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Ecco chi spingerà Cdp in Assicurazioni Generali

Che cosa si dice fra Pd, M5s e centrodestra sul futuro assetto di Assicurazioni Generali viste le incursioni di Del Vecchio e il potenziale ruolo di Cdp

Destra e grillini spingono per un ingresso di Cdp del Mef in Assicurazioni Generali?

E’ quello che sta emergendo in queste ore sul dossier Generali che è al vaglio anche della politica dopo la volontà di Leonardo Del Vecchio di salire al 20% in Mediobanca, primo azionista del Leone di Trieste.

Le preoccupazioni di pentastellati e del centrodestra sono per le potenziali incursioni dei francesi di Axa in Generali, secondo i timori già espressi in passato dal centrodestra con la scalpitante ascenda della Delfin di Del Vecchio che ha da tempo relazioni consolidate con la Francia vista anche la fusione della sua Luxottica con la francese Essilor.

A rinfocolare le indiscrezioni sulla volontà politici di ambienti anche della maggioranza di governo di blindare l’italianità di Generali è stato oggi un articolo del quotidiano Mf del gruppo Class editori.

Cassa Depositi e Prestiti potrebbe acquisire una piccola quota in Generali, ha scritto infatti Mf/Milano-Finanza secondo cui la mossa sarebbe valutata in chiave difensiva qualora si palesasse il rischio di interessi esteri all’acquisto della compagnia a seguito del riassetto della catena di controllo.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, in un incontro tenuto nei giorni scorsi tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro (M5s), e il vice ministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni (M5s), sarebbe stata valutata l’ipotesi di coinvolgere la Cassa Depositi e Prestiti, il gruppo controllato dal ministero dell’Economia, ove necessario in chiave difensiva, a tutela delle assicurazioni triestine con l’acquisto di una piccola quota simbolica.

La linea delineata dai Cinquestelle – e di solito Fraccaro e Buffagni non sono sempre sulla stessa linea – sarebbe quella della non interferenza nel deal Del Vecchio-Piazzetta Cuccia (Mediobanca è primo azionista di Generali), tenendo però alta la bandiera della difesa a oltranza delle Generali, qualora, nell’ambito del riassetto a monte della catena di controllo, dovessero spuntare mire straniere, come paventato da diverse forze politiche.

Non a caso Adolfo Urso, senatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Copasir, nelle scorse settimane ha detto: “Abbiamo chiesto che il governo appronti un piano di emergenza nazionale per salvaguardare il Sistema Italia consentendo a CdP di utilizzare le risorse di Poste per evitare la colonizzazione”. Un riferimento preciso, seppure indiretto, anche ad Assicurazioni Generali.

Mentre al momento dal Pd e dalla Lega non arrivano auspici netti in questo senso per Cdp, il gruppo presieduto da Giovanni Gorno Tempini e guidato dall’ad, Fabrizio Palermo, dai Cinque Stelle si ribadisce: “L’operazione con la quale il gruppo Del Vecchio intende salire consistentemente nel capitale di Mediobanca, con ovvie e nemmeno nascoste ricadute sulla controllata Generali, deve essere monitorata da tutte le istituzioni preposte con la massima attenzione”, hanno dichiarato i senatori M5S Daniele Pesco, presidente della commissione Bilancio e componente della Commissione d’inchiesta sulle banche, ed Elio Lannutti, capogruppo pentastellato nella stessa Commissione banche e componente della commissione Finanze di palazzo Madama.

Già in passato Cassa Depositi e Prestiti, tramite il Fondo Strategico, aveva rilevato nel 2012 il 4,5% del Leone di Trieste dalla Banca d’Italia, rimettendola poi sul mercato tre anni dopo, come da accordi con Via Nazionale, ricorda Mf.

Sebbene l’attenzione pubblica nei confronti di Generali sia cresciuta nell’ultimo periodo, come dimostrato dall’inclusione all’interno del perimetro del Golden Power, gli analisti della Sim ritengono al momento improbabile un intervento diretto nel capitale della compagnia. Qualora questa eventualità si manifestasse, commenta Equita, si ritiene che questo porterebbe a una riduzione del teorico appeal speculativo sul titolo.

Finora, comunque, dal Pd e dalla Lega non sono giunti auspici stile M5s su Cdp.

(articolo in aggiornamento)

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