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Clienti delle banche in default, ecco le nuove regole Bankitalia

La lettera Abi alle banche associate che informa sui nuovi orientamenti della Banca d’Italia sui clienti in default “Orientamenti Banca d’Italia del 14 agosto 2020 sull’applicazione della definizione di default ai sensi dell’articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e adeguamento delle definizioni di esposizioni creditizie deteriorate”. E’ questo l’oggetto datata fine agosto partita dall’Abi…

“Orientamenti Banca d’Italia del 14 agosto 2020 sull’applicazione della definizione di default ai sensi dell’articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e adeguamento delle definizioni di esposizioni creditizie deteriorate”.

E’ questo l’oggetto datata fine agosto partita dall’Abi a tutte le aziende associate per informare delle novità giunte sulla questione dalla Banca d’Italia.

L’azione di Palazzo Koch mira di fatto a debellare alcuni margini di incertezza interpretativi.

A partire dal 2021, gli istituti finanziari – da dicembre 2020 per quelli vigilati direttamente da Banca d’Italia – saranno tenuti ad applicare le linee guida sulla definizione di default messe a punto dall’Eba (European Banking Authority), nell’ambito di un processo di convergenza degli standard di supervisione.

Qual è il tema al centro della normativa? Ai numerosi e delicati adempimenti necessari per effettuare correttamente le segnalazioni di vigilanza (che riguardano ad esempio le soglie di materialità, i default tecnici, il c.d. probation period o le misure di concessione), si sovrappone il tema sistemico complesso di stima del capitale assorbito/liberato a seguito dell’allineamento alla nuova definizione, di impatti sulla possibilità di conseguire entro i tempi previsti gli obiettivi indicati negli NPL plan condivisi con la Vigilanza, di possibile incidenza sul volume di rettifiche previste dall’IFRS 9 per le posizioni in stage 1 e 2.

C’è dibattito tra gli addetti ai lavori, come emerge da un documento tecnico che circola tra gli addetti ai lavori e i banchieri.

Secondo alcuni la nuova normativa può avere un effetto asimmetrico sul sistema bancario perché si tratta di regole “a due velocità”, visto che nelle fasi recessive del ciclo economico le nuove soglie possono avere un impatto prociclico mentre nelle fasi espansive la prociclicità è nettamente minore, a causa del c.d. “probation period”. Inoltre, secondo alcuni analisti, gli impatti sugli assorbimenti patrimoniali saranno differenti per le banche che adottano l’approccio standard (per le quali si verificherà solo un effetto di migrazione da bonis a default) e per quelle che hanno un sistema di rating interni di tipo AIRB (migrazione, ma anche ricalibrazione, in senso potenzialmente favorevole, dei parametri di rischio);

Secondo consulenti del settore, e banche dovrebbero investire per contenere gli impatti della nuova normativa tramite modelli di early warning che anticipino l’evento di default e intercettino in modo più tempestivo i segnali negativi e strategie di monitoraggio più efficaci, attraverso una gestione più reattiva a partire dagli isotipi identificati.

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ECCO DI SEGUITO LA CIRCOLARE ABI

Ai Presidenti

Agli Amministratori Delegati

Ai Direttori Generali degli Associati Loro Sedi

Oggetto: Orientamenti Banca d’Italia del 14 agosto 2020 sull’applicazione della definizione di default ai sensi dell’articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e adeguamento delle definizioni di esposizioni creditizie deteriorate

 

Lo scorso 14 agosto la Banca d’Italia ha pubblicato un documento contenente i suoi orientamenti in merito all’applicazione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi del paragrafo 2, lettera d) CRR (RD) e chiarimenti sulle disposizioni attuative degli Orientamenti dell’EBA sull’applicazione della definizione di default (LG EBA).

Il documento appare particolarmente rilevante al fine di avere piena consapevolezza dei criteri e modalità che le banche dovranno applicare per l’individuazione delle situazioni di default, secondo la nuova regolamentazione europea sopra richiamata.

Sullo stesso argomento, si ricorda che in una comunicazione del 10 giugno 2020 la Banca d’Italia informava che, in linea con le indicazioni dell’EBA, per le banche meno significative l’applicazione della disciplina sul default prudenziale (contenuta nel 27° aggiornamento della Circolare 285) e la decorrenza delle modifiche nelle segnalazioni statistiche di vigilanza e nel bilancio delle banche, (contenute nella Comunicazione del 26 giugno 2019) veniva posticipata dal 31 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021.

Si segnala altresì che sono stati informati della pubblicazione dello scorso 14 agosto anche il Tavolo di Condivisione Interassociativo sulle Iniziative Regolamentari Internazionali (c.d. tavolo CIRI) e le Associazioni dei Consumatori: entrambi nel corso del 2019, hanno collaborato con l’ABI al fine di sensibilizzare, anche mediante la definizione di due apposite Guide, la clientela Imprese e Persone fisiche sui risvolti pratici derivanti dall’entrata in vigore della nuova definizione di default.

L’occasione è gradita per porgere i migliori saluti.

Gianfranco Torriero

Vice direttore generale

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QUI GLI ORIENTAMENTI INTEGRALI DELLA BANCA D’ITALIA

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