Skip to content

bancomat

Che cosa farà Bancomat con FlowPay

FlowPay, azienda fiorentina di finanza digitale, verrà comprata da Bancomat. Tutti i dettagli sull'operazione e sui conti di FlowPay

Bancomat, società attiva nei servizi di pagamento in Italia, ha sottoscritto un contratto vincolante per l’acquisizione di una partecipazione di controllo pari a circa l’84% in FlowPay, fintech specializzata in open banking e soluzioni di pagamento digitale.

IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE DI BANCOMAT

Questa operazione rappresenta la prima acquisizione per Bancomat e si inserisce nel contesto del nuovo Piano Industriale che prevede, tra l’altro, l’obiettivo di rafforzare la presenza della società nell’open banking e ampliare il proprio portafoglio di tecnologie e strumenti di pagamento digitali innovativi.

COSA (NON) SAPPIAMO DELL’OPERAZIONE

Il closing dell’operazione, soggetto alle consuete approvazioni regolamentari, è previsto essere completato attorno alla metà del 2025. Non sono stati resi noti i dettagli finanziari dell’accordo.

COSA E’ L’OPEN BANKING

Il termine open banking si riferisce al sistema di scambio di informazioni fra banche e altri operatori finanziari. È alla base, per esempio, della possibilità per gli utenti di aggregare in un’unica app i conti correnti due istituti diversi.

COLLABORAZIONE SU TECNOLOGIE E SERVIZI

Bancomat e FlowPay collaboreranno per integrare le rispettive tecnologie e creare nuovi servizi a valore aggiunto che potranno essere offerti a consumatori ed esercenti, si legge in una nota.

CHE COSA FARA’ BANCOMAT GRAZIE A FLOWPAY

Con FlowPay Bancomat intende addentrarsi in questo ambito per arricchire la gamma di servizi per le banche aderenti e per i loro clienti, ha scritto oggi il Corriere della sera: “Bancomat potrà, per esempio, offrire il collegamento alla piattaforma PagoPa agli istituti che non l’hanno ancora sviluppato in casa. Oppure studiare soluzioni come il locked payment, un sistema che consente di bloccare somme sul conto del compratore e di trasferirle al venditore automaticamente non appena si avverano le condizioni pattuite fra le parti”.

LE PAROLE DI BURLANDO (BANCOMAT)

“L’acquisizione di FlowPay segna un passo importante nella nostra strategia di crescita digitale, permettendoci sia di accelerare lo sviluppo tecnologico che di entrare nell’open banking – ha commentato Fabrizio Burlando, amministratore delegato di Bancomat – Con questa operazione avviamo la creazione di nuovi servizi di pagamento account-to-account e rafforziamo ulteriormente la nostra capacità di innovare e offrire nuove soluzioni a imprese e consumatori”.

“Questa acquisizione è la prima di una serie di azioni che stiamo implementando per accelerare la nostra presenza nel mercato dei pagamenti digitali innovativi, offrendo soluzioni sempre più avanzate, sicure e integrate”, ha aggiunto.

LE ALTRE INIZIATIVE

L’acquisizione di FlowPay rappresenta un ulteriore avanzamento nell’accelerazione del percorso di sviluppo avviato da Bancomat tramite nuove risorse per la crescita fornite da FSI e il supporto dei principali gruppi bancari italiani, e segue numerose iniziative, tra cui, ad esempio, la semplificazione della governance, importanti ingressi nel management team, il lancio di una nuova immagine e di un nuovo brand, l’implementazione di nuovi servizi di pagamento con tecnologie mobile ed e-commerce, l’avvio della nuova infrastruttura tecnologica centralizzata, il rafforzamento dell’interoperabilità europea tramite l’European Payment Alliance, e importanti collaborazioni e partnership.

CHI SONO I SOCI DI FLOWPAY (ANCHE CREDIT AGRICOLE)

L’amministratore delegato di FlowPay, Federico Masi, possiede una quota di nominali della società di 82.585,78 euro.

Tra gli altri soci figurano Banco di Firenze (81.419,15 euro), Corniola Srl (21.854,02 euro), Intermedia Iniziative (21.854,01 euro), Cashinvoice (24.737,52 euro), Harley & Dikkinson Consulting (29.137,61 euro), Credit Agricole Italia (8.161,84 euro) e Agos.

Il consiglio di amministrazione, presieduto da Daniele Corsini, è composto dall’ad Masi, dai consiglieri delegati Tiziano Pacciani e Lorenzo Rossi e dal vicepresidente Mario Bartolini.

I RISULTATI ECONOMICI

Al 31 dicembre 2023 FlowPay ha riportato un valore della produzione di 1.026.248 euro, contro i 539.311 euro al 31/12/2022.

I costi della produzione sono ammontati a 1.442.992 euro, contro i 729.820 dell’anno prima.

Nel 2023 il bilancio si è chiuso con una perdita di 423.051 euro, rispetto alla perdita di 192.353 euro del 2022.

Torna su