skip to Main Content

Coca Cola McDonald’s

Coca Cola e McDonald’s aumentano i prezzi ma i clienti li digeriscono bene

I rincari delle materie prime hanno costretto anche Coca Cola e McDonald’s ad aumentare i prezzi, tuttavia, per ora i loro affari non sembrano risentirne. Tutti i dettagli

 

Nonostante l’aumento dei prezzi dell’ultimo anno per mitigare l’inflazione, in particolare dopo che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha fatto impennare i prezzi delle materie prime, i clienti non tradiscono né McDonald’s né Coca Cola. Entrambi i giganti americani hanno infatti battuto le aspettative degli analisti su vendite e utili trimestrali.

I RECORD DI MCDONALD’S

Sebbene i rincari di McDonald’s stiano facendo ordinare un menu più ridotto in alcuni mercati, come dichiarato dal Ceo, Chris Kempczinski, il titolo ha raggiunto ieri un nuovo massimo di 52 settimane e quest’anno l’azienda ha registrato una crescita di circa il 10%.

Inoltre, la catena di fast food ha superato le stime di Wall Street per quanto riguarda gli utili e i ricavi del primo trimestre, grazie all’aumento della domanda ma anche dei prezzi. In particolare, nel primo trimestre ha registrato un utile netto di 1,8 miliardi di dollari, pari a 2,45 dollari per azione, in aumento rispetto agli 1,1 miliardi di dollari, pari a 1,48 dollari per azione, dell’anno precedente. I ricavi del gruppo sono stati pari a 5,9 miliardi di dollari, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’azienda, secondo quanto dichiarato dal direttore finanziario Ian Borden, ha stimato in 180 milioni di dollari gli oneri di ristrutturazione legati alla cessazione dei contratti di locazione e alla liquidazione dei dipendenti nell’ambito di una riorganizzazione aziendale. All’inizio di aprile, infatti, sono state licenziate centinaia di impiegati.

GLI AFFARI FUORI DAGLI USA

Ma anche al di fuori degli Stati Uniti, McDonald’s ha registrato vendite migliori del previsto. I mercati internazionali, che comprendono Regno Unito, Francia, Germania e Australia, osserva Cnbc, hanno battuto le stime di StreetAccount che prevedevano un aumento delle vendite nello stesso punto vendita dell’8,5%, arrivato invece a 12,6%.

Inoltre, il segmento dei mercati internazionali con licenza di sviluppo, che comprende Cina e Giappone, ha superato le aspettative di vendite nello stesso punto vendita del 10,5%.

PREVISIONI PER IL FUTURO

Tuttavia, Kempczinski ha detto che “l’azienda sta iniziando a vedere una certa resistenza agli aumenti di prezzo in molti mercati”, il che “ci ricorda che dobbiamo rimanere molto disciplinati sui prezzi”.

ANCHE COCA-COLA FESTEGGIA

Anche Coca-Cola lunedì scorso ha registrato utili e ricavi trimestrali superiori alle aspettative degli analisti, come conseguenza della maggiore domanda di bevande, nonostante l’aumento dei prezzi.

La multinazionale statunitense, riferisce Cnbc, ha registrato un utile netto attribuibile agli azionisti nel primo trimestre di 3,11 miliardi di dollari, o 72 centesimi per azione, rispetto ai 2,78 miliardi di dollari, o 64 centesimi per azione, dell’anno precedente. Le vendite nette sono aumentate del 5% a 10,98 miliardi di dollari così come il fatturato organico, che esclude l’impatto delle acquisizioni e delle cessioni, è cresciuto del 12% nel trimestre.

I PRODOTTI CHE VANNO MEGLIO E PEGGIO

In particolare, Coca Cola ha registrato una crescita dei volumi del 3% per la sua unità di bevande analcoliche frizzanti. Anche la sua bibita omonima ha registrato una crescita del 3%, mentre il volume di Coke Zero Sugar è aumentato dell’8%.

La divisione acqua, sport, caffè e tè ha registrato una crescita dei volumi del 4%, alimentata soprattutto dalla forte domanda di caffè e acqua in bottiglia.

Il terremoto in Turchia, invece, ha danneggiato la domanda di tè, il cui volume è diminuito del 3% nel trimestre. Anche i volumi delle bevande sportive, tra cui Bodyarmor e Powerade, sono diminuiti.

Back To Top