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Cdp Plafond Liquidità

Cdp, che cosa cambia per le pmi col nuovo plafond di liquidità

Accordo tra Cdp e Assoconfidi per un nuovo Plafond di liquidità da 500 milioni di euro a supporto dell’accesso al credito delle PMI italiane

Novità nella liquidità per le pmi. Ecco tutti i dettagli

Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Assoconfidi hanno sottoscritto la convenzione che regola l’accesso al “Plafond Confidi”, del valore massimo complessivo di 500 milioni di euro e durata fino a 7 anni, che consentirà ai confidi iscritti all’Albo di cui all’art 106 del TUB di accedere ad una piattaforma di provvista dedicata, con lo scopo di supportare l’attività di esercizio del credito diretto alle imprese con meno di 250 dipendenti.

COME FUNZIONA IL PLAFOND CONFIDI

Il plafond di provvista sarà utilizzato dai Confidi per supportare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese italiane, mediante la concessione di nuovi finanziamenti garantiti dal Fondo di Garanzia per le PMI. Il meccanismo di funzionamento del nuovo plafond è analogo a quello previsto dagli strumenti di liquidità di Cdp attualmente operativi per le banche, attraverso i quali da inizio anno Cdp ha erogato circa 1,2 miliardi di euro a supporto delle imprese italiane.

LE CARATTERISTICHE DEL PLAFOND

Il nuovo strumento di funding è caratterizzato da semplicità operativa prevedendo, per tutti i soggetti convenzionati, una contrattualistica uniforme e una modalità di pricing standardizzata, con obbligo di impiegare la liquidità a supporto delle Pmi entro un periodo massimo di 3 mesi dalla data di erogazione della provvista di Cdp.

LA STRATEGIA DI CDP E ASSOCONFIDI

Cdp e Assoconfidi, con l’accordo appena sottoscritto, intendono promuovere iniziative per il sostegno concreto allo sviluppo economico del Paese, valorizzando l’attività dei Confidi attraverso un canale di provvista dedicata.

I Confidi, in funzione delle relazioni con le associazioni imprenditoriali e il forte legame con i territori, sono operatori in grado di sostenere l’accesso al credito delle imprese di più piccola dimensione che, nell’attuale contesto di emergenza Covid-19, sono tra i soggetti maggiormente colpiti dalla fase di rallentamento del ciclo economico. Inoltre, il supporto finanziario al sistema dei Confidi vigilati rappresenta una modalità concreta per sostenere segmenti di mercato, in particolare le micro-imprese, su cui nel corso degli ultimi anni il credito disponibile si è progressivamente ridotto.

CDP: “AMPLIATA COSÌ LA PRESENZA SUL TERRITORIO”

“Questo accordo rappresenta un importante passo in avanti nella realizzazione degli obiettivi che CDP si è posta per rafforzare il sostegno alle PMI italiane, in particolare quelle di dimensione più piccola. Nel panorama imprenditoriale nazionale, dove oltre il 95% delle imprese registra un fatturato inferiore a 5 milioni di euro, anche le aziende di minori dimensioni possono beneficiare, per il tramite dei Confidi vigilati, del nostro supporto, come previsto dal Piano Industriale 2019-2021. Proprio in quest’ottica, la convenzione con Assoconfidi ci consente di ampliare ulteriormente la presenza sul territorio e di essere ancora più vicini al tessuto imprenditoriale del Paese”. Ha dichiarato Nunzio Tartaglia, Responsabile Divisione Cdp Imprese.

ASSOCONFIDI: “AVVALORATO IL NOSTRO RUOLO COMPLEMENTARE  A QUELLO DEL SISTEMA BANCARIO”

“L’accordo con Cdp va nella direzione sperata di supporto alle imprese per il tramite dei Confidi, anche alla luce delle novità normative introdotte recentemente dal Governo. In particolare stante l’allargamento dell’operatività anche sui finanziamenti diretti, poter contare su risorse pubbliche di così ampio respiro, risulta estremamente utile in questo delicatissimo momento in cui le PMI – che hanno più risentito della crisi economica innescatasi con il Coronavirus – necessitano di maggiore liquidità. Con questo accordo, il sistema dei confidi intende avvalorare il proprio ruolo complementare rispetto a quello del sistema bancario forte della prossimità al territorio e della valenza mutualistica a favore delle PMI”. Ha dichiarato Gianmarco Dotta, Presidente di Assoconfidi.

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