Stagnazione, domanda fiacca, aspettative non brillantissime. Ecco perché i prestiti bancari languono. Anche se molti esperti avevano assicurato: i prestiti non salgono per colpa delle sofferenze bancarie. Ecco numeri e altro
I DATI DELLA BANCA D’ITALIA
In giugno i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dello 0,3 per cento su base annua (1,0 per cento in maggio). E’ quanto si legge nel Rapporto Banche e Moneta della banca d’Italia.
I PRESTITI
I prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,4 per cento (2,5 per cento nel mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dello 0,9 per cento (-0,2 per cento nel mese precedente).
I DEPOSITI
I depositi del settore privato sono cresciuti del 3,4 per cento su base annua (3,5 per cento nel mese precedente); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 4,9 per cento (-6,9 per cento nel mese precedente).
LE SOFFERENZE
Le sofferenze sono diminuite del 24,3 per cento su base annua (-37,5 per cento in maggio), per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione.
IL TWEET DELL’ANALISTA LITURRI
Dedicato a quelli che gli #NPL diminuivano la capacità di credito delle #banche. Ora che pulizia (anzi svendita) è fatta, siamo piantati come e più di prima.
Il cavallo continua a non bere ed alla banche non conviene portare acqua.
Meglio fare margini con commissioni e titoli. https://t.co/21YN9TJmOL— Ora Basta (@giuslit) August 12, 2019