skip to Main Content

Popolare Sondrio

Che cosa (non) va nella Popolare di Sondrio. Report Mediobanca

Pregi e difetti della Popolare di Sondrio secondo un report di Mediobanca securities

 

Per la Banca Popolare di Sondrio la tranquillità rappresenta in realtà una trappola che non permette di far emergere il valore. Lo pensano gli analisti di Mediobanca Securities che hanno sul titolo un giudizio neutral e un prezzo obiettivo a 2,4 euro. L’azione della Popolare di Sondrio tratta ai minimi storici e da inizio anno ha registrato una sottoperformance rispetto agli altri titoli bancari del 20%.

PERCHE’ IL TITOLO DELLA POPOLARE DI SONDRIO LANGUE

Secondo Mediobanca è rimasta indietro a causa dei timori sull’adeguatezza del capitale (con un Cet1 ratio del 12,1% sulla base dei modelli standard del primo trimestre 2019), della mancanza di miglioramenti dal punto di vista della qualità degli asset (15-16% di Npe ratio dal 2015) rispetto alla riduzione dei rischi dei competitor e della maggior incertezza sullo status di popolare, con il deterioramento della situazione macro in Italia e la tensione sullo spread.

CHE COSA DICONO DI POPOLARE SONDRIO GLI ANALISTI DI MEDIOBANCA

Gli analisti sottolineano che la Popolare di Sondrio è una piccola banca (con una quota di mercato dell’1% e 40 miliardi di asset) focalizzata sui prestiti alle piccole e medie imprese in Lombardia. “Consideriamo questa banca come una delle banche più efficienti in termini di costi non solo in Italia, ma in tutto il Sud Europa. La sua redditività è meno esposta al derisking e ai governativi perché solo il 25% dei ricavi netti da interessi deriva da Npe e bond, contro il 30% dei competitor, nonostante questi pesino molto sul Cet1.

LA SOLIDITA’ DELLA POPOLARE DI SONDRIO

La banca ha un marchio forte e un track record solido, visto che dopo la crisi non ha mai registrato una perdita netta annuale o saltato un dividendo, mentre ha fatto ricorso all’aumento di capitale una sola volta. Questo è stato possibile investendo meno dei competitor e rinviando la riduzione degli Npe. Dal punto di vista della qualità degli asset è passato da pioniere a fanalino di coda: tra i migliori prima del 2016, ora ha un Npe ratio del 15%, ossia un 5% in più dei competitor”, si legge nel report.

SUPERVISORI INDULGENTI VERSO LA POPOLARE DI SONDRIO

Secondo gli esperti la lentezza nel migliorare la qualità degli asset è dovuta a un atteggiamento più indulgente del supervisore in attesa dell’approvazione dei modelli interni (Airb). Secondo gli analisti il Cte1 ratio può salire di 200 punti base dopo l’approvazione dei modelli Airb, arrivando al 14,3% a fine anno.

LE PROSSIMI POTENZIALI ACQUISIZIONI DELLA POPOLARE DI SONDRIO

Gli analisti ritengono che la Popolare di Sondrio possa finanziare l’acquisizione di Crc (CariCento) e Farbanca, dimezzando l’Npe ratio al 7%, vendendo tutti gli Npl, con il Cet1 atteso per il 2019 che resta sopra il 13%. “Crediamo che il supervisore chiederà all’istituto di scendere sotto il 10% di Npe ratio visto che ha dato tempo alla banca di approvare i modelli interni prima di iniziare il de-risking, cosa che non è avvenuta per le altre banche”, si legge nella nota.

LE CONCLUSIONI DI MEDIOBANCA SULLA POPOLARE DI SONDRIO

La conclusione a cui arrivano gli analisti è che, “nonostante i bassi multipli, vediamo un rischio di immobilismo, tra incertezza sul futuro status legale, sulla bassa liquidità sulle condizioni macro e politiche dell’Italia. Confermiamo il giudizio neutral e un prezzo obiettivo a 2,4 euro sull’azione”.

(articolo pubblicato da Mf/Milano Finanza)

Back To Top