skip to Main Content

Dati Bilancio Banche

Calendar provisioning, ecco la bomba Bce per le banche (secondo Mediobanca). Report PwC

Che cosa, e che cosa prevede, il "calendar provisioning" criticato dall'amministratore delegato di Mediobanca, Nagel, in Parlamento. Le slide di un report della società PwC.

Il “calendar provisioning”, ovvero le nuove norme della Bce sulle coperture dei crediti deteriorati, rappresentano il rischio di “una bomba atomica” per i bilanci delle banche nel post-Covid.

A dirlo, in audizione alla Commissione d’inchiesta sulle banche, l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, secondo cui l’entrata in vigore dei provvedimenti rischia di determinare la necessita’ di nuove ricapitalizzazioni nei prossimi 2-3 anni. Le regole stabilite da Francoforte sono “sbagliate” perché “e’ stata fatta di tutta l’erba un fascio”.

“Sarà un disastro per i bilanci delle banche. Una norma meccanica che applicata alla situazione post-covid è come una bomba atomica”, ha detto parlando delle norme che impongono accantonamenti piu’ rapidi sui crediti deteriorati, eliminando la discrezionalita’ e portando a svalutare gli npl di un terzo ogni anno, comprese le inadempienze probabili, i cosidetti Utp. “Tratti un credito vivo come un credito morto, invece vanno separate le categorie ed evitato l’automatismo”, ha spiegato Nagel.

“Il rischio e’ che dovremo ricapitalizzare le banche tra due o tre anni”, ha continuato. Per l’ad di Mediobanca, tuttavia, c’e’ margine di dialogo con Francoforte da quando c’e’ Andrea Enria a capo della vigilanza. “La Bce è molto diversa: ha fatto esperienza della precedente fase, ha un dialogo con le banche, il mercato e gli investitori piu’ attivo e produttivo. Con Enria ci sono le basi per dialogare su una riforma del calendar provisioning”, ha concluso.

ECCO DI SEGUITO IL REPORT DI PWC

Back To Top