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Perché lo Stato foraggia BF di Vecchioni?

Come cambia l'azionariato di Consorzi Agrari d’Italia, controllata da BF, dopo l'aumento di capitale e l'ingresso Fondo Nazionale Strategico di Cdp. Tutti i dettagli

 

Consorzi Agrari d’Italia (CAI), società controllata da BF S.p.A., ha annunciato un aumento di capitale sociale pari a 145 milioni di euro.

L’operazione è stata formalizzata tramite la sottoscrizione di un accordo di investimento che coinvolge, oltre a BF, il Fondo Nazionale Strategico (FNS) gestito da Cassa Depositi e Prestiti (controllata dal ministero dell’Economia), Banca del Fucino, Quinto Giro Investimenti e diversi Consorzi Agrari regionali.

L’iniziativa nasce a seguito di una richiesta di intervento presentata da CAI al FNS e rientra nell’ambito delle attività del Patrimonio Rilancio. “Il FNS – ricorda Il Giornale – è il comparto del Patrimonio Rilancio nato per investire in imprese in utile con prospettive di crescita e supportarne i piani di sviluppo con un orizzonte di medio-lungo periodo in co-investimento con investitori di mercato, in attuazione di quanto previsto al Titolo Terzo del Decreto del MEF n. 26/ 2021″.

STRUTTURA DELL’INVESTIMENTO

L’accordo, come riporta Teleborsa, prevede un aumento di capitale suddiviso in due tranche: la prima da 76 milioni di euro e la seconda da 69 milioni. Il prezzo di emissione delle azioni è stato fissato sulla base della valutazione del gruppo CAI, determinata in 329 milioni di euro alla data del 31 dicembre 2024.

Per la seconda tranche, CAI si riserva la possibilità di proporre la partecipazione di nuovi co-investitori, in sostituzione o in aggiunta a quelli esistenti, previa approvazione del FNS.

I SOGGETTI COINVOLTI E LE QUOTE

Stando a Efa News, il Fondo Nazionale Strategico sottoscriverà l’aumento di capitale per un importo pari a 100 milioni di euro, diventando nuovo azionista con una quota del 12,99%.

BF S.p.A. (guidata dal presidente esecutivo Federico Vecchioni, nella foto) parteciperà con 35 milioni di euro, mantenendo il controllo della società con una quota del 32,58%. Banca del Fucino entrerà con un investimento di 7,5 milioni di euro, ottenendo l’1,85% del capitale, mentre Quinto Giro Investimenti parteciperà con 2,5 milioni, acquisendo una quota dello 0,62%.

DESTINAZIONE DEI FONDI

I fondi raccolti attraverso l’aumento di capitale, scrive Il Sole 24 Ore, saranno utilizzati per finanziare il piano industriale di CAI. Le risorse verranno destinate allo sviluppo dei poli industriali di eccellenza, al rafforzamento della rete commerciale, all’implementazione di progetti di ricerca e innovazione, e al miglioramento dei servizi offerti agli agricoltori lungo l’intera filiera. L’obiettivo dichiarato è quello di valorizzare il modello CAI sia in ambito nazionale che internazionale.

TEMPI E CONDIZIONI DI ESECUZIONE

L’esecuzione della prima tranche dell’aumento di capitale è prevista entro 60 giorni lavorativi dalla sottoscrizione dell’accordo, a condizione che si verifichino le clausole sospensive pattuite a tutela del Fondo Nazionale Strategico, il quale può comunque rinunciarvi in tutto o in parte. L’utilizzo dei fondi sarà regolato secondo quanto previsto nel piano trasmesso da CAI al momento della richiesta di intervento.

IL RUOLO DEI CONSORZI REGIONALI

Tra i firmatari dell’accordo figurano anche la Società Consortile Consorzi Agrari e sei Consorzi Agrari regionali: Emilia, Nord-Est, Tirreno, Siena, Centro-Sud e Adriatico. La loro partecipazione, sottolineaTeleborsa, rafforza il modello organizzativo territoriale di CAI, fondato su una rete capillare e integrata a supporto dell’agricoltura italiana.

NUOVO ASSETTO DI GOVERNO SOCIETARIO

L’accordo di investimento, precisa Il Giornale, prevede l’introduzione di un nuovo governo societario per Consorzi Agrari d’Italia, disciplinato dal nuovo statuto sociale che verrà adottato. L’intesa stabilisce anche le modalità di circolazione delle azioni e i criteri di uscita del Fondo Nazionale Strategico e dei Co-Investitori, ad esclusione di BF S.p.A.

DIRITTI DI GOVERNANCE PER IL FNS E I CO-INVESTITORI

Nel dettaglio, il Fondo Nazionale Strategico e i Co-Investitori, esclusa BF, avranno il diritto di nominare un componente non esecutivo del consiglio di amministrazione di CAI. Inoltre, il FNS potrà designare il presidente e un membro supplente del collegio sindacale.

Tali diritti si inseriscono in un quadro più ampio di impegni assunti da CAI e dagli Azionisti, tra cui BF e i Consorzi, in materia di trasparenza informativa, normative antimafia e antiriciclaggio, nonché responsabilità sociale d’impresa ed etica. Questi impegni rimarranno in vigore per tutta la durata della partecipazione del FNS e dei Co-Investitori (esclusa BF) nella compagine azionaria.

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