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Università Private

Bocconi, Cattolica, Luiss e non solo. Tutti i finanziamenti statali alle università private

Alle università private sono stati assegnati più di 68 milioni di euro: oltre un terzo finisce nelle casse dell'Università Sacro Cuore di Milano.

 

“In Legge di Bilancio abbiamo posto le basi per interventi di ampio respiro che guideranno il nostro lavoro nei prossimi anni”. A dirlo è il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, con un comunicato pubblicato sul sito del ministero dell’Università e della Ricerca.

LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO

Il portale del Ministero dell’Università riporta i nuovi finanziamenti inseriti all’interno della Legge di Bilancio, i più rilevanti dei quali sono:

  • + 500 milioni per le borse di studio nel biennio 2024-2025;
  • + 300 milioni per l’housing universitario a sostegno della domanda di posti letto a favore degli studenti fuori sede;
  • + 5 milioni per le borse studio agli specializzandi in medicina generale ;
  • stabilizzazione del Fondo di sostegno alle locazioni per gli studenti fuori sede, che ammonta a 4 milioni per il 2023 e 6 milioni a decorrere dal 2024;
  • + 30 milioni per il ripristino dei contributi e della quota premiale delle università non statali;
  • + 15 milioni per il 2023 per il piano di rilancio del CNR;
  • 40 milioni per le progressioni di carriera di ricercatori e tecnologi degli enti vigilati dal MUR;
  • borse di studio per studenti con disabilità e per orfani e figli di vittime del terrorismo.

COME SONO FINANZIATE LE UNIVERSITÀ STATALI E LE UNIVERSITÀ NON STATALI

Il ministero dell’Università e della Ricerca, oltre a svolgere una funzione di indirizzo, attribuisce anche annualmente dei finanziamenti alle Università statali e alle Università private legalmente riconosciute.

Le spese istituzionali, tra le quali rientrano i costi di personale e di funzionamento, delle Università statali sono sostenuti attraverso il Fondo di finanziamento ordinario (FFO). Al funzionamento delle Università non statali legalmente riconosciute, invece, lo Stato attribuisce annualmente un contributo previsto dalla Legge 243 del 1991.

I FINANZIAMENTI VINCOLATI

Oltre a questi fondi sono presenti una serie di interventi specifici che, pur facendo parte del FFO, hanno delle destinazioni vincolate. I principali sono:

  • il fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti (articolo 1, comma 1, Decreto Legge 105 del 2003 convertito nella legge 170 del 2003;
  • il fondo per le borse post-lauream per i dottorati di ricerca;
  • le risorse per i Piani straordinari di reclutamento dei professori e dei ricercatori.

I CRITERI PER DISTRIBUIRE LE RISORSE ALLE UNIVERSITÀ STATALI E LE UNIVERSITÀ PRIVATE

L’attribuzione delle risorse statali al sistema universitario avviene sulla base di parametri definiti:

  • il costo standard per studente;
  • la quota premiale in relazione ai risultati della didattica e della ricerca;
  • gli interventi perequativi a salvaguardia di situazioni di particolare criticità.

I FINANZIAMENTI DELLE UNIVERSITÀ PRIVATE: PIÙ DI 68 MILIONI DI EURO

I finanziamenti delle Università private legalmente riconosciute sono regolati dalla legge 29 luglio 1991, n. 243. La norma prevede che lo Stato possa concedere contributi, nei limiti stabiliti dalla medesima legge, alle università e agli istituti superiori non statali legalmente riconosciuti che abbiano ottenuto l’autorizzazione a rilasciare titoli di studio universitario aventi valore legale.

Nel 2022 sono stati attribuiti alle Università non statali 68.305.000 euro; di questi, 2 milioni sono finiti alle università telematiche.

ALLE UNIVERSITÀ PRIVATE TELEMATICHE 2 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTI PUBBLICI

I 2 milioni di euro destinati alle università telematiche sono stati divisi in tre categorie. L’importo di 1.392.491 euro è ripartito sulla base dei seguenti criteri:

  • 792.491euro in misura proporzionale alla quota di contributo attribuita a ciascuna Università telematica;
  • 200mila euro in misura proporzionale al numero di studenti iscritti nell’a.a. 2020/2021 con almeno 5 CFU nel 2021 dando peso 1 a quelli iscritti ai corsi integralmente a distanza e 1,2 a quelli parzialmente in presenza;
  • 200mila euro in misura proporzionale al numero degli studenti iscritti nell’a.a. 2020/2021 esonerati totalmente dalla contribuzione studentesca ai sensi del d.lgs. 68/2012, pubblicati dall’ufficio di Statistica del Ministero;
  • 200mila euro, in misura proporzionale al numero di professori a tempo indeterminato e ricercatori in servizio al 31 dicembre 2021, attribuendo a ciascuna unità i seguenti pesi: ordinari 1, associati 0,7, ricercatori 0,5.

Poco meno del 20% dell’intervento complessivo, circa 350mila euro, è assegnato a fini premiali nel seguente modo:

  • 80% in base ai risultati conseguiti nella valutazione della qualità della ricerca (VQR 2015- 2019);
  • 20% in base alla Valutazione delle politiche di reclutamento, utilizzando i dati relativi alla VQR 2015-2019.

Ulteriori 250mila euro sono assegnati per le borse di dottorato.

UNINETTUNO È L’UNIVERSITÀ TELEMATICA PRIVATA CHE RICEVE PIÙ FINANZIAMENTI

L’università telematica che riceve più fondi è l’UninettunoRoma con 386.962 euro totali. Segue subito dopo Telematica e-Campus con 386.402 euro e la Marconi – Roma con 343.258. Ultimo posto, invece, per la IUL Italian University Line con 8.289 euro.

ALLE UNIVERSITÀ PRIVATE NON TELEMATICHE PIÙ DI 66 MILIONI DI EURO

Le università non statali non telematiche, invece, ricevono un contributo ben più consistente. L’importo dello stanziamento ammonta a 66.305.000 euro.

Anche in questo caso è ripartito in una quota base da 43.442.509 euro così suddivisa:

  • 31.442.509 euro in misura proporzionale alla quota di contributo attribuita agli stessi soggetti per l’anno 2021;
  • 2 milioni di euro in misura proporzionale al numero degli studenti iscritti nell’a.a. 2020/2021 esonerati totalmente dalla contribuzione studentesca;
  • 10 milioni di euro destinati alle Università non telematiche che hanno percepito l’analogo finanziamento nell’anno 2021, come compensazione del mancato gettito delle tasse e dei contributi universitari derivante dall’incremento degli esoneri totali riconosciuti nell’anno accademico 2021/2022.

Anche in questo caso la quota premiale ammonta a circa il 20% delle risorse totali, 11 milioni di euro, e divisi in questo modo:

  • 60% in base ai risultati conseguiti nella Valutazione della qualità della ricerca (VQR 2015- 2019);
  • 20% in base alla Valutazione delle politiche di reclutamento, utilizzando i dati relativi alla VQR 2015-2019;
  • 20% in base agli indicatori di risultato relativi alle linee generali di indirizzo della programmazione delle università per il triennio 2021-2023.

Infine 11.692.491 euro sono destinati alle borse post lauream, 8.200.000 euro al Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti, 2.500.000 euro, e 992.491 alla Programmazione triennale delle Università 2021 – 2023. Ulteriori 170mila euro sono riservati agli interventi straordinari che assumono una valenza strategica nell’ambito della programmazione dell’Ateneo e sono connessi agli ambiti della ricerca, della didattica e dell’internazionalizzazione.

QUASI 22 MILIONI DI EURO ALL’UNIVERSITÀ CATTOLICA SACRO CUORE DI MILANO (NEL 2018 ERANO 24 MILIONI)

Circa un terzo delle risorse totali finisce nelle casse dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano, ben 21.779.913 euro. Subito dopo c’è l’Università Bocconi di Milano con 7.178.503 euro e in terza posizione l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli con 3.218.458 euro, poco più della LUISS di Roma alla quale vanno 3.041.430 euro.

Tra queste, il calo più consistente rispetto al 2018 è toccato all’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano: nel 2018 le erano attribuiti più di 24 milioni di euro, alla Bocconi poco più di 7.400.000. Nel mentre i fondi per l’Università Suor Orsola Benincasa sono cresciuti: nel 2018 erano meno di 2.400.000 di euro. Cenerentola delle Università private è l’Università per stranieri “Dante Alighieri”, con “soli” 117.204 euro.

Assegnazioni università private non telematiche

IL PODIO DEI DOTTORATI: SACRO CUORE, BOCCONI, LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO

Anche per i dottorati le Università private che ottengono più fondi sono l’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano (2.871.408 euro) e l’Università Bocconi di Milano (1.059.732 euro). Il terzo posto è occupato dalla Libera Università di Bolzano con finanziamenti per 844.700 euro; segue la LUISS con 640.334 euro.

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