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Bce Banca Generali

Che cosa farà (forse) la Bce

"Anche se non ci aspettiamo decisioni politiche rilevanti nella riunione della Bce di giovedì, riteniamo che ci siano tre temi fondamentali. Ecco quali". Il commento di Andreas Billmeier, sovereign research analyst di Western Asset Management

Per ora, i mercati non sembrano aspettarsi tassi di interesse più elevati anche se la ripresa europea è chiaramente in atto. Ciò potrebbe essere dovuto alla notevole fiducia riposta nella capacità della BCE di assimilare gli asset necessari al mantenimento di tassi di interesse bassi. Non siamo d’accordo: la BCE si è impegnata a evitare aumenti ingiustificati dei tassi di interesse, ad esempio causati da incrementi dei tassi al di fuori del blocco economico. Ma riteniamo che una ripresa sostenibile potrebbe andare di pari passo con tassi di interesse leggermente più elevati e tradursi in più di un recupero con il movimento dei tassi statunitensi, sia nelle economie mondiali core che in quelle periferiche. Per questo motivo, riteniamo che la BCE possa ridurre nuovamente la velocità del programma di acquisti di asset nel corso della riunione di giugno, quando ci saranno nuove e più positive previsioni macroeconomiche.

Pertanto, anche se non ci aspettiamo decisioni politiche rilevanti nella riunione della BCE di giovedì, riteniamo che ci siano tre temi importanti:

  1. PROGRAMMA DI ACQUISTI DI ASSET – STIAMO PARLANDO DI ACQUISTI NETTI O LORDI?

I dati più recenti sugli acquisti di asset evidenziano l’importanza crescente di rimborsi consistenti pensando alla velocità di acquisto nell’ambito del PEPP e dell’APP. In effetti, la scorsa settimana il programma di acquisto lordo nell’ambito del PEPP si è impennato fino a raggiungere 28,4 miliardi, ma tenendo conto di 12,1 miliardi di rimborsi, il programma di acquisto netto è aumentato solo di recente. La maggior parte degli osservatori, e non solo gli operatori di mercato, probabilmente ritengono che il promesso “programma di acquisti a velocità significativamente più elevata” si riferisca agli acquisti netti, non lordi. Christine Lagarde dovrà affrontare una serie di domande su questo fronte e crediamo ancora che la decisione formale di aumentare gli acquisti, sullo sfondo di una nascente ripresa nell’Eurozona nel secondo trimestre 2021, sembri un po’ troppo confusa per fornire una semplice strategia di politica monetaria. Inoltre, se la BCE non ritornasse sui suoi passi nel corso della riunione di giugno, dovrebbe probabilmente affrontare anche la questione di una dotazione complessiva più elevata per il PEPP in quanto potrebbe esaurire le risorse prima del marzo 2022, una discussione piuttosto inopportuna.

2. INDAGINE SUI PRESTITI BANCARI: STIAMO ANDANDO NELLA DIREZIONE SBAGLIATA?

La BCE ha appena pubblicato i risultati dell’ultima indagine sui prestiti bancari per l’area euro. I risultati sono, dal punto di vista della BCE, in qualche modo incoerenti con l’obiettivo di mantenere condizioni di finanziamento favorevoli in quanto la domanda di credito è diminuita e gli standard di credito dovrebbero inasprirsi. Ci aspettiamo che Lagarde colleghi questo sviluppo un po’ preoccupante all’aumento degli acquisti, ma ci chiediamo se ciò non fosse già chiaramente visibile nel momento dell’ultima riunione. Quindi la domanda è se questi risultati richiedano misure aggiuntive e, in caso affermativo, quali siano gli ostacoli da superare per metterle in atto. Riteniamo che questi ostacoli siano ad un livello notevolmente elevato a questo punto.

3. PREVISIONI VS RISULTATI – COSA CONTA?

Infine, la recente attenzione della Fed sui risultati dei dati piuttosto che sulle previsioni è molto più esplicita, soprattutto nel contesto del mercato del lavoro, rispetto all’impegno della BCE per “condizioni di finanziamento favorevoli”. Anche se questo è almeno in parte guidato dal doppio mandato della Fed, è anche una strategia molto credibile. Riteniamo che la BCE potrebbe spingersi oltre nella sua forward guidance in termini di risultati sull’inflazione piuttosto che di previsioni che diventano più evidenti, e ci chiediamo se la revisione della strategia fornisca supporto in questo contesto.

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