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Carige

Carige, ecco come si schiereranno i fondi tra Malacalza e Mincione

Tutte le mosse e le contromosse di Mincione e Malacalza in vista dell'assemblea decisiva per Carige il 20 settembre con il ruolo ancora incerto dei fondi di Assogestioni

I fondi potrebbero scegliere la neutralità nella sfida per il nuovo consiglio di amministrazione di Carige . Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, all’assemblea del 20 settembre gli investitori istituzionali sarebbero orientati a votare in massa per la lista di Assogestioni.

CHE COSA FARA’ ASSOGESTIONI NELL’ASSEMBLEA CREVAL

La formazione, che candida Angelo Busani, Sonia Peron e come capolista Giulio Gallazzi, è stata la prima ad essere presentata lo scorso 21 agosto e potrebbe ottenere un risultato molto positivo in assemblea.

I NUMERI IN BALLO PER CREDITO VALTELLINESE

Partendo dal 2,9% detenuto dai promotori, la lista potrebbe infatti ottenere consensi superiori al 5% considerando i consensi di fondi comuni ed hedge. Un risultato che, alla luce del sistema di voto proporzionale di Carige , consentirebbe agli istituzionali di costruire una posizione di tutto rispetto nel nuovo board.

LE INCERTEZZE SULLA SGA

Resta ancora da decifrare la posizione di Sga, anche se la controllata del Tesoro ha ridotto ulteriormente la partecipazione in parte attraverso vendite sul mercato in parte attraverso collocamenti ai blocchi.

LO SCENARIO SU MALACALZA E MINCIONE

Per quanto riguarda la famiglia Malacalza e la cordata composta da Raffaele Mincione, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli, è evidente che gli sfidanti potranno contare soltanto sulle proprie forze. Il rischio però è che, senza l’appoggio di investitori istituzionali, nel nuovo cda non ci sia una maggioranza in grado di governare la banca. Lo scenario è concreto se si pensa che oggi la famiglia Malacalza è attestata al 24%, mentre il patto Mincione, Volpi e Spinelli potrebbe salire fino al 20%.

LO SCONTRO LEGALE FRA I DUE SFIDANTI

Un ulteriore elemento di incertezza è rappresentato dallo scontro legale tra i due sfidanti. La scorsa settimana Malacalza ha presentato un ricorso contestando le modalità di presentazione della lista avversaria e chiedendone l’interdizione. Ieri è arrivata la risposta di Pop 12 sarl, il veicolo lussemburghese di Mincione.

I MOVIMENTI DI MALACALZA

Nel documento inviato a Consob e Banca d’Italia la società punta l’indice sull’andamento anomalo del titolo Carige  e su alcuni presunti acquisti riconducibili alla famiglia Malacalza. In particolare, dopo la presentazione del primo esposto e la forte flessione delle azioni (-4,44%), «il 7 settembre 2018 (nelle prime ore della mattina) risulta che vi sia stata tra le altre una transazione avente ad oggetto 1,7 milioni di azioni ordinarie della banca, pari a circa il 3% del capitale sociale, tra Morgan Stanley, in qualità di venditore, e Intermonte sim, in qualità di acquirente. (…) Sembra che l’acquirente delle suddette azioni sia stata la Malacalza Investimenti», spiega l’esposto consultato da MF-Milano Finanza.

(articolo di Mf/Milano Finanza)

ECCO TUTTE LE DIVISIONI E LE STILETTATE FRA MALACALZA E MINCIONE PER IL CONTROLLO DI CARIGE

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