skip to Main Content

Chi vuole speculare sul cadavere di Carige

L'intervento di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi

 

Io non so se mai si concretizzerà un intervento dello Stato (come per Mps) per la questione Carige; così come non so in che misura il mercato potrà condizionare le scelte della Bce. So, però, che ci sono in ballo interessi economici altissimi, per lo più nascosti. Ed il silenzio del territorio (dalla classe politica ligure alle associazioni di categoria) aiuta soltanto chi cerca di speculare sulle sorti della banca.

ECCO PERCHE’ SI DEVE INTERVENIRE IN CARIGE

Quello di cui sono certo, invece, è che il Sistema Paese deve intervenire. Se poi qualcuno si gira dall’altra parte, mentre altri (alcune banche) aspettano sulle rive del fiume il cadavere di Carige per lucrare il massimo possibile, allora è meglio chiudere bottega e fare qualcos’altro ammettendo che un sistema Paese da noi non esiste più. Così come è assurdo che una parte della classe politica sia convinta, erroneamente, che difendere una banca in crisi equivalga a perdere consenso elettorale fra i cittadini.

TUTTI I TIMORI SUL FUTURO DI CARIGE

Qui ci sono in ballo migliaia di lavoratori ed economie di interi territori. Se tutto questo non interessa a nessuno, si dica chiaramente. Vorrei che il presidente della regione Liguria e tutta la classe politica ligure prendessero delle concrete iniziative sia di controllo sulle prossime scelte che i commissari dovranno effettuare sia di relazioni che dovrebbero intrattenere con i vertici della banche italiane per ricercare una positiva soluzione della vicenda.

CHI DEVE RIFLETTERE SU CARIGE

E anche i principali gruppi bancari e il nostro governo dovrebbero riflettere sul fatto che un eventuale acquisizione da parte di fondi aggressivi aprirebbe, per la prima volta, una crepa incontrollabile all’interno dell’industria bancaria italiana. Non è in discussione il lavoro, fino qui effettuato, degli attuali commissari, ma tutto ciò che si sta costruendo sulla testa degli stessi, dei lavoratori bancari di Carige e dei territori.

TUTTI GLI INTERESSI NASCOSTI

È in discussione, invece, l’interesse di chi vorrà prendersi una banca già dimagrita dal piano industriale presentato ieri e rivenderla, magari dopo un altro piano industriale, al migliore offerente. I grandi gruppi bancari dovrebbero intervenire senza aspettare il momento, irripetibile, di acquistare la banca a un euro, così come avvenuto per le due banche venete e per le ex quattro good bank, perché i riflessi della vicenda Carige condizioneranno poi tutto il settore.

CAPITOLO LICENZIAMENTI

Senza i licenziamenti ci metteremo intorno a un tavolo con i commissari. Ma è chiaro che un eventuale accordo o una rottura sul piano industriale dovrà essere gestito dai rappresentanti sindacali aziendali con l’assistenza delle segreterie nazionali. Non accetteremo mai l’esclusione delle rappresentanze aziendali che rappresentano gli unici legittimati a trattare.

(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

Back To Top