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Banco Bpm

Castagna coccola i soci di Bpm per dissuadere i predatori

Tutti i dettagli sulla relazione trimestrale di Banco Bpm. Fatti, numeri e dichiarazioni (anti fusioni) di Castagna. L'articolo di Emanuela Rossi

 

Spumeggiante inizio d’anno per Banco Bpm che chiude il primo trimestre con utile in crescita di quasi il 50% a 265 milioni e con target 2023 e 2024 in rialzo. Per i prossimi due anni l’istituto guidato da Giuseppe Castagna prevede di distribuire 1,25 miliardi di euro di dividendi, il doppio del biennio precedente.

Annunciato nella seconda metà del 2023 il nuovo piano industriale, che terrà conto delle nuove prospettive di redditività.

I NUMERI DEL PRIMO TRIMESTRE DI BANCO BPM

Come si diceva, nel periodo gennaio-marzo l’utile di Banco Bpm è cresciuto su anno del 49,2% a 265 milioni di euro, oltre le attese degli analisti, che si aspettavano un utile poco sotto i 220 milioni di euro. I ricavi sono saliti del 5,4% a 1,25 miliardi (il consensus era di 1,245 miliardi) grazie al margine di interesse, +45,2% su anno e +2,6% su trimestre, a 743 milioni di euro, che porta l’istituto – come evidenziato in una nota – alla “migliore performance in assoluto”.

Segno più anche per il risultato lordo dell’operatività corrente a 474,2 milioni (+18,8%), livello record su base trimestrale, e per l’utile al netto delle partite non ricorrenti a 270,5 milioni. In calo il cost-income dal 52,7 al 51,2%, sebbene le spese siano aumentate del 2,5% a 640 milioni di euro, e le rettifiche su crediti da 151,1 milioni a 137,4 milioni di euro, con livelli di copertura dei crediti deteriorati dal 50,6% di fine 2022 al 51,4%. Gli Npl netti rappresentano il 2,1% del totale, l’1,9% se calcolati con la metodologia dell’Eba, precisano da Piazza Meda.

E ancora: in leggera crescita gli impieghi netti in bonis ‘core’ ossia mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali, +1% anno su anno a 102,3 miliardi di euro, con nuove erogazioni alla clientela per 5,28 miliardi.

Stabile nel primo trimestre la raccolta diretta bancaria a quota 123,2 miliardi mentre quella indiretta è salita da 91,3 a 95,6 miliardi. Per quanto riguarda il patrimonio, l’indicatore Cet1 ratio si è rafforzato al 14,15%.

CASTAGNA: STIME IN RIALZO, CAPITALE IN ECCESSO PER I SOCI E NON PER LE FUSIONI

Assai soddisfatto per la trimestrale, come atteso, l’ad Castagna: “Siamo molto orgogliosi di questi eccellenti risultati che ci consentono di alzare le stime a un livello più alto di ambizione rispetto alle previsioni del piano industriale ma anche alla più recente guidance che abbiamo dato in occasione dei risultati 2022”. Durante la conference call con gli analisti, riferisce l’Ansa, Castagna ha detto che “nel 2023-2024 raddoppieremo sostanzialmente il risultato netto del 2021 e del 2022”. Nella nota che accompagna i conti si precisa che Banco Bpm ha alzato a 1,1 miliardi di euro il target di utile 2023, con un utile per azione di 0,75 euro contro la precedente guidance di 0,6 euro, e a 1,4 miliardi quello per il 2024, con una guidance rivista da 0,75 a 0,9 euro.

Per quanto riguarda il capitale in eccesso sino a fine 2024 – con un Cet1 “superiore al 14%, che non è il nostro target” – il manager ha precisato che potrà essere utilizzato per la remunerazione degli azionisti e non per procedere sulla strada di fusioni e acquisizioni. “Non pensiamo” che l’M&A “ci possa dare la stessa remunerazione” – ha spiegato durante la call con gli analisti – e invece “siamo molto fiduciosi di aumentare la remunerazione per i soci”.

PREVISTO AUMENTO DEI DIVIDENDI

A tal proposito, riporta ancora l’Ansa, Castagna ha affermato che “il management di Banco Bpm si sente a suo agio con le nuove guidance che raddoppieranno le performance del 2021 e del 2022” e punta a “considerare un aumento della remunerazione dei nostri azionisti” con il nuovo piano industriale. “Oggi ci sentiamo che è il momento di andare oltre – ha proseguito – e con il nuovo piano industriale di avere una diversa remunerazione per gli azionisti. Dateci il tempo per fissare questi numeri”.

Come si diceva, il gruppo ha deciso che distribuirà nel prossimo triennio 1,25 miliardi di euro di dividendi, ovvero circa il 22% dell’attuale capitalizzazione di mercato della banca. In particolare, si prevede di distribuire un monte cedole di 570 milioni nel 2023 e di 670 milioni nel 2024, il doppio dei 288 milioni distribuiti nel 2021 e dei 348 milioni del 2022.

CASTAGNA: SU POS E CARTE DI CREDITO INTESA ENTRO GIUGNO

Nel corso della call Castagna ha evidenziato che Banco Bpm intende firmare “entro la fine di giugno 2023” un termsheet per valorizzare le attività legate ai pos e alle carte di credito, processo annunciato il 18 aprile scorso. E anche l’incasso derivato potrà “creare ulteriore spazio per la remunerazione degli azionisti”.

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