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TIMbrasile Gubitosi

Come andranno i conti di Tim (secondo Tim e analisti)

Che cosa c'è di nuovo nella guidance del gruppo Tim. Fatti, numeri, commenti ed effetti in Borsa per il titolo Telecom Italia

 

Tutte le ultime novità di Tim fra guidance annunciata, parole di Gubitosi, spinta su Timvision, accordo con Dazn e obiettivo Cloud Pa.

Ecco i dettagli partendo da quello che è successo oggi a Piazza Affari per il titolo Telecom Italia.

EFFETTO BORSA PER TIM

In una giornata molto negativa per le Borse europee e per Milano in particolare, Telecom ha chiuso (meno 3,2%) tra le peggiori del Ftse Mib, dopo avere aggiornato la guidance di gruppo incorporando gli effetti dell’accordo di distribuzione con Dazn e i generali effetti sul mercato dello slittamento temporale delle misure di sostegno alla digitalizzazione (piano voucher).

IL TAGLIO DELLA GUIDANCE SULL’EBITDA

Secondo gli analisti, sull’andamento di Borsa ha inciso “il taglio della guidance sull’Ebitda domestico per il 2021, ora visto in calo mid single digit da flat”. In particolare, l’accordo con Dazn per la distribuzione del campionato di Serie A comporta un’accelerazione nella crescita prevista per ricavi ed Ebitda (mid single digit growth) negli anni 2022-2023, con obiettivi 2021 confermati in termini di fatturato (stable to low to single digit growth), ma rivisti a “low to mid single digit decrease” (è atteso un calo) per l’Ebitda, anche in conseguenza dei generali effetti sul mercato dello slittamento temporale del piano vouchers per le famiglie e imprese.

CHE COSA DICONO GLI ANALISTI DI EQUITA

“Mentre è confermata l’attesa di stabilizzazione dei ricavi domestici, è stata peggiorata la guidance di stabilizzazione dell’Ebitda domestico, ora visto in calo mid-single digit (-2,6% nel primo trimestre 2021 e -7,6% nel 2020)”, scrivono gli analisti di Equita, che ricordano che sono stati “alzati leggermente i capex domestici 2021 a 3-3,1 miliardi (da 2,9 miliardi) in funzione del take-up del calcio”. Per il 2022-2023, la società “guida per un pieno recupero del minore Ebitda 2021, con un rimbalzo mid-single-digit (da precedente low-to-mid single digit e rispetto a una nostra attesa di flat Ebitda)”, sottolinea Equita, spiegando che “la nuova guidance implica un peggioramento di circa il 3% sul 2021 a livello di Ebitda, che diventa dell’8% a livello di Ebit e di oltre il 10% a livello di utile adjusted”.

LE CONFERME DEGLI OBIETTIVI DA PARTE DI TIM

Per il resto, il gruppo ha confermato l’obiettivo di generazione di cassa di 4 miliardi nell’arco di piano e il rapporto Net Debt/Ebitda di 2,6 volte al 2023 e ha confermato anche la politica di distribuzione dei dividendi. Sul secondo trimestre 2021 è stata confermata la stabilizzazione delle linee fisse e la crescita delle linee Ubb. “Se l’impatto del calcio può essere considerato un one-off ed e’ atteso sostenere clienti e ricavi, ma non necessariamente l’Ebitda, siamo invece più preoccupati dai segnali di scarsa disciplina sui prezzi evidenziati nel mercato in questi mesi, ancora prima del lancio di Iliad nel fisso. Pensiamo quindi che il mercato reagirà guardando più al 2021 che non ai nuovi target 2022-2023, alla luce anche della difficolta’ del gruppo (e del settore) di stabilizzare i risultati”, scrive Equita.

IL REPORT DI INTESA SANPAOLO SU TIM

“La società ha posticipato ancora una volta il suo obiettivo di stabilizzazione dell’ebitda domestico il cui ribasso della guidance è ancora peggiore rispetto alle nostre previsioni dal momento che si dovrebbe attestare su un calo atteso nella parte media della singola cifra rispetto al -1,7% da noi stimato. Inoltre i potenziali rilievi dell’Antitrust sull’accordo con Dazn, la minaccia di dumping nei ricavi medi per utente nel segmento fisso domestico da parte di Sky e l’incombente ingresso di Iliad sempre nel mercato del fisso riducono secondo noi la visibilità per il 2022”, affermano gli analisti di Intesa Sanpaolo che confermano comunque il giudizio buy e il prezzo obiettivo a 0,56 euro sul titolo.

IL GIUDIZIO DI BANCA AKROS

Banca Akros (buy e target price a 0,63 euro) osserva secondo Mf che “il gap nell’ebitda domestico è tra i 200 e i 300 milioni e la maggior parte di questo importo è legato all’accordo con Dazn” e nota che finora la società ha minimizzato qualsiasi impatto negativo. “Consideriamo questo annuncio negativo alla stregua di un profit warning (allarme utili, ndr), nonostante le conferme sugli obiettivi di equity free cash flow e l’attesa accelerazione dell’ebitda nel 2022-2023. Non cambiamo raccomandazione dopo queste dichiarazioni, una correzione a metà della singola cifra potrebbe rappresentare un punto di ingresso interessante”.

IL COMUNICATO DI TIM

Ecco in dettaglio che cosa ha comunicato Tim: il gruppo presieduto da Salvatore Rossi e guidato dall’ad, Luigi Gubitosi, ha in sostanza aggiornato le guidance prevedendo che l’accordo di distribuzione con Dazn porti ad un incremento di ricavi già dal 2021 e, con l’entrata a regime nel 2022-2023, ad un’accelerazione della crescita prevista per ricavi ed Ebitda domestici (low to midsingle digit/mid single digit growth) e di gruppo (low to mid single digit /mid single digit growth). La dinamica dei costi di avvio dell’iniziativa, si tradurrà in un apporto positivo sull’Ebitda solo a partire dal 2022.

DOSSIER VOUCHER

Peraltro l’atteso contributo del piano voucher al miglioramento di ricavi e margini e alla distensione del contesto competitivo resta, anche se, a seguito dei ritardi nell’implementazione della fase 2, si prevede slitti temporalmente, comportando, unitamente ai citati costi incrementali per l’avvio della partnership con Dazn, una revisione degli obiettivi di Ebitda 2021 consolidato verso ‘low to mid single-digit decrease ‘(mid single-digit decrease a livello domestico).

COME ANDRA’ LA CASSA DI TIM

Gli obiettivi di generazione di 4 miliardi di cassa nell’arco di piano(Equity free cash flow)e il rapporto Net debt/Ebitda di 2,6x al 2023 sono confermati.

CAPITOLO DIVIDENDI

Confermata anche la politica di distribuzione dei dividendi: 1 euro cent (floor) per le azioni ordinarie e 2,75 euro cent per le azioni di risparmio.

DOSSIER PNRR

I benefici attesi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sul mercato domestico e dall’acquisizione, con Vivo e Claro, degli assets mobili di Oi in Brasile non sono ancora incorporati nella guidance.

COME VA IL MERCATO DEL FISSO

Il trend di miglioramento dei Kpi domestici viene confermato nel secondo trimestre del 2021. E’ stata confermata la stabilizzazione delle linee fisse di Tim anche nel secondo trimestre favorita dal ritorno alla crescita del mercato italiano della telefonia fissa, che nel primo trimestre 2021 si è incrementato di 450mila linee rispetto all’anno precedente (fonte Agcom), e delle connessioni Ftth in particolare, nella quale Tim ha avuto l’accelerazione più rilevante di connessioni Ftth fra tutti gli altri operatori nel periodo marzo 2020-marzo 2021, si sottolinea in una nota di Tim. La migrazione della base clienti verso la banda ultra larga cresce in linea con il trimestre precedente, grazie a un portafoglio di offerta sempre più ricco e orientato alla convergenza, e alla spinta nella copertura in fibra ottica, che ha consentito di raggiungere con la banda ultra larga oltre il 93% delle famiglie italiane con linea fissa, rimarca il comunicato del gruppo.

Il MERCATO DEL MOBILE PER TIM

Nel mobile, in un mercato particolarmente competitivo nel segmento low-spending, prosegue la stabilizzazione della base clienti: nella ‘mobile number portability’ (ovvero il flusso verso altri operatori) Tim registra per il quarto trimestre consecutivo il miglior risultato tra gli operatori infrastrutturati.

CHE COSA HA DETTO GUBITOSI AL CORRIERE DELLA SERA

“Restiamo leader nella connettivita’ e nell’infrastruttura ma abbiamo avviato e stiamo sviluppando attivita’ per il mercato business e per la Pubblica Amministrazione nel cloud, nell’hedge computing, nella cybersecurity, nell’Internet of things e nell’intelligenza artificiale. Per il mercato consumer stiamo investendo su Tim Vision, con l’ultima novita’ del Campionato di Serie A in seguito all’acquisto dei diritti da parte di Dazn”. Lo afferma Luigi Gubitosi, ad di Tim, in un passaggio dell’intervista pubblicata oggi al Corriere della Sera. Ma sono compatibili Tim e la tv? Risponde Gubitosi: “Ci stiamo adeguando a un trend inevitabile che nel mondo ha portato Netflix, Amazon Prime e Disney+ a guidare la trasformazione del mercato. Quest’anno la finale del Superbowl e’ stata vista da quasi 100 milioni di persone tra Tv via cavo e streaming. Questo cambiamento epocale sta avvenendo anche da noi e poiche’ la tecnologia non aspetta, Tim si sta velocemente adeguando ampliando l’offerta per cogliere una domanda in rapida crescita. Ovviamente parliamo solo di distribuzione di contenuti”. E Gubitosi assicura anche: “Siamo promotori in Italia della tecnologia Cloud. Noovle, nata dalla partnership tecnologica tra Tim e Google, e’ il primo centro di eccellenza per edge e cloud computing grazie alla più avanzata rete italiana di data center con cui offriamo servizi alle imprese, piccole e grandi, e alla Pubblica amministrazione. Tutto in massima sicurezza, localizzato in Italia e regolato da leggi italiane”. Inoltre il gruppo – come sottolineato nei giorni scorsi anche da Start Magazine – sta lavorando “con Cdp e altri partner per elaborare un progetto per il Psn (Polo strategico nazionale) che riteniamo soddisferà le esigenze di modernizzazione, sicurezza, semplificazione e innovazione della Pubblica amministrazione”. Riguardo all’ipotesi di una rete comune, Gubitosi crede che il governo “apprezzerà soluzioni che portano benefici. Immagino che il Governo lascerà autonomia a Cdp come azionista di Open Fiber”.

QUI IL COMUNICATO INTEGRALE DI TIM SULLA GUIDANCE

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