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Che cosa celano i dati di Bankitalia sui prestiti bancari. Numeri, confronti e commenti

Come mai pur essendosi liberate di molte sofferenze, le banche fanno crescere pochissimo i prestiti al settore privato? Ecco che cosa celano i dati pubblicati oggi dalla Banca d'Italia relativi al mese di giugno

Stagnazione, domanda fiacca, aspettative non brillantissime. Ecco perché i prestiti bancari languono. Anche se molti esperti avevano assicurato: i prestiti non salgono per colpa delle sofferenze bancarie. Ecco numeri e altro

I DATI DELLA BANCA D’ITALIA

In giugno i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti dello 0,3 per cento su base annua (1,0 per cento in maggio). E’ quanto si legge nel Rapporto Banche e Moneta della banca d’Italia.

I PRESTITI

I prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,4 per cento (2,5 per cento nel mese precedente), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dello 0,9 per cento (-0,2 per cento nel mese precedente).

I DEPOSITI

I depositi del settore privato sono cresciuti del 3,4 per cento su base annua (3,5 per cento nel mese precedente); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 4,9 per cento (-6,9 per cento nel mese precedente).

LE SOFFERENZE

Le sofferenze sono diminuite del 24,3 per cento su base annua (-37,5 per cento in maggio), per effetto di alcune operazioni di cartolarizzazione.

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