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Bce Colombe

Brava Bce sul Pepp, ecco perché

David Zahn, Head of European Fixed Income, Franklin Templeton, commenta la decisione della Bce di aumentare il Pepp

CHE COSA HA DECISO LA BCE SUL PEPP

Ieri la Banca centrale europea (Bce) ha ampliato il suo Programma di acquisto di emergenza pandemico (Pepp) di 500 miliardi di euro a 1,85 trilioni di euro e ha esteso il suo orizzonte di nove mesi almeno fino alla fine di marzo 2022 ed il reinvestimento dei pagamenti principali nell’ambito del Pepp almeno fino alla fine del 2023.

TUTTE LE NOVITA’ DELLA BCE

La Bce ha inoltre prolungato le sue operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (Omrlt III) di altri 12 mesi, fino a giugno 2022, dando alle banche un accesso più lungo al credito ultra conveniente. Tutte queste misure supportano l’economia dell’Eurozona e riteniamo che la Bce continuerà a essere accomodante per il prossimo futuro ed aumenterà il programma di allentamento quantitativo quando necessario.

LE PREVISIONI DELLA BCE

Anche le previsioni di inflazione sono state riviste al ribasso per quest’anno e per il 2022, con una previsione dell’1,4% nel 2023, che è ancora notevolmente inferiore rispetto all’obiettivo del 2%. Inoltre, per il prossimo anno, la Bce ora si aspetta una ripresa più debole con previsioni per il 2021 declassate dal 5% al 3,9%, mantenendo così il suo persistente atteggiamento accomodante e le prospettive caute.

LE ATTESE

Ci aspettiamo che l’estensione del programma di acquisto di obbligazioni sia di supporto per i mercati obbligazionari europei, in particolare per gli spread obbligazionari periferici e per il credito investment grade. Come reazione iniziale, i mercati obbligazionari restano relativamente invariati poiché la mossa della Bce è stata ben anticipata.

GLI SCENARI

A medio termine, riteniamo che il credito continuerà a restringersi, i rendimenti continueranno a essere bassi a questi livelli e la BCE probabilmente intraprenderà ulteriori misure di sostegno in futuro.

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