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Dati Bilancio Banche

Chi e come strattona il vertice di Banca Ifis

Il capo azienda di Banca Ifis, Geertman, non dovrà deludere le aspettative degli azionisti, in primis la famiglia Fürstenberg Fassio, che ha già inviato messaggi incalzanti sui dividendi al nuovo amministratore delegato. 

Un nuovo ceo che punta a operazioni tattiche e a mantenere la serenità della sua Banca Ifis, da tempo molto attiva nel settore delle cartolarizzazioni di Npl. Il neoarrivato Frederik Geertman dovrà però anche assicurare la remunerazione del capitale, come chiesto dal vicepresidente e ceo del primo azionista dell’istituto di credito, Ernesto Fürstenberg Fassio.

CHI È IL NUOVO CEO

Olandese, cinquantenne, Geertman dal 2016 a oggi è stato vicedirettore generale e chief commercial officer di Ubi Banca. In precedenza ha lavorato in Unicredit dove ha ricoperto vari incarichi fra cui quello di responsabile Global Marketing and Segment Management per diversi Paesi europei e di responsabile della rete italiana di filiali per le Famiglie e le Pmi. È stato cooptato in Banca Ifis a gennaio scorso. Per Geertman – che nella sua prima riunione a capo del board dell’istituto di credito ha approvato il bilancio 2020 e stabilito un dividendo di 0,47 euro per azione – una scadenza importante sarà fine anno quando è prevista la presentazione del piano industriale.

PROPOSITI E OBIETTIVI DI GEERTMAN

Come riporta Il Sole 24 Ore, Geertman al termine del cda ha tracciato il suo percorso alla guida di Banca Ifis partendo da un “no a grandi fusioni trasformative” perché non c’è “necessità di crescere dimensionalmente”. Il nuovo ceo, invece, punta a “operazioni tattiche, da realizzare velocemente, con due caratteristiche: sviluppare dei business attraenti e che facciano leva su una nostra capacità e possibilità di aggiungere valore” e a “un assoluto rigore nella remunerazione del capitale”. Per quanto riguarda l’espansione all’estero, Geertman non la esclude ma solo in settori “già conosciuti” o “attigui”. Occhi puntati anche sul credito a breve medio termine per finanziare il circolante, dove “ci sono player affermati che presidiano nicchie. Valuteremo in quell’ambito se c’è qualcosa per rafforzarci” e sugli Npl dove ci sono “specializzazioni leggermente diverse rispetto alla nostra dove valuteremo” eventuali possibilità. Di sicuro, evidenzia il quotidiano confindustriale, Geertman “punta a imprimere una decisa svolta sotto il profilo tecnologico della banca. E nel contempo guarda anche a soluzioni che possano alleggerire l’impatto del calendar provisioning su capitale, magari con operazioni di cartolarizzazione” mentre non dovrebbero esserci grandi cambiamenti nel management.

Per quanto riguarda la situazione interna, riporta Milano Finanza, per il nuovo ceo la banca è “molto serena, seppur molto attenta e consapevole del fatto che siamo ancora in una fase transitoria. Gli accantonamenti fatti l’anno scorso sono assolutamente capienti per gestire il 2021 e gli anni successivi”. Inoltre, ha detto Geertman, “il nostro credito è per buona parte a breve termine, questo generalmente non si presta a nascondere sorprese e quindi abbiamo una perfetta comprensione del nostro portafoglio. Invece sul medio-lungo termine abbiamo un portafoglio molto frammentato, distribuito su piccoli importi e molto diversificato in termini di settori. Quanto alle moratorie, abbiamo avviato il dialogo con i clienti e i riscontri sono positivi. Non avremo quindi nemmeno sul lungo termine spiacevoli sorprese”.

CHI SONO GLI AZIONISTI E COSA CHIEDONO

Geertman sarà anche chiamato a non deludere le aspettative degli azionisti e in particolare di Scogliera spa, la holding che controlla Banca Ifis con il 50,50% (il 48,85% è invece in mano al mercato). Scogliera spa è nelle mani della famiglia Fürstenberg Fassio, in cui sta emergendo l’erede Ernesto. Quarantenne, genovese, laurea in Giurisprudenza a Padova e master alla Bocconi, è vicepresidente di Banca Ifis da aprile 2019 e da novembre dello stesso anno è a capo del board dei direttori di Ifis Npl Servicing spa.

Come racconta Business Insider il giovane Fürstenberg Fassio a marzo 2019 è stato piazzato dal padre Sebastien, presidente sia de La Scogliera sia di Banca Ifis, alla guida della holding. La sua prima mossa è stata quella di sostituire Giovanni Bossi, da 24 anni amministratore delegato di Banca Ifis, con Luciano Colombini, ora sostituito da Geertman.

Ora Fürstenberg Fassio ha inviato un messaggio chiaro a Geertman, che dalle prime dichiarazioni pare averlo recepito. Occorre “mantenere stabile la redditività per i nostri azionisti” ha detto il vicepresidente di Banca Ifis che a maggio erogherà un dividendo di 0,47 euro. Si spera però, ha evidenziato, che “entro fine anno” l’istituto paghi “un dividendo di 1,1 euro sul 2019, dividendo già computato nei requisiti patrimoniali” richiesti dalla Banca d’Italia.

LA QUESTIONE DELLE CARTOLARIZZAZIONI DI BANCA IFIS

Come si diceva, Banca Ifis è molto attiva sul fronte delle cartolarizzazioni. A marzo Il Sole 24 Ore ricordava che le banche italiane stanno facendo pressing su Via XX Settembre per arrivare presto a un’intesa con Bruxelles in modo da estendere la durata delle garanzie di Stato (Gacs) sulle cartolarizzazioni di crediti deteriorati, che vanno a scadenza il 27 maggio. Proroga che, stando al giornale di Confindustria, potrebbe arrivare per un anno. Secondo l’ultimo rapporto di Banca Ifis, dal 2016 ci sono state 35 Gacs per 85 miliardi di euro lordi di Npl cartolarizzati.

Intanto, è notizia di questi giorni, Banca Ifis – tramite la controllata Ifis Npl Investing – realizzerà a scopo di finanziamento la prima cartolarizzazione in Italia di un portafoglio non performing costituito per la maggior parte da crediti unsecured assistiti da ordinanze di assegnazione. Si tratta di una novità per questa tipologia di crediti deteriorati che consentirà a Ifis Npl Investing di raccogliere fino a 350 milioni di euro di liquidità sul mercato istituzionale senza deconsolidare i crediti sottostanti che rimarranno di proprietà del gruppo. Come ha fatto sapere lo stesso istituto di credito, i portafogli di crediti oggetto dell’operazione – di proprietà della controllata Ifis Npl Investing – sono stati trasferiti a un veicolo di nuova costituzione denominato Ifis Npl2021-1 Spv S.r.l. che ha emesso delle note senior, mezzanine e junior. La nota mezzanine e la nota junior sono state interamente sottoscritte da Ifis Npl Investing e non saranno cedute mentre le due classi di note senior verranno ammesse alla negoziazione sul mercato del debito ExtraMot di Borsa Italiana e saranno rifinanziate sul mercato degli investitori istituzionali.

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