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Vivendi-Mediaset

Che cosa faranno in Francia Vivendi e Mediaset sulla tv M6?

Vivendi avrebbe chiesto a Mediaset di presentare un'offerta congiunta per l'acquisto della tv francese M6, ma il Biscione nicchia (pare). E' comunque una prova ulteriore di una distensione in atto fra i due gruppi dopo anni di contese anche legali. Fatti e indiscrezioni

 

Prove tecniche di amicizia tra la francese Vivendi e Mediaset. Questa volta le prove potrebbero essere giocate sul suolo francese.

Vivendi avrebbe chiesto a Mediaset di partecipare insieme alla corsa per l’acquisto della rete francese M6. La richiesta, però, non sembra convincere Cologno Monzese.

Tutti i dettagli.

LA VENDITA DI M6

Il gruppo tedesco Bertelsmann sta valutando la possibilità di vendere la sua partecipazione del 48,26% nel gruppo audiovisivo francese M6, che possiede, tra gli altri, l’omonimo canale M6, Gulli, W9 e la radio Rtl.

La quota vale 1 miliardo di euro.

VIVENDI E MEDIASET TRA GLI INTERESSATI

Sono diversi i pretendenti in corsa per quel 48,26%. Interessati i media player come Altice (titolare di BFM Business), l’imprenditore ceco Daniel Kretinsky e Tf1.

In corsa anche la francese Vivendi, che Bfm indica tra le favorite, e Mediaset.

OFFERTA CONGIUNTA VIVENDI-MEDIASET

Tra Mediaset e Vivendi, che possiede il 28,8% del Biscione, dopo anni di contese sfociate anche in tribunale e scudi levati, sono state avviate delle prove tecniche di pace. E per questo, scrive oggi Affari & Finanza, l’inserto economico di Repubblica, “Vivendi è sicuramente interessata e ha chiesto a Mediaset di buttarsi il passato alle spalle e partecipare insieme”.

LA RETICENZA DI COLOGNO

Ma “il management di Cologno preferisce partecipare da solo perché sarebbe l’unico gruppo senza problemi Antitrust”, aggiunge Affari & Finanza.

LA MANO TESA DI MEDIASET

Offerta a parte, è proprio Mediaset che in queste settimane ha teso la mano alla francese. Il Biscione il 27 maggio è pronto ad abolire il voto maggiorato, che è stato introdotto dall’azienda due anni fa, proprio con l’obiettivo di frenare l’avanzata di Vivendi e blindare la posizione di Fininvest.

Mediaset fa un passo indietro con l’augurio che Vivendi non ponga veti al trasferimento della sede fiscale di Cologno nell’assemblea di giugno e la speranza di mettere fine alle vertenze legali ancora in corso.

GLI IMPEGNI DI VIVENDI

Anche Bollorè farebbe la sua parte. Vivendi si impegnerebbe a ridurre progressivamente la propria partecipazione in Mediaset vendendo il 19.2% detenuto in Simon fiduciaria nei prossimi 5 anni, con Fininvest che potrebbe chiedere una forma di prelazione o gradimento sulla cessione delle quote.

A trattare per la pace tra le parti, scrive MF-Milano Finanza, c’è da un lato, quello italiano, Sergio Erede, dall’altro, quello francese, Giuseppe Scassellati-Sforzolini (Cleary Gottlieb).

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