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Johnson&Johnson

Che cosa teme Johnson&Johnson

I profitti di Johnson&Johnson sono floridi ma non è tutto oro quello che luccica e la multinazionale statunitense si prepara a gestire i risarcimenti per il suo talco cancerogeno

 

Il colosso statunitense Johnson&Johnson ha comunicato di aver concluso il terzo trimestre del 2021 con utili migliori delle attese e di aver venduto, sempre nello stesso periodo, 502 milioni di dollari di vaccini anti Covid-19.

Tuttavia, sembra temere le conseguenze dovute alle decine di migliaia di azioni legali secondo cui il suo talco ha causato il cancro, tanto che la multinazionale ha creato un apposito fondo da 2 miliardi per risolvere i risarcimenti.

TUTTI I NUMERI DI J&J

Johnson&Johnson, come riporta Cnbc, nonostante i ricavi siano inferiori alle attese, ha comunicato di aver concluso il terzo trimestre del 2021 con utili migliori delle attese di Wall Street.

L’utile per azione EPS rettificato si è attestato a 2,60 dollari per azione, contro i 2,35 dollari previsti.

Il fatturato complessivo è stato pari a 23,34 miliardi di dollari, lievemente al di sotto rispetto ai 23,72 miliardi attesi.

J&J ha rivisto al rialzo le sue previsioni di guadagno per l’intero anno 2021 con una forchetta tra 9,77 e 9,82 dollari per azione, rispetto alle sue precedenti stime in un range di 9,60-9,70 dollari per azione.

Il gruppo ha anche migliorato anche l’outlook sul fatturato. Si aspetta, infatti, che le vendite oscillino tra i 94,1 e i 94,6 miliardi di dollari, rispetto alla precedente previsione di 93,8 e 94,6 miliardi di dollari.

Allo stesso tempo, l’azienda ha mantenuto invariate le sue prospettive di vendita del vaccino anti Covid per l’intero anno a 2,5 miliardi di dollari. Le azioni di J&J sono quindi salite fino a più del 2% nelle prime contrattazioni.

DA DOVE ARRIVANO I PROFITTI

Il risultato di profitti migliori del previsto, aggiunge Cnbc, è dovuto a un incremento delle vendite di prodotti e dispositivi medici.

Prodotti come lo struccante Neutrogena o il collutorio Listerine hanno generato 3,7 miliardi di dollari di entrate, in aumento del 5,3% rispetto allo scorso anno.

Mentre il vaccino anti Covid monodose ha portato 12,9 miliardi di dollari nelle casse di J&J, un aumento del 13,8% su base annua.

La vendita di dispositivi medici, nonostante abbia conosciuto un momento di crisi quando la pandemia ha costretto gli ospedali a rimandare gli interventi chirurgici, ha comunque prodotto 6,6 miliardi di dollari, ovvero un aumento dell’8%.

I TIMORI DI J&J

Nonostante i buoni risultati ottenuti in chiusura di trimestre, J&J starebbe correndo ai ripari per i risarcimenti dovuti a decine di migliaia di persone che negli anni hanno fatto causa alla multinazionale.

Per il Financial Times, la società avrebbe speso 1,4 miliardi di dollari per creare un apposito fondo destinato a gestire le conseguenze delle cause legali secondo le quali il talco venduto da J&J sarebbe all’origine di una serie di casi di cancro.

IL VERDETTO CONTRO J&J

Come ricorda Bloomberg, secondo un verdetto del 2018 di una giuria di St. Louis, il gruppo era stato ritenuto responsabile di aver contribuito a causare tumori alle ovaie in 20 donne, vendendo “consapevolmente prodotti che contenevano amianto ai consumatori”.

25 milioni di dollari per ognuna delle donne in danni compensatori e 4,4 miliardi di danni punitivi era stata la sentenza. La cifra era poi stata dimezzata dalla Corte di appello.

IL FONDO PER I RISARCIMENTI

J&J ha annunciato che l’istituzione del fondo LTL Management LLC – con a disposizione 2 miliardi di dollari – è destinata al risarcimento di controversie in corso e future legate al suo talco.

Inoltre, prosegue il comunicato, a LTL sono stati assegnati alcuni flussi di entrate da royalty con un valore attuale di oltre 350 milioni di dollari per contribuire ulteriormente ai costi potenziali.

Il fondo, sottolinea la società, è separato da J&J e ha presentato istanza di protezione da bancarotta ai sensi del Capitolo 11 a differenza di J&J e le sue altre affiliate che invece non lo hanno fatto e continueranno a svolgere le loro attività come di consueto.

Questa mossa di fatto potrebbe bloccare qualsiasi accordo con le persone coinvolte, infatti mentre LTL persegue questa risoluzione, tutti i casi riguardanti il talco cosmetico saranno sospesi in attesa dell’esito del procedimento.

LE REAZIONI

L’annuncio di J&J non è stato certo confortante per chi è in attesa di essere risarcito. Dalla Beasley Allen Law Firm che si occupa di questi casi si tratta di un esempio di ricchi e potenti che usano l’amministrazione controllata per proteggere i profitti ed evitare responsabilità.

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