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Bce

Che cosa (non) cambierà dopo la riunione della Bce

Il commento post Bce a cura di Fabio Castaldi, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management

 

Riunione interlocutoria come era lecito aspettarsi in vista di quella ben più rilevante di giugno.

Nessun cambiamento sul fronte acquisti sotto programma Pepp che continueranno, per il trimestre in corso, con la dinamica “accelerata” rispetto a quelli (relativamente modesti) del primo trimestre.

Progressi sul fronte della ripresa economica nei trimestri a venire bilanciati da rischi legati agli sviluppi pandemici nel breve termine.

Mercati poco mossi ma, nel contesto di una comunicazione contradittoria che riflette un direttorio diviso con posizioni contrapposte e una “reaction function” della Bce mai chiaramente definita, riteniamo che i timori circa una progressiva riduzione degli acquisti (tapering a partire dal terzo trimestre) della Banca Centrale possano acuirsi nei mesi a venire nel contesto dei progressi attesi sulla campagna vaccinale e sulle riaperture in Europa.

Tanto più se, nel frattempo, dovessero intervenire notizie positive sui tempi di erogazione dei fondi legati al NGEU (Next Generation EU) a fronte dei progetti nazionali in fase di definizione/presentazione.

Rischi per i mercati obbligazionari europei e per quelli della periferia in particolare.

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