti e Mobile, a 185 milioni di euro (più 8.2%). Nei primi nove mesi la crescita è stata del 9,5% a 522 milioni di euro). I ricavi da pagamenti con carta sono aumentati nel terzo trimestre del 8,9% a € 94 milioni, mentre l’aumento è stato del 6,9% se si guarda ai primi nove mesi.
I ricavi da Telco hanno registrato, da luglio a settembre, un più 11,1% anno su anno a 71 milioni di euro. Aumento di oltre il 21%, a 211 milioni di euro, nei primi nove mesi del 2020.
SERVIZI FINANZIARI
In controtendenza i ricavi, del terzo trimestre, da servizi finanziari, diminuiti dello 0,1% anno su anno a 1,2 miliardi di euro. Il calo è più marcato se si guarda al periodo gennaio-settembre: ricavi a 3,7 miliardi, meno 3,4% rispetto ai primi nove mesi del 2019.
SERVIZI ASSICURATIVI
Torniamo a segni positivi se guardiamo ai servizi assicurativi: i ricavi sono aumentati nel terzo trimestre del 7,1% a 454 milioni di euro. Per i primi 9 mesi, però, i ricavi del segmento scendono del 2,2% a 1,2 miliardi.
LE PAROLE DI DEL FANTE
Guarda con fiducia al futuro Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane.
“Questo trimestre ha mostrato chiari segnali di ripresa, confermando la solidità del nostro business model in tutti i settori. Il risultato operativo del terzo trimestre è cresciuto del 4,2 per cento, al netto dei costi straordinari sostenuti per far fronte a questa emergenza imprevista, in aumento di un impressionante 10 per cento anno su anno. Questo risultato è ancora più impressionante se si tiene presente che il 2019 è stato un anno da record. La nostra strategia si è rivelata corretta e ci ha aiutato a superare con successo questo sfidante momento”, ha commentato Del Fante, aggiungendo: “Siamo più che mai preparati alla seconda ondata, confermando il nostro ruolo di operatore di sistema italiano”.
IL DIVIDENDO
Poste ha deciso che distribuirà, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l’esercizio 2020, per un importo pari a 0,162 euro per azione.
DIFFICILI LE PREVISIONI DI GESTIONE
Nonostante la ripresa del terzo trimestre, Poste non fa previsioni per il futuro. “Nelle ultime settimane, si sta assistendo a un’evoluzione della pandemia, con il numero dei contagi in significativo aumento e con ripetuti interventi normativi da parte delle Istituzioni nazionali atti ad arginare il diffondersi del virus. Tale contesto contribuisce a condizionare lo scenario a breve termine nel quale si troverà a operare il Gruppo nei prossimi mesi, rendendolo significativamente incerto e comportando difficoltà nella formulazione di previsioni realistiche sui risultati economico finanziari alla fine dell’anno”, si legge in una nota stampa.
CHE COSA DICONO GLI ANALISTI
Jp Morgan (che ha un giudizio overweight con target price di 12,90 euro), oltre a sottolineare che i numeri hanno battuto tutte le attese, sottolinea che il mese di ottobre sta mostrando un trend di recupero più rapido, grazie all’aumento dei volumi nel settore postale e dei pagamenti, mentre i volumi del settore finanziario sono stabili. Per Mediobanca il titolo è outperform con target price a 11 euro, mentre Kepler conferma il buy con prezzo obiettivo a 10 euro e mette in evidenza, oltre ai numeri superiori alle stime, che l’ebit e’ tornato a una crescita tendenziale positiva (+4%) dopo due trimestri consecutivi in calo. Per Ubs (che un rating neutral sul titolo con target price a 8,40 euro) il focus e’ sulla sostenibilità dei risultato, mentre Equita (buy con target a 10,3 euro) Poste “ha riportato un ottimo set di risultati grazie al contributo della divisione financial services e insurance”. Inoltre, l’interim dividend da’ piena visibilita’ al dividendo dell’anno di ulteriori 31 cents, “che implica un rendimento complessivo del 6%, che secondo noi e’ sostenibile anche nei prossimi anni”.