(Le Figaro, Jean-Pierre Robin, 2 settembre 2025)
Punti chiave:
- François Bayrou fatica a comunicare la gravità del debito pubblico, usando statistiche complesse che confondono invece di chiarire la situazione.
- In vent’anni il debito francese è aumentato di 2.000 miliardi di euro, ma Bayrou non riesce a tradurre i dati in termini comprensibili per i cittadini.
- Le “economie” di 44 miliardi nel 2026 equivalgono a 862 euro per adulto, ma Bayrou evita di contestualizzare, restando su cifre astratte.
François Bayrou, premier francese, affronta una crisi di comunicazione nel spiegare il debito pubblico, scegliendo il “caos generale” per evitare difficoltà personali legate al suo piano di austerity.
“In due decenni il debito si è accresciuto di 2.000 miliardi di euro, cifra impossibile da immaginare senza un computer quantistico nella testa”, ha dichiarato, ammettendo la difficoltà di rendere tangibile il problema.
La sua incapacità di usare parole semplici e numeri chiari ostacola la comprensione del sovraindebitamento, nonostante la sincerità riconosciuta.
Bayrou utilizza statistiche impressionanti, come l’aumento del debito di “12 milioni di euro ogni ora” o “5.000 euro ogni secondo”, ma queste formule, pur corrette, risultano astratte e inefficaci. Non contestualizza, ad esempio, i 44 miliardi di “economie” previste per il 2026, che equivalgono a 862 euro per ciascuno dei 51 milioni di adulti francesi.
“Parla costantemente di 44 miliardi di ‘economie’ necessarie nel 2026, ma si astiene dal dire cosa significhi per i 51 milioni di adulti del Paese”, critica l’autore.
Questo dato, se comunicato, potrebbe aiutare i cittadini a capire gli sforzi richiesti, come i 1.320 euro di aggravio per una coppia di pensionati benestanti con la soppressione dello sconto fiscale del 10%.
La difficoltà di Bayrou riflette un distacco dei leader politici, che appaiono lontani dalla realtà quotidiana. I francesi comprendono l’economia attraverso prezzi, salari e tasse, ma i politici faticano a dialogare su questi temi.
“Cro crede che ‘non si esce dall’ambiguità se non a proprie spese’?”, si chiede l’autore, sottolineando la contraddizione di Bayrou, che paragona la gestione oculata dei bilanci familiari all’incuria collettiva, ma si limita a cifre macroeconomiche senza scalarle a livello umano, alimentando confusione anziché chiarezza.
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)