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Perché il tribunale Ue bacchetta il Belgio sugli aiuti illegali alle aziende

Il tribunale Ue ha stabilito che il Belgio ha fornito aiuti fiscali illegali alle entità belghe integrate in gruppi multinazionali. Tutti i dettagli.

Le esenzioni fiscali concesse dal Belgio a società appartenenti a gruppi multinazionali costituiscono un regime di aiuti illegale. Lo ha stabilito il Tribunale Ue confermando la decisione della Commissione europea che ha ritenuto, nel 2016, che tale regime fiscale (tax ruling) violasse le norme dell’Unione in materia di aiuti di stato.

COME FUNZIONE IL REGIME FISCALE IN BELGIO

Dal 2005 il Belgio applica un regime fiscale che esonera determinati utili “in eccesso” delle entità belghe integrate in gruppi multinazionali di società. Tali entità possono beneficiare di una decisione anticipata dell’amministrazione fiscale belga (tax ruling), in particolare qualora centralizzino attività in Belgio, vi creino posti di lavoro o vi effettuino investimenti. In tale contesto, sono esonerati dall’imposta sulle società gli utili “in eccesso”, vale a dire quelli che superano gli utili che entità autonome comparabili avrebbero realizzato in circostanze simili.

L’ANTEFATTO: UNA VICENDA CHE INIZIA NEL 2016

Nel 2016 la Commissione europea ha constatato che tale sistema di esenzione costituiva un regime di aiuti di stato illegale e incompatibile con il mercato interno e ne ha disposto il recupero degli aiuti cosi concessi presso 55 società beneficiarie.

Su domanda del Belgio e di varie società beneficiarie, il 14 febbraio 2019 il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione della Commissione.

Adita in sede di impugnazione, il 16 settembre 2021 la Corte di giustizia ha tuttavia annullato la sentenza del Tribunale, ritenendo che la Commissione avesse a ragione constatato l’esistenza di un regime di aiuti. La Corte ha rinviato la causa dinanzi al Tribunale affinché quest’ultimo statuisse sulla qualificazione di detto regime come aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107 T del trattato di funzionamento della Ue (Tfue).

COSA HA DECISO OGGI IL TRIBUNALE EUROPEO

Oggi il Tribunale ha dichiarato che la Commissione ha a ragione ritenuto, nel 2016, che il regime fiscale belga relativo agli utili in eccesso violasse le norme dell’Unione europea in materia di aiuti di stato. Di conseguenza respinge tutti gli argomenti addotti dal Belgio per contestare la decisione della Commissione, in particolare in riferimento al finanziamento del regime in questione tramite risorse statali o all’asserita mancata presa in considerazione delle norme fiscali applicabili in Belgio.

Secondo il Tribunale, la Commissione ben ha dimostrato che il regime in questione ha conferito vantaggi fiscali ai suoi beneficiari. Inoltre, il Tribunale ritiene che la Commissione abbia correttamente concluso che detto regime era selettivo in quanto ha introdotto differenziazioni tra operatori che si trovavano in una situazione di fatto e di diritto comparabile. Infatti, le entità appartenenti a un gruppo multinazionale che hanno beneficiato dell’esenzione degli utili in eccesso hanno ricevuto un trattamento differenziato rispetto ad altre entità assoggettate all’imposta sulle società in Belgio che non ne hanno beneficiato.

Il Tribunale ha confermato anche la constatazione della Commissione secondo la quale il regime in questione era selettivo in quanto non era accessibile a società che avevano deciso di non effettuare investimenti in Belgio, di non centralizzarvi attività e di non crearvi posti di lavoro. Inoltre, il regime in questione era selettivo anche perché non era accessibile alle imprese appartenenti a un gruppo di piccole dimensioni.

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