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Recovery Plan

Bce, che cosa dirà (forse) Draghi giovedì

Il commento in vista della prossima riunione della Bce di giovedì 25 ottobre a cura di Adrian Hilton, gestore obbligazionario di Columbia Threadneedle Investments

È improbabile che la riunione della Bce di questa settimana sia una delle più cruciali dell’anno, ma dovrebbe fornire degli spunti utili per comprendere l’evoluzione dei rischi nelle prospettive economiche della Banca Centrale.

LE IDEE DI DRAGHI

Il resoconto di Draghi circa una crescita al di sopra della tendenza e la graduale normalizzazione dell’inflazione in un contesto di limiti di capacità sempre più vincolanti, rimane intatta.

LE NUBI

Ma ci sono nubi all’orizzonte: l’attività quest’anno – soprattutto quando dipendente dalla domanda estera – è stata deludente, mentre l’inflazione core ha faticato a superare l’1%.

LE TENSIONI

Nel frattempo, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano ad aumentare e l’allargamento degli spread dei titoli italiani (rispetto ai rendimenti “core”) presenta un rischio di contagio per le banche nazionali e anche più in generale.

LE ATTESE

Siamo in attesa di vedere se la Bce rimane fiduciosa abbastanza da continuare a descrivere i rischi per la crescita come “equilibrati”.

LO SCENARIO

Di interesse tecnico, il Consiglio Direttivo potrebbe fornire ulteriori dettagli sui suoi piani per reinvestire i proventi delle attività in scadenza acquistate nell’ambito del quantitative easing. In particolare, se acconsentiranno ad una certa flessibilità per estendere la durata degli acquisti al fine di arginare l’aumento dei rendimenti a lungo termine, se necessario.

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