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Codici Ateco, ecco come saranno i controlli dei prefetti. La circolare (riservata) del Viminale

Che cosa c'è scritto nella circolare inviata dal ministero dell'Interno ai prefetti per controllare le attività economiche considerate essenziali in base all'ultimo decreto con i codici Ateco autorizzati

Che cosa c’è scritto nella circolare inviata dal ministero dell’Interno ai prefetti per controllare le attività economiche considerate essenziali in base all’ultimo decreto con i codici Ateco autorizzati.

IL TESTO DELLA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’INTERNO INVIATA AI PREFETTI

Nel frattempo ecco il quadro aggiornato al 27 marzo sui controlli non solo sui codici Ateco autorizzati così come si legge sul sito del ministero dell’Interno:

“Salgono a 2.675.113 le persone controllate dall’11 al 25 marzo 2020, 115.738 quelle denunciate ex articolo 650 c.p., 2.737 le denunce ex articolo 495 c.p., 1.233.647 gli esercizi commerciali controllati e 2.607 i titolari denunciati.

In particolare, nella giornata di ieri, le Forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 202.188 persone di cui 5.774 sono state denunciate.

Gli esercizi commerciali controllati sono stati 92.445, denunciati 101 esercenti e sospesa l’attività di 23 esercizi commerciali.

In allegato il report complessivo sui controlli effettuati dall’11 marzo al 25 marzo.

Con l’entrata in vigore del decreto legge n.19/2020, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, è efficace il nuovo sistema sanzionatorio previso all’art.4, che tra l’altro, prevede, nelle ipotesi di mancato rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus, l’applicazione, salvo che il fatto costituisca reato, della sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3000. Pertanto, non si applicano più le sanzioni contravvenzionali previste dall’art. 650 c.p.

Il nuovo regime sanzionatorio riguarda anche alle violazioni commesse alla data di entrata in vigore del decreto legge ma, in tali casi, le sanzioni amministrative sono applicate nella misura minima ridotta alla metà”.

IL TESTO DELLA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’INTERNO INVIATA AI PREFETTI

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