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Bcc, che cosa si agita ai piani alti di Iccrea

Tutti i subbugli che solcano le Bcc che aderiscono alla capogruppo Iccrea. Fatti, numeri, indiscrezioni e scenari

Rischio commissariamento per una decina di Bcc in gravi difficoltà. Tensioni all’interno del consiglio di amministrazione. Stime sull’impatto dello spread sui conti della capogruppo Iccrea vista l’entità dei titoli di Stato in portafoglio. Subbugli in Toscana contro la riforma Renzi-Boschi con progetti di ricorsi in cantiere alla Corte costituzionale.

Sono i principali problemi che assillano Iccrea e il mondo delle Bcc in questi giorni.

I SUBBUGLI TRA LE BCC DI ICCREA

Dice una fonte della galassia delle Banche di credito cooperativo a Start Magazine: “Iccrea, a differenza di CCB, la quale da oltre 120 Bcc aderenti è passata a 90 per effetto delle incorporazioni richieste per “sistemare” le Bcc in difficoltà, ha lasciato trascorrere il tempo senza preoccuparsi delle Bcc “malate” (ed in Iccrea è risaputo che sono molte di più e pure più grandi), è normale che quelle virtuose ad un certo punto inizino a preoccuparsi e lamentarsi con forza”.

LE PAROLE DI UN BANCHIERE CHE CHIEDE ANONIMATO

Aggiungasi poi – nota un altro addetto ai lavori che chiede l’anonimato – che Iccrea, nonostante l’ammontare di NPL del gruppo, ha sempre detto che non avrebbe avuto bisogno di fare aumenti di capitale, invece la situazione del capitale si è aggravata per effetto dello spread, che pesa (per effetto degli IFRS) soprattutto in una banca (come Iccrea) che per fare reddito ha acquistato titoli di Stati Italiani per un importo di circa 5 volte il patrimonio netto, secondo indiscrezioni finanziarie.

RISCHIO COMMISSARIMENTO?

C’è anche, sullo sfondo, il rischio commissariamento per alcune Bcc che aderiscono alla galassia Iccrea. Notizia svelata giorni fa dal Sole 24 Ore: “Sono poco più di una decina (13-14) e l’accusa rivolta ai vertici della capogruppo, guidata dal presidente Giulio Magagni e dal direttore generale Leonardo Rubattu, sarebbe quella di non aver messo in campo azioni finalizzate a risanarle, o con un intervento per raddrizzare i conti o con un percorso di aggregazione”.

CHE COSA HA SVELATO IL SOLE 24 ORE SU ICCREA

Il quotidiano di Confindustria ha anche svelato che il board della candidata capogruppo, composto da 15 consiglieri, in questi mesi si riunisce spesso per discutere le questioni legate agli ultimi passaggi per completare il processo di aggregazione (che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno): “Ma nelle ultime riunioni le discussioni si sono fatte molte accese al punto che un gruppo consistente di consiglieri (rappresentanti di Bcc di varie dimensione e di varie regioni d’Italia) ha chiesto di mettere a verbale il dissenso. Il confronto da tempo riguarda la gestione del rapporto tra capogruppo e banche: in particolare l’organizzazione che dovrebbe portare ad estrarre le sinergie dalla messa in comune di una serie di attività e a garantire una riduzione dei costi, legata anche all’eliminazione di funzioni duplicate o ridondanti”.

LA REVISIONE DELLA GOVERNANCE DI ICCREA

La verbalizzazione delle contestazioni avvenuta nei giorni scorsi – secondo il Sole 24 Ore – potrebbe costituire un primo passo verso la revisione della governance di Iccrea. In base a quanto previsto dal nuovo statuto il cda della capogruppo è destinato a essere modificato: non ci saranno più 15 esponenti del credito cooperativo come previsto ora, ma soltanto 10. Dunque, una volta costituito il nuovo gruppo, all’inizio del nuovo anno, dovrebbe partire il negoziato per il rinnovo del board, previsto in primavera. In quella sede potrebbe prendere forma il tentativo di rivedere l’assetto al vertice del primo gruppo bancario del credito cooperativo.

CHE COSA BOLLE NELLO STUDIO ONIDA

Nel frattempo, in Toscana, alcune personalità e vertici di alcune Bcc hanno dato mandato all’ex presidente della Corte costituzionale, Valerio Onida, di valutare la presentazione di un ricorso alla Consulta contro la riforma Renzi-Boschi delle Bcc. E’ stata anche costituita un’associazione, Articolo 2, per dare corpo al ricorso.

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