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Bonus professionisti, le Casse e la beffa del decreto

Nel decreto pubblicato il 9 aprile in Gazzetta Ufficiale, paletto a sorpresa per la concessione del bonus di 600 euro per i professionisti iscritti alle Casse di previdenza private. Tutti i dettagli

Con la pubblicazione del decreto legge 8 aprile 2020, n. 23 sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 dell’8 aprile 2020, in vigore da oggi, 9 aprile, arriva un nuovo paletto per la concessione del bonus di 600 euro per i professionisti iscritti alle Casse di previdenza private.

All’articolo 34 (Divieto di cumulo di pensioni e redditi) si prevede infatti l’obbligo di iscrizione alla Casse “in via esclusiva”. Rimangono fuori dunque coloro che versano contributi da lavoro anche all’Inps.

IL TESTO INTEGRALE DEL DL CREDITO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE

L’ulteriore previsione pone dunque un problema alle Casse che per accettare le domande (il plafond ormai è esaurito, potrebbe comunque essere rifinanziato perché i termini scadono a fine mese), o procedere ai pagamenti, devono essere messe in grado di conoscere se il richiedente versa anche all’Inps.

Informazione che potrebbe arrivare o da un incrocio dei dati oppure da una autocertificazione ma che potrebbe comportare un blocco o rallentamento dei pagamenti in attesa di un chiarimento.

Nonostante l’impegno contro il Covid-19, il decreto legge “Liquidita’” blocca il pagamento dell’indennizzo di 600 euro a tutti i medici e agli odontoiatri. La norma ha infatti cambiato le condizioni per l’accesso al beneficio statale, riservandolo ai soli professionisti iscritti esclusivamente a un ente di previdenza. Lo afferma l’Enpam, ente previdenziale dei medici, che avvisa di dover bloccare 25.262 bonifici che stavano per essere inviati già da domani ai medici e agli odontoiatri che ne avevano diritto.

IL TESTO INTEGRALE DEL DL CREDITO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE

“Grazie a questa norma dobbiamo dire ai nostri iscritti che tutti i pagamenti sono congelati e che nella migliore delle ipotesi li riceveranno dopo aver integrato la domanda con un’ulteriore autocertificazione – spiega il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti -. Agli specializzandi e ai dipendenti, magari part time, che in questo momento stanno rischiando la vita, e’ andata anche peggio, perche’ per loro l’indennizzo di 600 euro e’ cancellato del tutto. Davvero un bel modo per ringraziare i medici”.

La norma all’indice è l’articolo 34 del decreto legge 23/2020. Gli specializzandi – avvisano dall’Ente – sono ora esclusi dall’indennizzo dei 600 euro poiché oltre all’Enpam sono costretti a pagare la gestione separata Inps sulle loro borse di studio. Analoga esclusione vale per i dipendenti soggetti a contribuzione Inps o ex Inpdap. Il decreto legge ha inoltre ribadito che l’indennizzo non può essere chiesto dai pensionati.

IL TESTO INTEGRALE DEL DL CREDITO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE

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