Dalle minute della riunione di luglio della Bce emerge che in quell’occasione si è discusso a lungo della flessibilità del Pepp e che per alcuni membri questa flessibilità significa che la sua dotazione “debba essere considerata un tetto e non un target”. Per altri membri i “dati in arrivo” suggeriscono che la capacita’ del Qe pandemico “possa non dover essere usata completamente”. Per altri membri della Bce invece in base alle “previsioni di giugno e in assenza di significative sorprese al rialzo per le prospettive di inflazione a medio termine, l’attuale presunzione è che la dotazione del Pepp debba essere utilizzata per intero”.
“Per quanto riguarda il Pepp – si legge nelle minute – la flessibilità del programma è stata evidenziata come un elemento chiave della sua efficacia ed efficienza nel supportare la trasmissione della politica monetaria nel tempo e tra classi di attività e giurisdizioni”.
Nel resoconto si aggiunge che “è stato anche sostenuto che la flessibilità del Pepp suggerisca che la sua capacita’ di acquisti netta debba da essere considerata un tetto anziché un target”.
Inoltre nel corso della discussione “e’ stato sottolineato come i dati in arrivo hanno sorpreso al rialzo e alcuni dei rischi al ribasso che circondavano le prospettive a giugno si sono ridotte, aumentando la possibilità che la dotazione possa non dover essere utilizzata completamente”.
Allo stesso tempo, e’ stato ricordato “che il Pepp è stato concepito per raggiungere il duplice obiettivo di affrontare i rischi per la trasmissione regolare della politica monetaria nell’area dell’euro e i rischi per la stabilita’ dei prezzi a medio termine dovuti alla crisi pandemica”.
Più specificamente, il piano “mira a compensare lo spostamento verso il basso legato alla pandemia nel percorso previsto dell’inflazione. Di conseguenza, nello scenario di base delle proiezioni macroeconomiche del personale dell’Eurosistema di giugno e in assenza di significative sorprese al rialzo per le prospettive di inflazione a medio termine, l’attuale presunzione era che la dotazione del Pepp dovesse essere utilizzata per intero”.
In sostanza, alcuni dei consiglieri della Bce non guardano con favore alla possibilità di un nuovo incremento nel programma degli acquisti, per cui è fissato un obiettivo di 1.350 miliardi di euro.
“Si è detto anche che la flessibilità con cui si sta procedendo negli acquisti Pepp sembra indicare che l’importo [di 1.350 miliardi] va considerato un tetto massimo più che un obiettivo” si legge nella trascrizione della riunione terminata il 16 luglio.
Sembra però trattarsi – chiosa Reuters – di una posizione di minoranza, dal momento che “nello scenario base l’importo andrà utilizzato nella sua interezza”.