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Bnl, ecco che cosa cederà la banca della francese Bnp Paribas

  Secondo le indiscrezioni raccolte da Startmag, Bnl del gruppo francese Bnp avrebbe inviato comunicazione formale di apertura procedura cessione di ramo ex art. 47 L. 428/1990 per il ramo d’azienda IT (Information Technology). Tutti i dettagli Bufera in casa Bnl. Secondo le indiscrezioni raccolte da Startmag tra i dirigenti del gruppo bancario controllato da…

Bufera in casa Bnl.

Secondo le indiscrezioni raccolte da Startmag tra i dirigenti del gruppo bancario controllato da Bnl Paribas, sarebbe stata appena inviata comunicazione formale di apertura procedura cessione di ramo ex art. 47 L. 428/1990 per il solo IT (Information Technology) di Bnl.

Ma le preoccupazioni dei sindacati vanno già oltre, temendo altre riorganizzazioni e cessioni, oltre quelle che ci sono già state. (qui l’approfondimento recente di Startmag).

ECCO GLI 8 RAMI D’AZIENDA CHE BNL VUOLE VENDERE

Il gruppo francese vuole cedere otto rami d’azienda. Il primo – secondo le indiscrezioni di Startmag – è appunto il banking service platform, quello che si occupa dell’Information Technology. L’esternalizzazione coinvolge circa 270 persone su un totale di circa 650 persone della Direzione IT. Gli altri sette rami appartengono al settore del back office e della logistica. Tra i primi vi sono: le attività di entrata in relazione, gli strumenti di pagamento, i flussi, le successioni e i mutui. Si potrebbe pensare che l’azienda, considerando rami distinti ciascuno degli uffici che intende cedere, stia provando a rispettare i requisiti della normativa che impone preesistenza e autonomia funzionale di ciascun ramo prima della cessione, nella consapevolezza che queste attività, oggi suddivise in vari ambiti, non possono costituire un ramo. I lavoratori di questi sette rami del back office e della logistica – secondo la ricostruzione di Startmag – sono circa 560 su un totale di circa 1400 persone dell’intero back office.

I RAPPORTI DI BNL CON I SINDACATI

L’azienda ha chiesto una mano al sindacato di essere aiutata nel ridimensionamento della forza lavoro. Ma le organizzazioni dei lavoratori di Fabi, First Cisl, Fisa Cgil, Uilca e Unisin sul punto sono state molto chiare nei giorni scorsi. “Il sindacato ha più volte cercato di spiegare con chiarezza e con ferma determinazione, l’impossibilità di seguire l’azienda sull’idea di espellere dal perimetro del gruppo il 10% della forza lavoro frazionato in 8 piccoli comparti tutti da verificare nella loro funzionalità e autonomia e di cui ancora ad oggi, è stata fornita solo una nebulosa informazione più che altro numerica e geografica – scrivono i sindacalisti in una nota, sottolineando che l’azienda sia economicamente florida -. Un’azienda che nella presentazione enfatica dell’amministratore delegato Goitini ha elencato una serie di dati molto positivi che pongono il gruppo ai primi posti per redditività ed efficienza, faceva sperare nel mantenimento della promessa di restituire ai lavoratori, veri artefici dei risultati, il frutto dei tanti sacrifici profusi in questi anni”.

I PIANI DI BNL E LE CESSIONI GIA’ AVVENUTE

Insomma, il gruppo Bnl (Bnp Paribas) punta al ridimensionamento. Nei piani della banca controllata dal gruppo francese c’è la volontà di esternalizzare ben 900 lavoratori portando alla chiusura di filiali e di uffici amministrativi. Già all’inizio del 2021 è stato ceduto il 40% di Bnl Finance, specializzata nella cessione del quinto, a Poste Italiane mentre nelle ultime settimane dell’anno è previsto il closing dell’operazione di vendita dell’80% di Axepta a una società francese, che porterà l’uscita di altri 110 dipendenti. I sindacati sono sul piede di guerra e promettono di non lasciare passare senza lottare il piano di “ristrutturazione” dell’azienda.

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