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Banco Bpm

Banco Bpm non soffrirà più?

Tutti i conti 2018 di Banco Bpm tra perdite, rettifiche di crediti, raccolta, margine di interesse e non solo. Fatti, numeri, confronti e scenari

ECCO I CONTI 2018 DI BANCO BPM

Sui conti di Banco Bpm pesa la pulizia di bilancio. Nel 2018 l’azione di derisking ha contribuito alla perdita di 59,4 milioni. Nel solo quarto trimestre il rosso si attesta a 584 milioni a seguito di rettifiche sui crediti per quasi un miliardo.

CHE COSA SUCCEDE ALL’UTILE DI BANCO BPM

L’utile normalizzato dell’anno è invece pari a 342,8 milioni. Nell’esercizio 2018 il gruppo guidato da Giuseppe Castagna, ha ridotto l’ammontare lordo dei crediti non performing di 13,6 miliardi, con un decremento degli stock dalla data di fusione di 18,2 miliardi, oltre il doppio di quanto previsto dal piano strategico.

ECCO COME VANNO LE SOFFERENZE

Le sofferenze nette si attestano a 1,6 miliardi (-4,9 miliardi rispetto a fine 2017) con un’incidenza sul totale degli impieghi che scende all’1,5% (6% a fine 2017). Il Cet 1 ratio pro-forma «Ifrs 9 phased-in» a fine 2018 è al 13,5% (12,1% al 31 dicembre 2018); mentre quello «fully phased» è al 11,5% (10% al 31 dicembre 2018).

I NUMERI SULLA RACCOLTA DIRETTA

La raccolta diretta da clientela, nell’anno, si attesta a 101,5 miliardi. Il margine di interesse è pari a 2,3 miliardi. Gli impieghi alla clientela nel periodo sono pari a 104 miliardi. Bpm ha inoltre ridotto l’esposizione sui titoli di Stato italiani da 20,7 a 17,7 miliardi. «Siamo pronti per un ritorno alla redditività sostenibile», ha spiegato il ceo.

CHE COSA PREVEDERA’ IL PIANO STRATEGICO DI BANCO BPM

Bpm approverà entro la fine dell’anno un nuovo piano strategico. Nell’esercizio 2019 il focus operativo si concentrerà sulla gestione ordinaria, improntata al recupero di redditività e al contenimento dei costi operativi, mediante il miglioramento dell’efficienza.

TUTTI I NUMERI SUL PORTAFOGLIO NPL CEDUTO

Quanto al portafoglio di sofferenze ceduto da Bpm a Elliott International e Credito Fondiario, Castagna ha precisato che il valore nominale è di 7,385 miliardi e che «è stato ceduto a un prezzo pari al 23,6% del gross book value (escluso write-offs)» L’ad ha aggiunto che è in arrivo la garanzia pubblica Gacs sui titoli senior.

LO STATO DELLE CARTOLARIZZAZIONI

L’istituto di Piazza Meda oggi ha completato la cartolarizzazione con l’emissione di tre classi di titoli Abs. L’emissione, da parte della società veicolo Leviticus (per cui Credito Fondario è stato nominato master e special servicer), riguarda titoli senior per 1,44 miliardi, titoli mezzanine per 221,5 milioni e titoli junior per 248,8 milioni.

(articolo pubblicato su Mf/Milano Finanza)

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