skip to Main Content

Tiscali Linkem

Come andranno i conti di Tiscali?

Tiscali chiude in rosso il 2019 e con ricavi in diminuzione. Soru e Costamagna, però, sono ottimisti e prevedono un utile nel 2022

Tiscali chiude il 2019 in rosso, con un perdita pari a 16,5 milioni di euro, ma punta di ritornare all’utile entro il 2022. Nel corso del prossimo triennio, Amsicora di Claudio Costamagna e l’ad e fondatore dell’azienda Renato Soru, azionisti dell’azienda, prevedono di migliorare l’utile di Tiscali. Tutti i dettagli.

CONTI IN ROSSO PER TISCALI

Partiamo dalle brutte notizie per Tiscali. Il bilancio 2019, approvato dal cda, presenta ricavi a 142,6 milioni di euro, in diminuzione di 22,6 milioni rispetto al 2018. Il risultato netto è pari a -16,5 milioni, rispetto all’utile di 83,2 milioni del 2018, su cui si rifletteva la plusvalenza di cessione a Fastweb di alcuni asset per 128,5 milioni.

CRESCE EBITDA

Non mancano le buone notizie. Cresce l’Ebitda a 25,6 milioni di euro, rispetto ai 20,5 milioni di euro del 2018, con un balzo del 25%. Il risultato, spiega l’amministratore delegato di Tiscali, Renato Soru, si deve “al sostanziale recupero di produttività e alla riduzione dei costi industriali”.

“Grazie alla competizione tra gli operatori wholesale della rete d’accesso, Tiscali si è focalizzata maggiormente nella crescita nel segmento dei servizi Ultrabroadband, in fibra e LTE, migliorando la qualità del servizio e l’assistenza ai propri clienti”, ha aggiunto Soru.

SI RIDUCE INDEBITAMENTO

Nel 2019 l’indebitamento è diminuito per oltre 150 milioni, grazie alla riduzione dell’indebitamento finanziario lordo per 72,1 milioni e dei debiti verso fornitori per 74,2 milioni.

AUMENTANO CLIENTI

Tra le buone notizie anche la crescita del portafoglio clienti, che sale a 668mila unità, 28mila unità in più rispetto al 2018.

VERSO NUOVI SERVIZI ED OFFERTE

Numeri che secondo Costamagna e Soru dovrebbero aumentare nei prossimi anni, dal momento che “grazie alle strategie e nuovi accordi stipulati con Fastweb, Open Fiber e Linkem, Tiscali sarà in grado, a partire dal 2020 di raggiungere 4,9 milioni di famiglie e imprese, con tecnologia Fwa fino a 100Mb, grazie alla rete Fastweb e circa 16 milioni di famiglie e imprese fino a 30Mb grazie alla copertura di Linkem”, si legge in una nota dell’azienda. “Inoltre, dalla fine del 2019, Tiscali può fornire servizi a famiglie e imprese con tecnologia in Fibra a circa 20 milioni di utenti potenziali, in tecnologia Fibra misto rame a circa 13,5 milioni di utenti potenziali e in tecnologia Ftth a circa 6,5 milioni di utenti potenziali”.

Ai clienti mobili, grazie ad un accordo con Tim, Tiscali può offrire tecnologia 4G con velocità fino a 150 Mbps, “differenziandosi da operatori mobile low cost che offrono una tecnologia 4G “Basic” con velocità fino a 30 Mbps”, specifica l’azienda.

I NUMERI DEL PORTALE

In crescita anche i numeri del portale Tiscali.it, che ha raggiunto nello scorso mese di marzo la cifra di 18 milioni di browser unici con punte di circa 1,6 milioni in un solo giorno.

VERSO UTILE AL 2022

Nonostante il rosso del 2019, dunque, per Tiscali si intravedono segnali positivi secondo i vertici. Il gruppo prevede di tornare all’utile entro il 2022, secondo il nuovo piano strategico dell’azienda. Nel prossimo triennio, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, si prevede un miglioramento di oltre 20 milioni per l’utile e i ricavi al 2022 dovrebbero attestarsi a oltre 200 milioni. Il gruppo continuerà a lavorare alla riduzione dei costi operativi (meno 7% nel triennio) e l’Ebitda dovrebbe registrare un salto di oltre 20% nel 2022.

IL NUOVO AZIONARIATO

A intravedere prospettive rosee, nel nuovi piano strategico, sono i due azionisti del Gruppo. Nel corso del 2019 ha fatto il suo ingresso nel capitale la società Amsicora di Claudio Costamagna (al 20,08% del capitale), che ha riportato il fondatore Renato Soru (7%) alla guida della società.

L’IMPREVISTO COVID-19

Le previsioni per il futuro, però, non sembrano tener conte dell’imprevisto Covid-19.

“Le incertezze derivanti dalla straordinaria emergenza sanitaria che il mondo sta purtroppo subendo, e i cui impatti non sono facilmente quantificabili, si riflettono sul piano, principalmente per le ipotesi relative all’anno in corso”, spiega l’azienda.

Back To Top