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Carige

Carige, tutti i nuovi trambusti fra Bce, Fitch, bond e capitale

Che cosa sta succedendo in Carige? Ecco fatti, nomi e indiscrezioni

Dopo la bocciatura di Fitch gli amministratori di Carige  sono in trincea per definire la messa in sicurezza della banca.

ECCO COSA LA BCE HA CHIESTO A CARIGE

Anche se la scadenza per la presentazione del capital plan resta fissata al 30 novembre, nell’incontro avuto nei giorni scorsi con l’amministratore delegato Fabio Innocenzi i funzionari della Bce avrebbero chiesto impegni precisi su rafforzamento patrimoniale e aggregazione.

CHE COSA E’ SUCCESSO NEL CDA DI CARIGE

Ieri il consiglio di amministrazione è rimasto riunito fino a tarda serata per incardinare la strategia, che, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, dovrebbe percorrere due canali: da un lato il rafforzamento del patrimonio (in particolare del requisito Total  Capital Ratio) attraverso l’emissione di un prestito subordinato da circa 200 milioni e dall’altro lato una decisa accelerazione sul processo di m&a.

COME RAFFORZARE IL PATRIMONIO?

Per quanto riguarda il primo aspetto, la banca (assistita da Ubs, già storico consulente della famiglia Malacalza) potrebbe beneficiare di una sorta di garanzia del primo azionista sull’emissione, che così pagherebbe un rendimento inferiore rispetto a quelli richiesti oggi dal mercato.

LA QUESTIONE DEL BOND SUBORDINATO

Basti pensare che l’ultimo subordinato emesso dal Credito Valtellinese (emittente con un rating migliore rispetto a Carige ) ha pagato un interesse dell’8,5%. Più remota è invece la possibilità di un aumento di capitale, che pure non può essere ancora esclusa.

I GIOCHI DELLA FAMIGLIA MALACALZA

Anche in questo caso comunque la famiglia Malacalza giocherebbe un ruolo decisivo, arrotondando ulteriormente l’attuale partecipazione dopo i circa 400 milioni già investiti nella banca.

COME SI PROCEDE CON L’AGGREGAZIONE?

L’altro tema sul tavolo è quello dell’aggregazione. Inizialmente restii verso uno scenario di m&a, i Malacalza sono tornati sui loro passi e oggi i vertici di Carige  stanno considerando attentamente questa ipotesi.

I RUMORS SU UBI BANCA E BANCA IFIS

Sul mercato sono peraltro tornati a circolare i rumors sui potenziali acquirenti, a partire da Ubi Banca  e Banca Ifis  che però smentiscono le indiscrezioni. Quel che è certo è che per Carige  l’individuazione di un cavaliere bianco potrebbe diventare una necessità concreta nel momento in cui fallissero i presupposti di una strategia stand alone. La ricerca di uno sposo però sarà tutt’altro che semplice.

(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

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