Le recenti bancarotte del fornitore statunitense di componenti per auto First Brands e della concessionaria Tricolor hanno scosso il mercato finanziario americano, spingendo la banca JpMorgan Chase – una delle più grandi al mondo – a rivedere i propri meccanismi di controllo dopo aver scoperto di essere esposta al rischio.
LE RASSICURAZIONI DELLE BANCHE AMERICANE
Tuttavia, i principali istituti finanziari degli Stati Uniti continuano ad assicurare che la qualità del credito tra i mutuatari resta solida. Come riportato da Reuters, durante le conference call successive alla pubblicazione dei conti trimestrali, i vertici di istituti come Citigroup, Wells Fargo e BlackRock hanno infatti sottolineato che l’attività nel credito corporate rimane forte, nonostante le preoccupazioni di alcuni investitori per possibili effetti domino sul mercato globale del credito.
IL COMMENTO DI DIMON (JPMORGAN)
Le crisi di First Brands e Tricolor, esplose a settembre, hanno però messo in difficoltà alcune nicchie del vasto mercato obbligazionario americano, spingendo diversi investitori a ridurre la propria esposizione ai settori legati ai consumi e ai prestiti auto, considerati oggi più fragili.
“Quando si vede uno scarafaggio, probabilmente ce ne sono altri”, ha commentato con una metafora l’amministratore delegato di JpMorgan, Jamie Dimon, durante una call con gli analisti. “Abbiamo già individuato altri casi simili a First Brands. Non siamo infallibili: anche noi commettiamo errori”. Dimon ha sottolineato che il mercato del credito sta vivendo un lungo ciclo positivo dal 2010, ma che alcuni segnali sembrano indicare un eccesso di ottimismo accumulato nel tempo. “Se dovessimo affrontare una recessione, potremmo vedere emergere molti più problemi di credito”, ha aggiunto.
Nel terzo trimestre JpMorgan ha registrato una perdita di 170 milioni di dollari legata al fallimento di Tricolor, che lo stesso Dimon ha definito “non il nostro momento migliore”. L’amministratore delegato della banca ha spiegato che l’istituto sta esaminando le sue procedura interna per evitare che situazioni simili si ripetano.
ANCHE JEFFERIES E UBS SONO ESPOSTE A FIRST BRANDS E TRICOLOR
Le bancarotte di First Brands e Tricolor hanno riacceso l’attenzione su quanto i grandi fondi e le banche siano esposti a società in difficoltà. Ad esempio, nelle ultime settimane Jefferies e Ubs hanno ammesso di avere una certa esposizione a First Brands, ma precisando però che l’impatto sarà limitato e facilmente assorbibile. Intanto, un creditore di First Brands ha denunciato la sparizione di 2,3 miliardi di dollari dai bilanci della società, ora sotto inchiesta del dipartimento di Giustizia americano.
LE RASSICURAZIONI DI BLACKROCK E GOLDMAN SACHS
Secondo Martin Small, direttore finanziario di BlackRock, la più grande società di gestione degli investimenti al mondo, il quadro generale rimane comunque rassicurante: ha detto che la qualità del credito dei mutuatari è solida e che i tassi di default nei prestiti sindacati stanno calando, e che i casi di insolvenza di cui si occupano i giornali sono situazioni isolate, non segnali di stress diffuso. A inizio ottobre BlackRock ha chiesto di ritirare parte dei fondi investiti in un veicolo di Jefferies esposto al debito di First Brands.
Anche Goldman Sachs ha voluto rassicurare gli investitori. Il direttore finanziario Denis Coleman ha spiegato che l’istituto una solida due diligence preliminare sulle operazioni, precisando che Goldman SAchs non è esposta ai debiti né di First Brands né di Tricolor.