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Commerzbank

Chi soffia sul fuoco di Commerzbank in Germania

Ribaltone al vertice della banca tedesca Commerzbank. L'attivismo del fondo americano Cerberus. Le prossime tappe per l'istituto. E i timori di politici e sindacati in Germania per i possibili tagli

Caos ai vertici di Commerzbank, la seconda banca privata tedesca, che vanta 500 miliardi di totale degli attivi.

L’amministratore delegato Martin Zielke lascerà il suo incarco a dicembre. A dare le dimissioni anche il presidente del consiglio di vigilanza, Stefan Schmittmann.

Alimentano il fuoco della banca anche gli investitori istituzionali e gli azionisti privati capitanati da Cerberus. Andiamo per gradi.

LE DIMISSIONI PRE-TEMPO

L’amministratore delegato di Commerzbank, Martin Zielke lascerà il suo incarico entro la fine dell’anno, prima della fine del suo contratto. Il presidente del consiglio di sorveglianza Stefan Schmittmann, invece, vuole dimettersi dal suo mandato entro il 3 agosto 2020.

AL VIA LA RICERCA DI UN NUOVO MEMBRO DEL CONSIGLIO DI VIGILANZA

Il governo federale, secondo Frankfurter Allgemeine Zeitung, avrebbe già incaricato Jutta Dönges, ex dipendente delle banche Goldman Sachs e SEB, a trovare un nuovo presidente del consiglio di vigilanza, ma prima che qualche nome possa spuntare fuori potrebbero essere necessarie diverse settimane.

MISSIONE DIFFICILE?

La questione, secondo quanto riporta l’agenzia Nova, infatti, non è di semplice soluzione: manca un candidato interno. “E’ un po’ come un rigore: nessuno osa tirare, ma nessuno vuole essere sostituito”, affermano fonti informate sui fatti, scrive Nova rilanciando l’articolo della Faz, che aggiunge che il successore di Schmittmann dovrebbe essere, quindi, cercato al di fuori di Coba.

Sarà decisiva la riunione che il consiglio di sorveglianza che si terrà il 3 agosto prossimo? Forse.

CHI SOSTITUIRA’ ZIELKE?

Quel che è certo è che la banca tedesca, in queste settimane, dovrà impegnarsi anche per la ricerca di un sostituto di Zielke. Tra i possibili canditati, scrive Tagesschau, ci sono il capo della clientela aziendale, Roland Boekhout, e il direttore finanziario, Bettina Orlopp. Orlopp è arrivata in Coba nel 2014, dalla società di consulenza McKinsey ed è nel consiglio di amministrazione dal 2017. Boekhout, che ha gestito il ramo tedesco della principale banca olandese ING dal 2010 al 2017, è entrato a far parte dell’istituto di Francoforte all’inizio dell’anno.

Altro candidato è Tobias Guldimann, che fa parte del Consiglio di vigilanza dal 2017 ed è presidente dell’Audit Committee.

NESSUN LUNGO VUOTO DI GESTIONE

Nomi ed ipotesi a parte, è certo che la banca, che per le sue difficoltà finanziarie ha annunciato importanti tagli nelle prossime settimane, non può permettersi un lungo vuoto di gestione.

“Le improvvise dimissioni del Presidente del Consiglio di Sorveglianza e del CEO di Commerzbank richiedono un processo di successione ordinato per coprire le posizioni vacanti”, ha dichiarato un portavoce di Cerberus.

CHI SOFFIA SUL FUOCO DI COMMERZBANK

Ed è proprio Cerberus ad alimentare il fuoco di Commerzbank. Il fondo, che ha una partecipazione del 5% nella banca e vorrebbe due rappresentanti nel consiglio di sorveglianza (me serve il 20%), guida la rivolta degli investitori istituzionali e azionisti privati, riporta Il Sole 24 Ore.

COSA CHIEDE CERBERUS

Il fondo americano chiede un cambio di rotta al vertice (come sta per avvenire), ma anche un nuovo modello di business.

LE DIFFICOLTA’ DELLA BANCA

Le pretese di Cerberus nascono dai numeri. Commerzbank (che è tra i creditori della  fintech tedesca Wirecard) ha chiuso il primo trimestre 2020 in rosso per 277 milioni “a causa del coronavirus” e con la prospettiva molto concreta , scrive il Sole 24 Ore, che l’intero anno terminerà in segno negativo.

“La banca sotto la guida di Zielke non è riuscita a spiccare il tanto atteso salto di qualità: l’ultimo obiettivo Roe, risalente allo scorso settembre, è stato di medio periodo, un prudente 4% per fine 2023. Rispetto alla redditività dei giganti del banking americano, le banche tedesche deludono i grandi investitori istituzionali sebbene operino nella migliore economia europea”, aggiunge il quotidiano finanziario.

TAGLI IN VISTA

A testimonianza delle difficoltà, la Banca potrebbe dare vita a “significativi” tagli, secondo  Stefan Wittmann, membro del supervisory board di Commerzbank (e rappresentante del sindacato Vereinte Dienstleistungsgewerkschaft o Ver.di). Lo scorso anno Commerz aveva anticipato una riduzione delle filiali dalle attuali 1.000 a circa 800 e 4.300 esuberi, ma “ci saranno considerevolmente più chiusure di filiali e più perdite di posti di lavoro rispetto a quanto precedentemente annunciato”, ha detto Wittmann.

In gioco ci sono 12.000 posti di lavoro, un quarto della forza lavoro di Commerzbank. E i Verdi sono pronti, scrive Reuters, a dare battaglia.

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