Continua il botta e risposta fra Matteo Salvini e Tito Boeri. Oggetto: numeri e tesi su pensioni e immigrazione.
Oggi, dopo la relazione annuale del presidente dell’Inps, Boeri, il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha detto: “”Servono più immigrati per pagare le pensioni… cancellare la legge Fornero costa troppo… servono più immigrati per fare i tanti lavori che gli italiani non vogliono più fare…. Il presidente dell’Inps continua a fare politica, ignorando la voglia di lavorare (e di fare figli) di tantissimi italiani. Dove vive, su Marte?”.
“I dati sono la risposta migliore e non c’è modo di intimidirli”, ha replicato il presidente dell’Inps, Tito Boeri, a margine della presentazione della relazione annuale dell’Istituto, ai giornalisti che gli chiedono se si senta sotto sfratto dopo le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini. “La mia risposta – ha detto Boeri – è nei dati e i dati parlano. Oggi presentiamo quella che è la verità che bisogna dire in Italia”.
Fra i due duellanti, interviene l’altro vicepremier, il capo del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico: “Il presidente Boeri resta in carica fino al 2019 e, per quanto mi riguarda, è il mio interlocutore per l’Inps. Poi devo dire che non abbiamo affrontato questi temi qui dei rinnovi”, ha detto Di Maio a margine della presentazione della relazione annuale dell’Inps. “Sulla collaborazione istituzionale su vitalizi e pensioni d’oro – aggiunge – stiamo andando bene, su altre cose non siamo d’accordo”.
Ecco di seguito i tweet più significativi di oggi di Boeri, a latere della relazione annuale dell’attività dell’Inps
Nel confronto pubblico degli ultimi mesi si è parlato tanto di immigrazione e mai dell’emigrazione dei giovani. Nel 2016 sono emigrati 115.000 italiani, l’11% in più dell’anno precedente #repportoInps pic.twitter.com/Uf2V5FeHYv
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
Gli italiani sovrastimano la quota di popolazione con meno di 14 anni e quella di immigrati. Questo avviene anche in altri paesi, ma la deviazione fra percezione e realtà è molto più accentuata da noi che altrove #repportoInps pic.twitter.com/0U7YrCRQMg
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
Secondo le previsioni FMI, riviste a seguito della riduzione dei flussi migratori, dal 2045 avremo un lavoratore per pensionato. Ai livelli attuali delle pensioni ciò significa che 4 euro su 5 guadagnati col proprio lavoro andrebbero a pagare le pensioni #repportoInps pic.twitter.com/EdmbD7ye62
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
Per ridurre l’immigrazione clandestina il nostro paese ha bisogno di aumentare quella regolare. In genere, a fronte di una riduzione del 10% dell’immigrazione regolare, quella illegale aumenta dal 3 al 5%, si veda esempio USA pic.twitter.com/vSkvBuEsOY
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
La domanda di badanti delle famiglie italiane è in aumento. Ma in mancanza di decreti flussi con quote per badanti il numero di lavoratori domestici extra-comunitari iscritti alla gestione Inps tende a ridursi, non compensato da aumento dei lavoratori comunitari o italiani pic.twitter.com/C7wDMa9Q0g
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
I costi legati a ripristinare le pensioni di anzianità sono molto rilevanti. Qui alcune stime dei costi di quota100 #repportoInps pic.twitter.com/ts5l243fB6
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
I titolari di cariche elettive vanno trattati come tutti gli altri lavoratori, non punendoli ma limando la componente di privilegio delle loro pensioni coerentemente con quanto si vuol fare per gli altri lavoratori
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
Un salario minimo orario favorirebbe il decentramento della contrattazione e ridurrebbe la povertà fra chi lavora. Ma deve valere per tutti, non solo per settori in cui la retribuzione minima non è fissata dalla contrattazione collettiva #rapportoinps
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
Secondo la ricostruzione possibile coi dati INPS, solo meno di un terzo dei voucher utilizzati nel 2016 sono stati sostituiti nel 2017 con contratti di lavoro dipendente a termine
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018
Oggi la più rilevante innovazione nel dare protezione in un mercato del lavoro globalizzato viene dalla proposta franco tedesca di istituire un sussidio di disoccupazione pan-europeo
— Tito Boeri (@Tboeri) July 4, 2018