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Leonardo Azionisti Critici

Come fioccano gli affari delle aziende della difesa (comprese Leonardo e Fincantieri)

Nella top ten delle aziende della difesa per fatturato al nono posto c'è Leonardo mentre Fincantieri si posiziona al tredicesimo posto. Ecco che cosa emerge dal focus dell'area studi di Mediobanca sui 30 principali gruppi mondiali della difesa

 

I colossi italiani della difesa Leonardo e Fincantieri contano insieme per il 21% del giro d’affari europeo e per il 4,7% di quello mondiale.

È quanto emerge dal focus dell’area studi di Mediobanca sui 30 principali gruppi mondiali della Difesa con ricavi individuali superiori a 1,5 miliardi di euro, di cui 15 hanno sede negli Usa, 10 in Europa e cinque in Asia.

Con l’invasione dell’Ucraina e la guerra ai confini dell’Europa, lo scenario mondiale è cambiato accrescendo l’esigenza di sicurezza.

Gli effetti di questa mutata percezione si riflettono nei bilanci delle multinazionali della Difesa considerate e nelle loro quotazioni in Borsa: nel 2022 gli investimenti sono cresciuti a una velocità più che tripla rispetto ai ricavi e i titoli azionari hanno realizzato i rendimenti più elevati, rilevano gli esperti di Mediobanca.

Tutti i dettagli.

IN CRESCITA LE MULTINAZIONALI DELLA DIFESA

L’invasione dell’Ucraina, riportando la guerra nei confini europei, ha ridefinito le priorità di sviluppo e investimento per i Paesi del vecchio continente, ma anche del resto del mondo. Lo scenario mondiale è profondamente mutato e l’esigenza di sicurezza è diventata prioritaria, spiega la nota dell’Area Studi di Mediobanca. L’aggressione russa ha cambiato la percezione generale sulla necessità di potenziare lo strumento difensivo, proteggere i cittadini, i confini statuali e il sistema economico.

Molti Paesi europei, fra cui l’Italia, hanno deciso di innalzare le spese per potenziare i propri strumenti difensivi al 2% del PIL, come stabilito dalla Nato. Gli effetti di questa mutata percezione si vedono sia in Borsa, dove i titoli delle multinazionali della Difesa hanno realizzato le migliori performance nel 2022, sia nell’analisi dei loro investimenti, mediamente in crescita a una velocità più che tripla rispetto ai ricavi (+13,2% vs +4,0% sul 2021).

 

LE AZIENDE STATUNITENSI GUIDANO LA CLASSIFICA PER FATTURATO

Nel 2022 il giro d’affari aggregato dei trenta gruppi mondiali con prevalente specializzazione nella Difesa è stato di 432 miliardi di dollari, di cui 316 miliardi si stima siano generati esclusivamente dallo stesso comparto (+4,0% sul 2021 e +10,5% sul 2019).

Il panorama è dominato dai player statunitensi con una quota del 74% del totale, seguiti dai gruppi europei con il 22% e da quelli asiatici con il 4%. Nel 2023 è atteso un ulteriore incremento dei ricavi del +6% sul 2022, per l’aumento dei budget nazionali in risposta alle crescenti tensioni geopolitiche. Gli Stati Uniti, con i loro 15 big, si aggiudicano il primato anche a livello numerico davanti alla Francia, distanziata con tre società; due gruppi ciascuno per Germania, Gran Bretagna, India e Italia che, con Fincantieri e Leonardo, conta per il 21% del giro d’affari europeo e per il 4,7% di quello mondiale.

LEONARDO AL NONO POSTO E FINCANTIERI AL TREDICESIMO PER FATTURATO

I primi cinque posti per ricavi stimati generati dal comparto della Difesa sono occupati esclusivamente da gruppi statunitensi: Lockheed Martin (57,5 miliardi di euro), Raytheon Technologies (37,1 miliardi), Boeing (€35,6 miliardi), Northrop Grumman (€29,5 miliardi) e General Dynamics (€25,9 miliardi). In ottava posizione si colloca Leonardo (€12,2 miliardi) e in 23esima Fincantieri (€2,4 miliardi).

 

FINCANTIERI E LEONARDO SOPRA LA MEDIA PER INCREMENTO DEI RICAVI

L’incremento dei ricavi vede primeggiare la turca Aselsan (+75,0% sul 2021), davanti alle tedesche Hensoldt (+15,8%) e Rheinmetall (+13,3%) e alle statunitensi HII-Huntington Ingalls Industries (+12,1%) e Booz Allen Hamilton (+11,8%), tutte in crescita a doppia cifra. Entrambi i gruppi italiani si distinguono per un incremento superiore alla media: Fincantieri con +8,1% e Leonardo con +4,1%.

REDDITIVITÀ IN CALO

La redditività appare calante: l’ebit margin medio scende dall’8,0% del 2019 al 7,3% del 2022. Tre società a controllo statale riportano i margini più soddisfacenti: la turca Aselsan (25,2%) e le indiane Hindustan Aeronautics (24,7%) e Bharat Electronics (20,6%).

ITALIA SOPRA LA MEDIA ANCHE PER INVESTIMENTI

In rialzo a doppia cifra gli investimenti che sfiorano complessivamente i 12 miliardi di euro (+13,2% sul 2021) e salgono al 2,7% dei ricavi (dal 2,5% del 2021). Il podio per intensità di investimento vede in prima posizione la statunitense BWX Technologies (8,9%), davanti alla turca Aselsan (6,7%) e alle tedesche Hensoldt (5,6%) e Rheinmetall (5,4%). I gruppi italiani sono ben posizionati, a conferma della loro forza industriale: sesto posto per Fincantieri (4,0%) e 12esimo per Leonardo (3,3%).

CRESCE LA DISTRIBUZIONE DEI DIVIDENDI

La distribuzione di dividendi è aumentata del 5,2% sul 2021, con l’81% del totale assorbito dagli azionisti dei gruppi statunitensi. Le trenta multinazionali della Difesa hanno occupato oltre 1,3 milioni di persone nel 2022 (+0,4% sul 2019), di cui il 69% in forza ai gruppi a stelle e strisce.

leonardo fincantieri

LA SITUAZIONE PATRIMONIALE

Sul fronte patrimoniale, le società della Difesa registrano un ammontare di mezzi propri equivalente a quello dei debiti finanziari a fine 2022, con entrambe le indiane (Bharat Electronics e Hindustan Aeronautics), a controllo statale, più capitalizzate, seguite dalla francese Dassault Aviation (capitale netto pari a 25,7 volte i debiti finanziari). Rispetto al 2019, i mezzi propri sono aumentati (+40,6%) più di quelli di terzi (+21,5%). In crescita anche la liquidità (+34,3% sui livelli pre-pandemici), pari al 28,7% dei debiti finanziari a fine 2022.

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LEONARDO E FINCANTIERI NELLA TOP 10 PER FORZA LAVORO

SAAB, HENSOLDT E RHEINMETALL SUL PODIO PER RENDIMENTO AZIONARIO

Nel 2022 il rendimento azionario dei player della Difesa (dividendi inclusi) è pari al +34,6%, ben al di sopra del -11,0% segnato dall’indice azionario mondiale. Nel primo trimestre 2023 il valore aggregato segna +0,2%, con le migliori performance registrate dalla svedese Saab (+51,7%) e dalle tedesche Hensoldt (+50,2%) e Rheinmetall (+46,3%); quarto miglior rendimento per Leonardo (+34,2%) e ottavo per Fincantieri (+11,6%).

leonardo fincantieri

CAPITALIZZAZIONE DELLE MULTINAZIONALI DELLA DIFESA VALE L’0,8% DELLE BORSE MONDIALI

Per quanto riguarda la capitalizzazione delle multinazionali della Difesa, questa si attesta a 736 miliardi di euro a fine 2022, pari allo 0,8% del valore complessivo delle borse mondiali (0,5% a fine 2021). Mediamente la capitalizzazione risulta quattro volte superiore ai mezzi propri, con le italiane fra le meno valorizzate dalla Borsa: Fincantieri quota 1,5 volte il capitale netto e Leonardo 0,6 volte. A fine marzo 2023 la capitalizzazione aggregata segna 721 miliardi di euro, di cui l’80% in capo ai gruppi a stelle e strisce, con il podio di Borsa occupato dalle tre statunitensi Raytheon Technologies (€131,9mld), Boeing (€117,2mld) e Lockheed Martin (€110,7mld). Tutte le altre società registrano una capitalizzazione inferiore a 65 miliardi di euro.leonardo fincantieri

Quindi secondo gli esperti di Mediobanca, la Borsa e gli investitori sembrano avere apprezzato il rinnovato valore della sicurezza. Ciò è avvenuto nonostante le società della Difesa risentano di una specializzazione penalizzante in termini di ESG. Tuttavia, il mutato contesto geopolitico, il riconoscimento della deterrenza come strumento di conservazione della pace e l’esigenza di tutelare i valori democratici hanno aperto il dibattito sulla riconsiderazione della compatibilità tra sostenibilità e investimento nei capitali delle imprese della Difesa.

leonardo fincantieri

 

 

 

 

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