Al 1° gennaio 2025, le 13 società del Mef quotate capitalizzavano 221,2 miliardi di euro, rappresentando il 27,3% dell’intero listino; il loro peso scende, dopo molti anni, sotto il 30%, avendo perso 8,2 miliardi di capitalizzazione, il 3,58%, che al 1° gennaio 2024 era di 229,4 miliardi di euro. Il risultato delle Partecipate statali è in controtendenza, perché si inserisce in un andamento complessivo della Borsa che invece, nel 2024, è cresciuto nel 2024 del 6,4%, passando da una capitalizzazione iniziale di 761,9 miliardi di euro ad una di 810,6 miliardi di euro al 31 dicembre, con una crescita di 48,7 miliardi. Questo risultato è dovuto al trascinamento negativo di sole tre società: Stmicrolectronics, Eni, Snam, non compensato dalla crescita della capitalizzazione di tutte le altre dieci Partecipate.
I dati sono stati rielaborati da CoMar, nell’ambito del suo Osservatorio Finanziario e sono relativi a tutte le tredici società dello Stato quotate, attive nella finanza, nell’industria e nei servizi: Banca Mps, Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Italgas, Leonardo, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicrolectronics, Terna.
CoMar ha calcolato anche il valore totale della quota che lo Stato detiene nelle sue tredici Società: 74,2 miliardi di euro, al 1° gennaio 2025.
Ricordando le diversità proprie delle singole Partecipate, l’analisi di CoMar evidenzia che:
- Capitalizzazioni, valori assoluti: a inizio 2025, le maggiori sono di Enel con 70 miliardi di euro (che da sola pesa per l’8,6% del totale del Listino), Eni con 42,9 miliardi (5,3% del Listino), Stmicrolectronics con 21,8 miliardi (2,7%), Poste Italiane con 17,7 miliardi (2,2%), Terna con 15,3 miliardi (1,9%), Leonardo con 14,9 miliardi (1,8%), Snam con 14,3 miliardi (1,7%), Banca MPS con 8,5 miliardi (1,05%). Ognuna delle successive Partecipate vale meno dell’1% del totale del Listino, a cominciare da Saipem con 5 miliardi di capitalizzazione (0,6% del Listino), seguita da Italgas, Fincantieri, Enav e Raiway;
- Variazioni nel 2024: le crescite maggiori delle capitalizzazioni sono state di Fincantieri (che a luglio 2024 ha eseguito un aumento di capitale per un controvalore complessivo di 399,3 milioni di euro), di Banca MPS (+123,4% nei dodici mesi), di Leonardo (+73,6%), di Saipem (+70,6%), di Poste (+32,5%), di Enav (+18,6%), seguite da Raiway, Italgas, Enel e Terna. In territorio negativo, invece, Stmicrolectronics (-46,8%, equivalenti ad un calo di 19,3 miliardi di euro), di Eni (-17%, ovvero 8,8 miliardi), Snam (-8,1%, in di diminuzione di 1,2 miliardi);
- Valore quota pubblica: è di 16,5 miliardi di euro per Enel, di 13 miliardi per Eni, di 11,4 per Poste, di 10 per Stmicrolectronics, di 4,5 per Leonardo, per Snam e per Terna; sino al miliardo di Banca MPS o ai 970 milioni di euro di Raiway.
Secondo Massimo Rossi, presidente di CoMar, “nella prima parte dell’anno, l’andamento dei corsi azionari delle Partecipate sarà, nel loro insieme, condizionato dalle rinnovate tensioni sui prezzi delle commodities energetiche e dai conseguenti riflessi sui titoli di quelle Società che operano su tali mercati”.