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Che cosa cambia con l’arrocco mediatico tra Cbs e Viacom

La decisione di fondersi è giudicata dagli investitori come un segnale del fatto che le società di media tradizionali come Cbs stanno cercando di ampliare il portafoglio di contenuti attraverso la fusione con altre società, come Viacom. Questo permetterà a Cbs di competere con aziende come WarnerMedia e NBCUniversal

 

Dopo mesi di trattative, Cbs si fonde con Viacom, riunendo le due società per la prima volta dalla loro separazione nel 2005. L’operazione aumenterà l’offerta di contenuti di Cbs ai clienti garantendo le giuste armi in vista dell’intensificarsi delle guerre nello streaming.

NASCE VIACOMCBS

L’azienda sarà ribattezzata ViacomCbs, mentre Bob Bakish, attuale ceo di Viacom, diventerà capo azienda di entrambe le società nell’ambito della fusione, sottolinea una nota. Ci vorranno mesi prima che l’operazione vera e propria si concluda, con Joe Ianniello, ceo facente funzione di CBS, che, secondo Bloomberg, farà rapporto a Bakish a partire dal 2021. La fusione è stata approvata all’unanimità da entrambi i consigli di amministrazione e costituito un’azienda che secondo il Wall Street Journal vale circa 30 miliardi di dollari.

LA FUSIONE UNIRÀ ASSET DI PRESTIGIO MA IN AFFANNO

“Il merger – ha scritto il Sole 24 Ore – unirà asset tuttora di prestigio anche se in affanno per la concorrenza innescata dalle rivoluzioni dello streaming, portate avanti da neofiti quali Netflix e i leader dell’hi-tech, e da inediti colossi dei multimediali, dalla Disney che ha assorbito la 21st Century Fox di Rupert Murdoch alla AT&T che ha rilevato Time Warner e alla Comcast che ha in portafoglio Universal. Viacom porta in dote alla nuova società una ventina di canali via cavo tra i quali Mtv, Nickelodeon e Comedy Central oltre alla casa cinematografica Paramount; Cbs l’omonimo e storico network televisivo, la rete premium Showtime e la casa editrice Simon & Schuster”.

LA FUSIONE ERA DA TEMPO SUL TAVOLO DELLE DUE AZIENDE

“La fusione era in discussione da tempo, ma la cacciata di Leslie Moonves, ceo di lunga data di Cbs, dopo una serie di accuse di abusi sessuali e la nomina di Shari Redstone come azionista di controllo sia di CBS che di Viacom l’ha reso difficile. Un accordo legale raggiunto l’anno scorso ha vincolato Redstone a condizioni specifiche – almeno due terzi dei direttori di CBS hanno dovuto sostenere la fusione affinché l’operazione potesse essere approvata”, secondo Variety. “La decisione di fondersi è giudicata dagli investitori come un segnale del fatto che le società di media tradizionali come Cbs stanno cercando di ampliare il portafoglio di contenuti attraverso la fusione con altre società, come Viacom. Questo permetterà a Cbs di competere con aziende come WarnerMedia e NBCUniversal, insieme ad Amazon, Apple, Disney e Netflix”, ammette The Verge.

I SERVIZI DELLE DUE AZIENDE

CBS ha già un servizio di streaming, CBS All Access, ma avere il catalogo di contenuti di Viacom aggiungerà titoli all’offerta complessiva dell’azienda. ViacomCBS possiede ora una serie di marchi riconoscibili, tra cui Showtime, Nickelodeon, MTV, BET, Comedy Central e Paramount Network, oltre a CBS. Insieme, ViacomCBS sarà in grado di offrire una biblioteca di oltre 140.000 episodi televisivi e più di 3.600 film. Nell’ambito della fusione, CBS acquisirà anche Paramount Pictures. L’accesso a una serie di importanti franchising, tra cui la serie Transformers, può aiutare la CBS a potenziare la sua offerta di film tramite CBS All Access per competere con Disney e Netflix. Allo stesso tempo, Viacom ha il proprio servizio di streaming, Pluto TV, e si prepara a lanciare un servizio standalone.

QUANTO VALE L’OPERAZIONE

“L’operazione avverrà con uno scambio azionario che vedrà i soci di Cbs – il più in salute e meglio valutato dei due gruppi – ricevere il 60% del nuovo gruppo. La transazione valuta Viacom circa 11,8 miliardi. Alla guida quale ad siederà l’attuale chief executive di Viacom, Robert Bakish, mentre Cbs, trasformata in divisione, rimarrà capitanata dall’attuale responsabile Joseph Ianniello”, ha sottolineato il Sole 24 Ore.

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