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Cdp

Chi confonde le acque su Cdp e Sammontana?

Il finanziamento di Cdp a Sammontana tra fatti, numeri e tweet sballati

 

Ci sono eminenti economisti che confondono un prestito con un ingresso nel capitale di un’impresa?

Il dubbio sorge leggendo alcuni tweet, come quelli dell’ex esponente del Fondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli, e dell’ex direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, che scambiano un finanziamento per un investimento, a quanto pare.

Davvero Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha investito in Sammontana?

Vediamo cosa dice il comunicato stampa della Cassa (controllata dal ministero dell’Economia e partecipata dalle fondazioni bancarie) datato 20 luglio:

“Cassa Depositi e Prestiti SpA ha sostenuto i piani di crescita del Gruppo Sammontana, attraverso un contratto di finanziamento di complessivi 10 milioni di euro. Le risorse hanno come obiettivo principale il completamento di investimenti finalizzati alla crescita dimensionale del Gruppo”.

Nunzio Tartaglia, responsabile Divisione Cdp Imprese, così ha presentato e commentato la decisione della Cassa: “Il supporto a Sammontana risponde alla volontà di CDP di sostenere le migliori Mid Cap italiane, già affermate nel settore di riferimento e che intendono aumentare la propria competitività anche in ambito internazionale. Sammontana, storica realtà italiana ora guidata dalla terza generazione, ha saputo costruirsi negli anni un invidiabile posizionamento competitivo, grazie a iniziative di marketing ed innovazione di prodotto e alla corretta combinazione di capacità economiche e manageriali, tra cui l’attenzione a temi di governance, ESG e trasparenza informativa di bilancio. Tutto questo ha consentito al Gruppo di intraprendere un continuo percorso di crescita, che siamo sicuri proseguirà nonostante l’attuale contesto emergenziale”.

In sostanza, l’intervento di Cdp a favore di Sammontana è un’operazione di finanziamento e non di intervento nel capitale, in collaborazione e complementarità con il sistema bancario, a sostegno dei programmi di crescita e internazionalizzazione della principale azienda italiana nel settore dei gelati e della pasticceria surgelata.

Il finanziamento s’inserisce nella più ampia attività che Cdp sta svolgendo a supporto delle imprese italiane per garantire loro ulteriore liquidità in questa fase emergenziale senza alcun intervento nel capitale e quindi alcuna ingerenza nella gestione aziendale.

Resta comunque la questione sollevata giorni fa dal Sole 24 Ore dando conto del rifinanziamento con 300 milioni del Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa, istituito a maggio dal decreto Rilancio, attraverso il prossimo decreto Agosto: non sono stati “sciolti del tutto i dubbi su possibili sovrapposizioni con gli interventi di ristrutturazione che può effettuare la Cassa depositi e prestiti in virtù del nuovo Patrimonio destinato”, ha chiosato il quotidiano di Confindustria approfondimento l’utilizzo del fondo gestito dal Mise per la tutela dei marchi del made in Italy che è entrato nel capitale della società della moda Corneliani.

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